(Minghui.org) Il 29 gennaio scorso il tribunale intermedio della città di Rizhao, nella provincia dello Shandong, ha confermato la condanna a tre anni di prigione inflitta a un coltivatore di tè per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
La madre di Ding Yuande era così devastata che il 5 febbraio scorso è deceduta a 82 anni, cinque giorni prima del Capodanno cinese. La moglie, Ma Ruimei, anche lei praticante del Falun Gong, è attualmente sotto stretta sorveglianza.
Dettagli dell'arresto e della condanna
Ding e sua moglie vivono nel villaggio di Yanjiazhuang, a Kouguan nella contea di Wulian, nella città di Rizhao. Intorno alle 5:00 del 12 maggio dell’anno scorso Xia Jingde, segretario del partito del villaggio, ha condotto gli agenti ad arrestare i coniugi, mentre stavano lavorando alla loro piantagione di tè.
Gli agenti che hanno eseguito l’arresto provenivano dalla stazione di polizia della città di Kouguan, dal dipartimento di polizia della contea di Wulian e dal dipartimento di polizia distrettuale di Donggang, nella città di Rizhao. I loro cellulari sono stati confiscati e quello di Ding è stato spento.
Gli agenti di polizia li hanno condotti entrambi nella loro abitazione, hanno ammanettato Ma e l'hanno tenuta nell'auto con due di loro. Proprio in quel momento suo figlio, Ding Lebin, che vive a Berlino in Germania, ha chiamato la madre. La polizia le ha permesso di rispondere al telefono e lei ha detto al figlio: "Sono arrivati i cattivi. Mi hanno ammanettata e ho le mani intorpidite". Dopo 33 secondi la telefonata è stata interrotta.
Gli agenti hanno perquisito l’appartamento fino alle 10:00. Dopo aver confiscato loro molti libri e materiali informativi del Falun Gong, più tardi entrambi i coniugi sono stati condotti al Dipartimento di polizia distrettuale di Donggang.
Il giovane Ding, anch'egli praticante del Falun Gong, dopo aver appreso la notizia dell’arresto dei genitori nella breve telefonata, ha chiesto aiuto alla comunità internazionale per ottenere il loro rilascio. Diverse organizzazioni hanno scritto a Zhang Hui, allora segretario del partito della città di Rizhao, esortandolo a rilasciare i coniugi e gli altri praticanti del Falun Gong detenuti (si vedano gli articoli correlati alla fine di questo, che riportano gli sforzi profusi dal giovane Ding).
Il 24 maggio dell’anno scorso Ma è stata rilasciata su cauzione, ma il marito è rimasto in custodia. Il figlio ha continuato a lavorare instancabilmente per ottenere il rilascio del padre. La polizia, tuttavia, si è rifiutata di liberare l'anziano Ding. Il 13 giugno il praticante è stato trasferito al centro di detenzione della città di Rizhao e il giorno dopo due agenti hanno iniziato a molestare la moglie, minacciando di sbattere il marito in prigione a causa degli sforzi del figlio, che si è prodigato all'estero per salvarlo.
Il 20 luglio dell’anno scorso è stato emesso un mandato di arresto formale, mentre il 28 novembre Ding è stato processato dal tribunale della contea di Wulian e, il 15 dicembre è stato condannato. Il procuratore e il tribunale locale sono stati designati per gestire tutti i casi sul Falun Gong nella regione di Rizhao.
Il 29 gennaio scorso il tribunale intermedio di Rizhao non ha tenuto un'udienza, come richiesto, prima di emettere la sentenza che ha confermato l'ingiusta condanna di Ding. Probabilmente, l’uomo si trova ancora nel centro di detenzione della città di Rizhao.
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