Nome: Xu JinrongNome cinese: 许金荣Sesso: DonnaEtà: 70 anniCittà: LinqingProvincia: ShandongOccupazione: Impiegata in pensione di un'azienda di trasportiData della morte: 25 febbraio 2024Data dell'ultimo arresto: 29 novembre 2019Luogo di detenzione più recente: Ufficio di sicurezza interna della città di Linqing
Il 23 febbraio scorso una donna della città di Linqing, nella provincia dello Shandong, ha subito una grave emorragia del tronco encefalico, è entrata in coma e due giorni dopo, il 25 febbraio, è deceduta. La morte di Xu Jinrong ha coronato oltre due decenni di persecuzione per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene presa di mira dal regime comunista cinese dal 1999.
Poiché si è rifiutata di rinunciare alla sua fede, Xu è stata ripetutamente arrestata e detenuta. Nel 2000 le sono stati inflitti tre anni di lavori forzati e, sebbene sia sopravvissuta alle brutali torture nel campo di lavoro, le continue vessazioni subite nel corso degli anni l'hanno portata a vivere in un continuo stato d’angoscia. La pressione mentale ha avuto forti ripercussioni sulla sua salute, che alla fine l'hanno portata alla morte.
Nata il 27 maggio 1954 Xu, prima di andare in pensione, ha lavorato presso l'azienda di trasporti della città di Linqing. La donna ha sofferto di vari disturbi, tra cui malattie del fegato, della milza, della cistifellea e dello stomaco, oltre a una grave forma d’insonnia. Per migliorare la sua salute, ha provato diversi tipi di qigong, ma nessuno è stato in grado di aiutarla. Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, nel mese di maggio 1993, è stata felice di essere di nuovo libera dalle malattie. Oltre ai benefici per la salute, l'insegnamento spirituale del Falun Gong l'ha trasformata, dalla persona competitiva che era, a persona pacifica, gentile e premurosa.
Il 19 luglio 1999, il giorno prima dell'inizio ufficiale della persecuzione del Falun Gong, il suo datore di lavoro ha portato Xu in un albergo, per costringerla a rinunciare alla sua fede. La donna è stata trattenuta per sei mesi e non è stata rilasciata fino al Capodanno cinese, nel febbraio 2000. La polizia ha anche fatto irruzione nella sua abitazione e le ha confiscato i libri del Falun Gong.
Nel giugno 2000 Xu si è recata a Pechino per fare appello al diritto di praticare il Falun Gong, ma è stata arrestata e riportata nel centro di detenzione locale, dove ha fatto uno sciopero della fame, per protestare contro la persecuzione. Cinque giorni dopo Xu è stata rilasciata, non prima che la polizia le avesse estorto 2.000 yuan (circa 260 euro).
Alcune settimane dopo, nel luglio 2000, il marito di Xu si è ammalato ed è stato ricoverato in ospedale. In quel periodo, il suo posto di lavoro e la polizia hanno iniziato a controllarla, arrivando a seguirla fino alla stanza d'ospedale del marito. La sorveglianza aggressiva ha turbato l’uomo, rallentando la sua guarigione. Il monitoraggio della vita quotidiana di Xu è continuato anche dopo che il marito è tornato a casa.
Oltre alla detenzione e alla sorveglianza, nel luglio 1999 il luogo di lavoro di Xu ha sospeso il suo stipendio e lo ha ripristinato solo nel 2002.
Il 10 settembre 2000 è stato inflitto a Xu un periodo di tre anni di lavori forzati. Nel campo di lavoro forzato femminile della provincia dello Shandong, è stata brutalmente torturata per aver sostenuto il Falun Gong. Le guardie l'hanno ripetutamemte percossa con i bastoni elettrici, lasciandole cicatrici sul collo e sui polsi; inoltre è stata anche tenuta in cella d’isolamento. Durante il periodo invernale le guardie aprivano la finestra per congelarla e, a volte, non le era nemmeno permesso di dormire. Veniva invece costretta a stare in piedi, con le mani, le braccia e le gambe legate alla struttura del letto, oppure veniva appesa per i polsi. In seguito ha perso la sensibilità di braccia e mani per molto tempo. La donna è stata anche costretta a svolgere lavori non retribuiti, a volte per 16 ore al giorno. Dopo oltre un anno e mezzo di torture, Xu è stata rilasciata prima del tempo.
Durante il periodo di detenzione, il marito si è impegnato a fondo per ottenere giustizia per lei, ma senza successo. La pressione mentale ha compromesso la sua salute e nel 2006 l’uomo è deceduto.
Xu ha continuato a subire molestie anche dopo il suo rilascio. Negli ultimi anni, due episodi documentati sono avvenuti tra il 2017 e il 2019.
Le molestie del maggio 2017 sono state perpetrate da agenti della stazione di polizia di Xinhua, della stazione di polizia di Xianfeng e da membri del personale del comitato residenziale.
Il 29 novembre 2019 Xu è stata portata all'Ufficio per la sicurezza interna della città di Linqing. La polizia ha cercato di costringerla a firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong e ha minacciato di sospenderle la pensione. Xu non ha obbedito e, la sera stessa è stata rilasciata.