(Minghui.org) Il Partito Comunista Cinese non ha mai smesso di perseguitare il Falun Gong a partire dal 20 luglio del 1999, quando ha lanciato una campagna a livello nazionale contro la pacifica pratica spirituale. In vista dell’ormai prossimo 25° anniversario dell’inizio della persecuzione, alla fine di dicembre dell’anno scorso il Ministro della pubblica sicurezza ha tenuto un incontro virtuale in cui ha ordinato un nuovo giro di vite sui “culti”.
Sebbene non abbia menzionato esplicitamente il Falun Gong, si capiva che il vero l’obiettivo erano i praticanti di questa disciplina spirituale. Non c’è nessuna legge in Cina che criminalizzi il Falun Gong o lo definisca un culto, ma il regime comunista gli ha affibbiato questa etichetta per giustificare la persecuzione dei praticanti e sviare l’opinione pubblica.
Le Commissioni per gli affari politici e legali e gli Uffici 610 sparsi in tutta la Cina, sono entrambi agenzie extragiudiziali a cui è stato conferito il potere di scavalcare il sistema giudiziario e quello delle forze dell’ordine. In questa nuova campagna di propaganda hanno dato alle amministrazioni locali e alla polizia la direttiva di demonizzare il Falun Gong. Le varie tattiche usate includono: offrire ricompense a coloro che denunciano i praticanti del Falun Gong, richiedere alle persone di partecipare a raccolte firme online volte a diffamare il Falun Gong, o di firmare dichiarazioni in cui si impegnano a non prendere parte ad attività legate a culti, postare messaggi anti Falun Gong su WeChat (una popolare piattaforma di messaggistica e social media) e affiggere messaggi di propaganda anti Falun Gong nelle bacheche.
Di seguito vi sono degli esempi.
Il 28 febbraio di quest’anno la Commissione affari politici e legali e il Dipartimento di polizia di Xiangtan hanno postato un messaggio su più canali di WeChat, in cui si invitava la gente a denunciare i praticanti di “culti malvagi” fra cui era annoverato il Falun Gong. Ai delatori è stata promessa una ricompensa dai 500 ai 4.000 yuan (circa dai 60 ai 500 euro) per ogni praticante denunciato.
La Commissione affari politici e legali e il Dipartimento di polizia di Xiangtan hanno anche ordinato ai comitati di strada della città di postare lo stesso messaggio sui loro canali di WeChat una volta al mese. Anche le tre principali società di telecomunicazione fra cui China Mobile, China Unicom, e China Telecom hanno ricevuto avvisi di mandare ai loro utenti lo stesso messaggio a cadenza regolare.
A marzo di quest’anno tre agenzie del distretto di Yuanbaoshan a Chifeng, fra cui l’Ufficio 610, la Commissione affari politici e legali e il Dipartimento di polizia hanno emanato un avviso in cui invitavano la gente a denunciare i praticanti del Falun Gong e promettevano di ricompensare i delatori. I comitati di strada del distretto hanno subito postato l’avviso sui loro canali WeChat e nelle bacheche.
A metà aprile la società China Pingmei Shenma di Chifeng ha ordinato a tutti i dipendenti di firmare una dichiarazione in cui promettevano di non prendere parte ad attività “feudali”, “superstiziose” o anti-marxiste. Dovevano anche apporvi il proprio nome completo e il numero della propria carta di identità. Quelli che si rifiutavano di firmare sono stati minacciati di licenziamento.
La dichiarazione non menziona esplicitamente il Falun Gong, che è però il vero obiettivo delle autorità.
L’Ufficio di pubblica sicurezza dell’Hebei ha inviato agenti in una certa contea il 15 aprile di quest’anno. Sotto le loro direttive il Dipartimento di polizia della contea ha esposto in una zona centrale una bacheca piena di propaganda diffamatoria contro il Falun Gong. Due volanti della polizia controllavano la bacheca e coloro che la leggevano.
Un direttore della griglia della città di Jingzhou ha di recente postato su WeChat un “Articolo speciale sul 25° anniversario del giro di vite sul Falun Gong” (nota: il sistema di gestione sociale a griglia consiste nel dividere ogni contea in aree più piccole (o griglie) e incaricare i loro direttori di sorvegliare i cittadini e denunciare regolarmente le attività sospette alle amministrazioni locali).
Un altro direttore di griglia a Wuhan ha postato un messaggio anti Falun Gong dall’account WeChat di associazioni anti-culto, e ha esortato i residenti a firmare le dichiarazioni anti-Falun Gong.
Il 17 aprile di quest’anno le autorità di Jilin hanno ordinato a tutti i complessi residenziali di mettere un avviso nelle cassette delle lettere di ogni appartamento. L’avviso invitava i residenti a denunciare i praticanti di culti malvagi e prometteva loro una ricompensa di 5.000 yuan (circa 650 euro). Lo stesso giorno, è stato ordinato anche ai comitati di strada di tutta la città di lanciare una petizione online volta a diffamare il Falun Gong.
L’area ad alta tecnologia di Jilin ha di recente emesso l’avviso di denunciare le attività di culti illegali e criminali. Nel ricevere l’avviso, i gestori della griglia l’hanno diramato ai complessi residenziali, che a loro volta lo hanno inviato ai residenti tramite i loro canali WeChat.
Il distretto di Tiedong ad Anshan ha di recente postato un link nei canali dei comitati di strada su WeChat. Il link indirizzava i residenti alla pagina di petizione online volta a diffamare il Falun Gong.
Ogni complesso residenziale a Yantai ha i suoi canali WeChat a cui è abbonato più del 90% dei residenti. Qualche settimana fa, i comitati di strada dei canali di WeChat si sono riempiti di articoli contro il Falun Gong, e ognuno di essi aveva collegamenti ad articoli ancora più diffamatori.
I tre comitati di strada sono sotto il controllo della Commissione affari politici e legali.
Le stazioni di polizia della contea di Quyang hanno di recente emanato un avviso che ordinava a tutte le scuole di lanciare una campagna raccolta firme online per diffamare il Falun Gong. Le elementari di Xinzhuang, Jiahe e Chengdongwang, la scuola centrale, e l’asilo di Chengdongwang sono alcune delle scuole che hanno confermato di aver iniziato la campagna.
Alcuni amministratori di edifici di vari complessi residenziali della provincia dell’Heilongjiang hanno di recente postato dei messaggi o articoli anti-Falun Gong nei loro canali WeChat.