(Minghui.org) Dai ha detto: “Gli autobus di Shen Yun in tournée in Canada e negli Stati Uniti sono stati danneggiati in diverse occasioni, anche con i pneumatici tagliati. L'incidente più recente è avvenuto il 23 marzo. Durante gli spettacoli di Shen Yun a Vancouver qualcuno ha inviato un'e-mail al personale del teatro, minacciando di far esplodere una bomba”.
Il 27 marzo Dai, presidente dell'Associazione Falun Dafa in Canada, ha testimoniato durante le udienze a Ottawa per un'inchiesta pubblica sulle interferenze straniere. Ha esposto le minacce del Partito Comunista Cinese (PCC) di fermare gli spettacoli di Shen Yun. Ha detto: “Un’e-mail con una minaccia di far esplodere una bomba è stata inviata a teatri negli Stati Uniti. Questo dimostra che si tratta di un tentativo che prende di mira Shen Yun. Solo il PCC avrebbe un tale movente e un tale comportamento che sono in linea con le sue azioni passate”.
Schermata video di un'audizione durante un'inchiesta pubblica sulle interferenze straniere a Ottawa, tenutasi il 27 marzo scorso. Dai (seconda a sinistra), presidente dell'Associazione Falun Dafa in Canada, e Mehmet Tohti (al centro), direttore esecutivo dell'Uyghur Rights Advocacy Project (URAP), hanno testimoniato l'interferenza del PCC in Canada durante l'udienza.
Secondo Dai il PCC lavora sistematicamente per sabotare gli spettacoli di Shen Yun, inviando lettere di avvertimento ai politici per dissuaderli dall'assistere allo spettacolo ed esercitando pressioni sui funzionari eletti che hanno assistito agli spettacoli attraverso telefonate o e-mail che diffamano il Falun Gong e Shen Yun.
Ha fornito un esempio: l'ufficio di un consigliere comunale di Ottawa ha ricevuto e-mail offensive e scortesi da persone che sostenevano di essere praticanti del Falun Gong dopo che egli aveva assistito a uno spettacolo di Shen Yun. Queste e-mail sono state bloccate con l'aiuto del personale informatico del municipio. I praticanti hanno avuto l'opportunità di chiarire che queste e-mail non provenivano da praticanti del Falun Gong e che erano, in realtà, tentativi del PCC di diffamare la pratica.
Dai ha detto che simili e-mail falsificate sono state inviate al direttore di un teatro di Calgary per sabotare il rapporto tra il teatro e i praticanti locali che ospitano gli spettacoli di Shen Yun. Alcune e-mail minacciavano addirittura gli sponsor locali, nel tentativo di far loro pressione affinché ritirassero la sponsorizzazione di Shen Yun.
Dai ha detto: “La missione di Shen Yun è quella di far rivivere la cultura tradizionale cinese che viene distrutta dal PCC, il regime ha paura di Shen Yun. Gli spettacoli mettono in discussione la legalità del suo governo, la cultura tradizionale cinese è in contrasto con la cultura comunista”.
Dai ha dichiarato che nel luglio 1999 l'ex leader del PCC ha lanciato una repressione illegale del Falun Gong in Cina.
“La persecuzione non è circoscritta all'interno della Cina, ma si è estesa anche all'estero, compreso il Canada, dove i praticanti del Falun Gong si sono dedicati alla protesta contro la persecuzione del PCC nei confronti dei praticanti del Falun Gong in Cina, in Canada e nel resto del mondo. In Canada gli sforzi dei praticanti includono la denuncia delle menzogne del regime sulla pratica e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulle violazioni dei diritti umani da parte del regime”.
Nell'ottobre dello scorso anno l'Associazione Falun Dafa in Canada ha pubblicato un rapporto di 130 pagine, intitolato: “Interferenze straniere e repressione del Falun Gong in Canada”, che espone le interferenze straniere del PCC e la repressione transnazionale che ha colpito la comunità del Falun Gong in Canada negli ultimi due decenni. Dai, durante l’udienza, ha riassunto alcune parti del rapporto.
Il rapporto descrive come il PCC abbia usato una serie di tattiche per influenzare i funzionari eletti in Canada e le persone in tutti i livelli della società, con l'obiettivo di emarginare il Falun Gong e sopprimerne il sostegno pubblico. I metodi impiegati includono: l'infiltrazione politica, la manipolazione, la coercizione, l'incitamento all'odio, la diffusione di false informazioni, gli attacchi, le molestie, gli attacchi via Internet e la sorveglianza. Queste tattiche non sono state attuate solo dalle ambasciate e dai consolati cinesi, ma sono state adottate anche da agenti e organizzazioni del PCC (come i dipartimenti di unificazione) in Canada.
Il rapporto ha anche rilevato che il PCC ha interferito in piccoli e grandi gruppi comunitari in Canada, in eventi commerciali e celebrativi, nonché in altre attività artistiche e culturali, con l'obiettivo di escludere i praticanti del Falun Gong dalla partecipazione agli eventi comunitari. Questa coercizione e manipolazione non solo riduce i benefici per i canadesi, ma viola anche i valori fondamentali del Canada.
Il rapporto ha elencato in dettaglio una grande quantità di discorsi di odio e di false informazioni diffuse dal PCC e dalle pagine di notizie cinesi e dalle piattaforme online controllate dal regime. Questi contenuti hanno fuorviato alcune persone e hanno portato a un atteggiamento discriminatorio nei confronti dei praticanti del Falun Gong.
I praticanti del Falun Gong non solo vengono regolarmente aggrediti fisicamente e molestati in pubblico, ma subiscono anche abusi e attacchi su Internet. Inoltre in Canada il PCC controlla sistematicamente la comunità cinese, i suoi media e internet per promuovere la sua agenda e sopprimere le voci dei praticanti del Falun Gong.
Dai ha fornito diversi esempi: un praticante del Falun Gong che protestava fuori dal consolato cinese a Vancouver è stato minacciato con una pistola e una praticante di Toronto è stata affrontata fuori casa sua e minacciata di portarle via i figli perché chiedeva aiuto per far rilasciare la sorella e la cognata detenute illegalmente. Alla stessa praticante sono stati spaccati i finestrini dell'auto e il suo balcone è stato imbrattato con escrementi umani.
Dai ha fornito un esempio di interferenza politica: funzionari governativi canadesi hanno ritirato il loro sostegno al Falun Gong o hanno soffocato le loro proteste contro il regime cinese dopo aver visitato la Cina. Nel 2006 l'allora sindaco di Vancouver, Sam Sullivan, ha intrapreso un'azione legale per rimuovere una veglia del Falun Gong fuori dal consolato cinese. Ha dichiarato al Vancouver Sun: “Quando vado in Cina, mi trattano come un imperatore”.
Ha detto che una volta i funzionari del governo di Ottawa hanno cercato di impedire ai praticanti di protestare davanti all'ambasciata cinese. Il problema è stato risolto dopo molti sforzi, ma nulla di tutto ciò sarebbe dovuto accadere. Nel 2010 l'allora sindaco di Ottawa Larry O'Brien ritirò il suo sostegno a un proclama che riconosceva i praticanti del Falun Gong a causa di un impegno preso. Tuttavia il consiglio comunale ha scavalcato il sindaco e ha approvato all'unanimità la dichiarazione di riconoscimento del Falun Gong, e ha continuato a farlo negli anni successivi.
Secondo un rapporto del Global News, nel 2007 un immobiliarista miliardario ed ex ufficiale dell'Esercito di Liberazione Popolare con legami con funzionari del PCC ha invitato sette sindaci dell'area di Vancouver a un viaggio a Pechino pagando tutte le spese. Uno di loro era il sindaco di Port Moody. Dal 2002 al 2007 il sindaco aveva proclamato il “mese della Falun Dafa”, ma dopo il viaggio a Pechino ha smesso di farlo.
Secondo il Quotidiano del Popolo uno dei motivi per cui il miliardario è andato in Canada è stato quello di influenzare le opinioni dei politici canadesi sulla Cina attraverso operazioni immobiliari.
Dai ha affermato che la persecuzione del Falun Gong da parte del PCC si è estesa al Canada e non solo la sicurezza, la libertà e i diritti dei praticanti del Falun Gong sono minacciati, ma tutto ciò ha anche un'influenza negativa sulla società canadese. La gente è diventata indifferente alla persecuzione in Cina, il che ha portato all'intolleranza e alla discriminazione, entrambe contrarie ai valori fondamentali del Canada.
Ha sottolineato che i discorsi illegali di odio e le false informazioni diffuse dal PCC in Canada devono essere presi sul serio e affrontati.
Oggi sono qui per denunciare la repressione del nostro gruppo da parte del PCC e le tattiche e l'architettura utilizzate per infiltrarsi in Canada. Anche se non abbiamo dati diretti sull'interferenza del PCC nelle elezioni federali, le nostre esperienze personali, vissute in Canada per 25 anni, sono sufficienti a dare un'idea della portata dell'interferenza del PCC. Mobilitando gruppi cinesi in Canada il PCC cerca di reprimere il Falun Gong. Non solo ha stabilito meccanismi di base che interferiscono con la struttura politica canadese, compresa l'influenza sulle elezioni, ma tali strutture di base stanno diventando sempre più mature e l'opinione pubblica canadese ha già notato la sua influenza nelle ultime due elezioni federali.