(Minghui.org) Un uomo di 55 anni, residente a Dalian nella provincia del Liaoning, sta facendo uno sciopero della fame, da quando è stato arrestato due mesi fa per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Wang Jian è attualmente detenuto nella terapia intensiva di un ospedale e versa in condizioni critiche. Le autorità, tuttavia, si sono rifiutate di rilasciarlo.
Lo scorso 23 febbraio Wang è stato arrestato, mentre era in visita a un'altra praticante del Falun Gong, Yang Shuyu. Gli agenti della stazione di polizia di via Lijia hanno fatto irruzione nella sua abitazione e hanno confiscato tutti i suoi oggetti di valore. Alcune settimane prima di essere arrestato, aveva scoperto un dispositivo GPS nella sua auto privata. Con il senno di poi, la sua famiglia ritiene che la polizia abbia installato il GPS per monitorare i suoi spostamenti e le persone con cui è stato in contatto.
Non è la prima volta che Wang viene preso di mira per la sua fede. Il suo datore di lavoro, la filiale di Dalian della società del gruppo Heier, ha subito pressioni dalla sede centrale per licenziarlo. Per guadagnarsi da vivere, l’uomo ha dovuto svolgere lavori saltuari.
Il 6 luglio 2012 gli agenti della Divisione di sicurezza interna del distretto di Zhongshan hanno arrestato Wang sul posto di lavoro. Senza un mandato di perquisizione, hanno fatto irruzione nel suo appartamento e gli hanno confiscato il computer, la stampante, i libri del Falun Gong, diverse centinaia di yuan (diverse decine di euro) in contanti e altri oggetti di valore.
In seguito, Wang è stato condannato a quattro anni di pena detentiva, dal tribunale distrettuale di Zhongshan, ed è stato ammesso nella prigione di Dongling, situata nella capitale Shenyang. Nel 2016 l’uomo è stato rilasciato.