(Minghui.org) Il sito internet Minghui ha recentemente confermato che due residenti della città di Qinhuangdao, nella provincia dell'Hebei, sono state condannate ciascuna a tre anni di prigione per la loro comune fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere di mente e corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Le signore Wang Yonghua, di 60 anni, e Zhang Maoxia sono consuocere. Il figlio di Wang è sposato con la figlia di Zhang. Le praticanti erano andate a trovare i loro figli nella nuova area di Binhai a Tianjin, all'inizio di luglio dello scorso anno, e sono state entrambe arrestate a casa della giovane coppia. Da allora sono state trattenute presso il centro di detenzione locale, che ha negato loro le visite dei familiari.
Non è la prima volta che le due donne vengono prese di mira a causa della loro fede. Zhang era stata precedentemente condannata a cinque anni nel 2007 e Wang a tre o tre anni e mezzo nel 2009. Entrambe hanno scontato un periodo nella prigione femminile della provincia dell'Hebei (situata nella capitale Shijiazhuang) e hanno subito brutali torture, tra cui l'essere appese con i polsi ammanettati in cella d’isolamento.
Nel 1998 a Wang è stata diagnosticata la leucemia, ma si è ripresa completamente dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nello stesso anno. É guarita anche da una malattia cardiaca e dal cancro al seno. Suo marito, Guo Daoyou, è rimasto stupito e ha iniziato a praticare il Falun Gong anche lui.
Dopo l’inizio della persecuzione, la coppia è rimasta salda nella propria fede ed è stata ripetutamente presa di mira. Wang è andata a fare appello per il Falun Gong, ma è stata intercettata alla stazione degli autobus della città di Qinghuangdao, portata alla stazione di polizia locale e ammanettata nella neve in un campo da basket. Il freddo ha innescato una ricaduta della sua malattia cardiaca. La polizia ha costretto il marito a pagare 3.000 yuan (circa 390 euro), prima di rilasciarla.
Il 18 luglio 2008 più di due dozzine di agenti hanno fatto irruzione nella casa della coppia e hanno confiscato i loro oggetti di valore, tra cui un computer, una stampante, un computer portatile, un cuoci riso e il materiale scolastico dei due figli. La polizia ha poi portato Guo, l'unico a sostenere economicamente la famiglia, al centro di detenzione del distretto di Funing. Wang ha lottato per far quadrare i conti e si è rivolta a varie agenzie governative per chiedere il rilascio del marito, ma è stata arrestata anche lei il 19 marzo 2009, e portata nello stesso centro di detenzione.
Successivamente la coppia è stata condannata per la propria fede: Wang a tre o tre anni e mezzo, Guo a tre anni. Guo è stato brutalmente torturato mentre scontava la sua pena nella prigione di Jidong, ed è morto lì il 6 febbraio 2017. Aveva 60 anni.
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