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Nanchino, Jiangsu: Arrestato l'ex segretario del Comitato per gli affari politici e legali

19 Maggio 2024 |   Di un corrispondente Minghui della provincia del Jiangsu, Cina

(Minghui.org) Lo scorso mese di marzo Liu Handong, ex segretario del Comitato politico e legale della provincia del Jiangsu, è stato ufficialmente arrestato dalla Procura suprema del popolo, per corruzione e abuso di potere. In precedenza, nel mese di gennaio dell’anno scorso, si era dimesso dall'incarico e, il 16 aprile successivo, era stato messo sotto inchiesta.

Durante i cinque anni tra il 2001 e il 2006, in cui Liu è stato segretario del Comitato per gli affari politici e legali di Nanchino, ha partecipato attivamente alla persecuzione del Falun Gong. Molti praticanti sono stati arrestati, condannati, le loro case sono state saccheggiate e sono stati molestati, per aver rifiutato di rinunciare alla loro fede. Alcuni sono diventati mentalmente disorientati, altri hanno ceduto alla pressione mentale e sono deceduti. Nella persecuzione sono stati coinvolti anche i familiari dei praticanti e i datori di lavoro.

Informazioni sul perpetratore

Nome completo del perpetratore: Liu (cognome) Handong (nome) (刘捍东)Sesso: UomoPaese: CinaData/anno di nascita: Agosto 1959Luogo di nascita: Contea di Shucheng, città di Lu'an, provincia dell’Anhui

Titolo o posizione

Novembre 2001 - settembre 2006: Membro del Comitato permanente del Comitato di partito della municipalità di Nanchino, segretario del Comitato per gli affari politici e legali, segretario del Comitato di partito della contea di Jiangpu e magistrato della contea, segretario del Comitato di partito del distretto di Pukou

Settembre 2006 - aprile 2008: Membro del Comitato permanente del Comitato di partito della città di Nanchino e segretario del Comitato di partito del distretto di Jiangning

Aprile 2008 - gennaio 2012: Vicesegretario e Sindaco del Comitato di partito della città di Zhenjiang

Gennaio 2012 - gennaio 2018: Direttore del Dipartimento delle finanze della provincia del Jiangsu, Segretario del gruppo dirigente del partito e Segretario del gruppo dirigente del partito, dell'Ufficio provinciale per la tassazione locale

Febbraio 2018 - gennaio 2023: Vicepresidente del Comitato permanente del Congresso del popolo della provincia del Jiangsu

Liu Handong

Di seguito sono riportati alcuni casi di persecuzione in cui Liu è stato direttamente coinvolto.

Sette morti a causa della persecuzione

Chen Jiafang, di 65 anni, residente nel distretto di Dachang a Nanchino, era la referente locale dei volontari del Falun Gong. Nel 1999 le è stato imposto un periodo di lavori forzati. A causa della persecuzione, le sue precedenti malattie si sono riacutizzate ed è stata rilasciata per ricevere cure mediche. Nel gennaio 2005 è deceduta.

Verso la fine del 2000 Jiang Xiuyun, del distretto di Gulou nella città di Nanchino, è stata arrestata e mandata per un anno nel campo di lavoro forzato femminile di Judong, dove è stata costretta a fare lavori forzati non retribuiti e a subire il lavaggio del cervello. La donna è diventata estremamente debole e ha sviluppato problemi al fegato. Nel mese di giugno 2001 è stata rilasciata con la condizionale. Tuttavia, dopo il suo ritorno a casa, la stazione di polizia di Yijiangmen e il personale del locale Ufficio 610 hanno continuato a perseguitarla e a monitorarla, causandole un ulteriore declino della salute. Nel mese di ottobre 2005 Jiang è deceduta all'età di 68 anni.

Nel mese di novembre 2000 Ning Peihua, del distretto di Pukou nella città di Nanchino, si è recata a Pechino per fare appello al diritto di praticare il Falun Gong, ma è stata arrestata. Le autorità hanno continuato a perseguitarla anche dopo essere stata rilasciata. A causa della pressione mentale, il suo cancro ai polmoni si è aggravato e, nell'aprile 2003, è deceduta all’età di 70 anni.

Xu Taibin era un membro della facoltà di Agricoltura all'Università di Nanchino. Dopo l'inizio della persecuzione nel 1999, è stato detenuto in un campo di lavoro forzato, dove ha sviluppato un ictus a causa delle persecuzioni. Nell'inverno 2004 è deceduto.

Wang Fuxin risiedeva nel distretto di Dachang a Nanchino, ed era un dipendente dell’Associazione dell'industria chimica di Nanchino. Quando la persecuzione è iniziata nel 1999, i membri del comitato residenziale di strada, insieme alla polizia, lo hanno spesso molestato nella propria abitazione e gli hanno ordinato di rinunciare al Falun Gong. L’uomo ha ceduto alla pressione mentale e ha sviluppato diversi disturbi. Nella primavera 2004 è deceduto.

Zhou Suzhen, originaria del villaggio Daqiao, nel distretto di Pukou a Nanchino, nel 1996 ha iniziato a praticare il Falun Gong e la sua malattia cardiaca, che la tormentava da oltre 30 anni, è presto scomparsa. A partire dal 2000 la polizia e i funzionari del comitato del villaggio l'hanno ripetutamente molestata. La donna è stata minacciata, ha subito la perquisizione del suo appartamento e le sono state confiscate le proprietà personali. Due delle sue figlie, anch'esse praticanti del Falun Gong, sono state detenute in campi di lavoro forzato. Il 13 marzo 2004 Zhou si è ammalata ed è deceduta all’età di 72 anni.

Pene detentive in prigione o nel campo di lavoro

Zhang Xuefeng, nato nel 1965, era un dipendente del Collegio di Architettura e Ingegneria della città di Nanchino (ora noto come Università dell'Industria della città di Nanchino). Sua moglie, Liu Kaimei, nata nel 1966, era un ingegnere addetto alla valutazione delle infrastrutture per l'Ufficio dell'istruzione del distretto di Gulou, nella città di Nanchino. A causa della persecuzione entrambi hanno perso il lavoro. Nel 2002 il tribunale distrettuale di Xiaguan ha condannato Zhang a otto anni di prigione e Liu a sette anni.

Nel 2003 Chen Yujie è stata detenuta nel campo di lavoro forzato femminile di Judong. Le guardie Zhao Yulan e Zhou Ying l'hanno costretta a scrivere una dichiarazione di garanzia, per costringerla a rinunciare alla sua fede. La donna è stata spesso rinchiusa in una cella, costretta a restare immobile e privata del sonno. A causa delle continue vessazioni, le sue gambe e i suoi piedi si sono gonfiati a tal punto da impedirle di indossare le scarpe. Le sue condizioni fisiche si sono rapidamente deteriorate; non riusciva a trattenere il cibo e vomitava tutto ciò che mangiava. Le guardie Zhao e Zhou hanno ordinato a quattro detenute di versarle a forza una medicina liquida non meglio identificata nel naso, negli occhi, nelle orecchie e in bocca, che le ha causato un’infezione alle orecchie e la sordità. La donna è diventata molto magra e il suo peso è sceso, da 160 libbre a 98 libbre (da circa 73 chilogrammi a circa 45 chilogrammi). Chen è rimasta paralizzata e non è più in grado di badare a se stessa.

Nel mese di agosto 2000 Zhao Wenying si è recata a Pechino per presentare un appello ed è stata arrestata. È stata riportata nella città di Nanchino e mandata in un campo di lavoro forzato. In seguito alle persecuzioni è diventata mentalmente disorientata.

Nello stesso mese, le praticanti Yu Xixiang, Xu Renlan e Liang Dongmei sono state arrestate e detenute per un mese per aver praticato gli esercizi del Falun Gong sul terreno pubblico della torre dei martiri, nella contea di Jiangpu. Nel mese di gennaio 2001 Yu e Liang sono state condannate ai lavori forzati, insieme ad altri cinque praticanti: Ji Lianzhen, Dai Shujin, Yu Shuxia, Chen Xiangxiu e Geng Yingchao.

L'Ufficio 610

Nella persecuzione, il Comitato per gli Affari Politici e Legali e l'Ufficio 610, due agenzie extralegali, sono le principali organizzazioni che supervisionano e orchestrano le specifiche politiche di repressione.

Nel 2004 l'Ufficio 610 e il comitato di quartiere hanno organizzato mostre itineranti per diffamare il Falun Gong.

Nel 2005 l'Ufficio 610 della città di Nanchino ha distribuito ricompense in denaro alla polizia, per l'arresto di praticanti del Falun Gong.

Sempre nel 2005, l'Ufficio 610 ha speso più di 300.000 yuan (circa 38.260 euro) per affittare una fabbrica e usarla nella persecuzione dei praticanti. Luo Zhijun, segretario di partito della città di Nanchino, ha deciso che sarebbero stati inflitti tre anni di lavori forzati ai praticanti che avessero fatto una dichiarazione solenne su Minghui, per revocare qualsiasi dichiarazione contro il Falun Gong.

Quando c’erano 40 gradi di temperatura, i praticanti venivano costretti a restare in una stanza chiusa. Durante il gelido inverno, venivano portati in una stanza di cemento, dove non potevano usare il bagno, lavarsi o cambiarsi i vestiti. Nonostante il freddo, alcuni indossavano abiti leggeri e sono stati costretti a rimanere in piedi per un mese intero, senza avere la possibilità di dormire. Le guardie mettevano bacinelle d'acqua intorno ai piedi dei praticanti e non permettevano loro di muoversi. Dopo nove mesi di torture un praticante è diventato emaciato. Coloro che, in segno di protesta, hanno iniziato uno sciopero della fame, sono stati nutriti a forza e le guardie, durante l'alimentazione forzata, hanno anche pizzicato il loro naso.

Torture negli ospedali psichiatrici

Per molti anni l'Ufficio 610 ha inviato i praticanti negli ospedali psichiatrici. Nel mese di marzo 2001 Hu Zhiming, Dou Wenxiang, Wu Chunru, Kong Lingzhen e Zhu Dongmei sono stati condotti in ospedali psichiatrici, dopo aver rifiutato di rinunciare alla loro fede. Tre di loro vi sono stati rinchiusi per quasi due anni. Le spese per il trattamento sono state inizialmente pagate dal loro posto di lavoro, ma in seguito sono state detratte dai loro stipendi.

Di seguito sono riportati alcuni dei metodi di tortura utilizzati negli ospedali psichiatrici:

Abuso di droghe: I praticanti sono costretti ad assumere farmaci e vengono loro iniettate droghe che danneggiano il sistema nervoso centrale.

Costretti a dormire per lunghi periodi di tempo: I praticanti vengono rinchiusi in una piccola cella con i pazienti malati di mente e sono costretti a dormire per circa 20 ore al giorno.

Elettrocuzione: Generalmente ci sono due metodi. Uno consiste nel legare ogni giorno i praticanti a un letto di metallo e fulminarli per tre o quattro ore, fino a far loro perdere i sensi. Lo scopo è distruggere il sistema nervoso centrale, le normali capacità di pensiero e la memoria. Un altro metodo consiste nell'utilizzare i bastoni elettrici per percuotere a lungo i palmi delle mani, le piante dei piedi, il collo e altre parti sensibili del corpo dei praticanti.

Persecuzione finanziaria: I familiari dei praticanti vengono costretti a pagare dai 5.000 ai 6.000 yuan (da circa 640 a circa 770 euro) al mese per le “spese di trattamento”.

Tutti i praticanti rinchiusi negli ospedali psichiatrici vengono torturati ripetutamente, fino a quando non hanno un esaurimento mentale o muoiono.

Wu Shunzhen è stata arrestata e torturata tre volte in un ospedale psichiatrico. Ha anche scontato due mandati in un campo di lavoro, un periodo di detenzione ed è stata detenuta due volte in un centro per il lavaggio del cervello. Dopo una condanna a tre anni nel campo di lavoro forzato femminile di Judong, emessa il 29 novembre 2002 dalla stazione di polizia di via Guanghua, Wu è stata portata in un ospedale psichiatrico e tenuta in cella d’isolamento per molto tempo. Per protestare contro la persecuzione, la donna ha iniziato uno sciopero della fame e la sua pena è stata prorogata di altri sei mesi.

Il centro per il lavaggio del cervello

Oltre agli ospedali psichiatrici, i centri per il lavaggio del cervello sono un'altra struttura utilizzata dal Comitato per gli Affari Politici e Legali e dall'Ufficio 610 per torturare i praticanti.

Il centro per il lavaggio del cervello della municipalità di Nanchino (a Nanchino c'erano anche molti centri per il lavaggio del cervello a livello distrettuale) si trovava nell'Hotel Bole, accanto alla fabbrica di macchinari per il Capodanno Yanziji e al Collegio normale Xiaozhuang. Per perseguitare i praticanti il Centro per il lavaggio del cervello di Nanchino usava un sistema feroce.

Intorno all'aprile 2005 Wang Sanxiu è stata portata al centro per il lavaggio del cervello. Per alcuni giorni è stata privata del sonno e costretta a restare immobile di fronte a un muro pieno di scritte che diffamavano il Falun Gong e il suo fondatore. Se si muoveva un po', la guardia le sbatteva la testa contro il muro. Dopo essere svenuta, quando si è ripresa le guardie hanno continuato a costringerla a restare in posizione eretta. La sua parte inferiore del corpo è diventata molto gonfia.

Crimini commessi durante il mandato di sindaco della città di Zhenjiang

Quando Liu è stato vicesegretario e sindaco della città di Zhenjiang, dall'aprile 2008 al gennaio 2012, i praticanti locali sono stati duramente perseguitati. Il 5 settembre 2008 cinque praticanti: Fu Zhuhua, Ai Junqing, Xu Wei, Yang Suting e Bao Shuangdi sono stati arrestati e, l'8 giugno 2009, sono stati condannati. A Xu, in particolare, sono stati inflitti otto anni, trascorsi nel carcere di Suzhou.