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Monaco di Baviera, Germania: Raccolta firme contro la persecuzione

23 Maggio 2024 |   Del corrispondente di Minghui De Xiang

(Minghui.org) Il 24 aprile i praticanti del Falun Gong a Monaco hanno organizzato un evento a Marienplatz, e il 4 maggio a Sendlingen Strasse, nel centro storico della città. Durante le due giornate hanno presentato il Falun Gong al pubblico e denunciato il prelievo di organi da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) su praticanti del Falun Gong ancora in vita. Le attività hanno attirato l'attenzione dei passanti che in numerosi hanno firmato una petizione a sostegno della fine della persecuzione.

I praticanti del Falun Gong di Monaco a Marienplatz

I praticanti del Falun Gong in una famosa strada pedonale di Monaco

Le persone firmano la petizione

Isabella (a destra) e sua sorella firmano la petizione a sostegno al Falun Gong

Isabella e sua sorella, entrambe tedesche, studiano a Seattle, Washington (Stati Uniti), e in quei giorni erano rientrate a casa per congiungersi alla famiglia. Mentre passeggiavano per Marienplatz si sono fermate nello stand dei praticanti per firmare la petizione a sostegno del Falun Gong. Con sincerità sperano che le loro firme possano contribuire a porre fine alla persecuzione.

Isabella ha sottolineato che avevano già visto le attività del Falun Gong a Seattle, e ha detto “Durante il nostro soggiorno a Seattle i praticanti del Falun Gong ci hanno presentato la stessa petizione e spiegato la situazione in cui versano i praticanti in Cina. A quel tempo, ho pensato che se avessi incontrato di nuovo i praticanti del Falun Gong, avrei firmato ancora per mille volte la loro petizione, perché la condizione del Falun Gong in Cina è seria e non va sottovalutata”.

Sua sorella ha aggiunto: “Sono d’accordo a firmare la petizione contro il prelievo forzato di organi da parte del PCC e sostenere concretamente il Falun Gong. Avverto dentro di me il dovere di firmare! Come potete immaginare, è veramente terribile e non vorrei che accadesse a me. Per questo voglio aiutare le persone che stanno subendo la crudeltà della persecuzione, in modo che non si ripeta più".

Dalla conversazione con i praticanti, alcune giovani donne hanno capito che le persone che praticano il Falun Gong seguono i principi di Verità, Compassione e Tolleranza e che gli insegnamenti sono offerti gratuitamente a tutti, ma in Cina, da 25 anni, il regime comunista vieta alle persone di praticarlo.

Isabella ha detto: “Questi principi sono valori che dovremmo condividere, in quanto rappresentano la fiducia, l’amore e la compassione reciproca. Penso che sia un vero guaio che queste virtù stiano scomparendo nella nostra società. Poiché siamo tutti esseri umani, dovremmo sostenerci a vicenda in armonia senza creare ostilità, dissidi, o desiderare futili appagamenti”.

"È estremamente importante che le persone si sostengano a vicenda e si facciano aiutare quando necessario", ha aggiunto.

Sua sorella ha detto che l'atmosfera all'evento era molto buona, ed è rimasta colpita dagli striscioni e dalle dimostrazioni degli esercizi della pratica. È inoltre rimasta contenta dell’aver appreso la notizia del prelievo forzato di organi sui praticanti del Falun Gong e su altri prigionieri di coscienza in Cina.

Il signor Nieusor, di etnia uigura, sostiene i praticanti

Il signor Nieusor, un uiguro, ha appreso la verità sul Falun Gong per la prima volta ed è rimasto affascinato nel vedere i praticanti del Falun Gong meditare. Dopo aver parlato con alcuni di loro, ha firmato la petizione per fermare la persecuzione del PCC.

Ha detto che il PCC “si oppone alla fede e al suo popolo, e non uccide solo gli uiguri, ma anche altre persone di fede, il che è crudele”. Ha firmato la petizione per dimostrare la sua netta opposizione alla persecuzione del PCC.

Anche Charlie, un fisioterapista ha firmato per impedire al PCC di prelevare organi dai praticanti del Falun Gong, e ha affermato: “Questo vile comportamento costituisce una violazione reiterata dei diritti umani. È noto come il regime cinese tratta impunemente i suoi connazionali, soprattutto le persone di fede”. Ha aggiunto che ha firmato la petizione per giustizia “ed esprimere solidarietà ai gruppi oppressi e, naturalmente, sostenere le persone che soffrono in condizioni indegne”.