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Hubei: Praticante di 74 anni ammessa in prigione per scontare un anno e mezzo per la sua fede nel Falun Gong

24 Maggio 2024 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dell'Hubei, Cina

(Minghui.org) Il 6 maggio scorso Long Zeqing, di 74 anni della città di Suizhou nella provincia dell'Hubei, è stata ammessa in prigione per scontare una pena di un anno e mezzo per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

La condanna di Long è scaturita da un incidente avvenuto nel mese di marzo dell'anno scorso, quando è stata denunciata per aver sensibilizzato l'opinione pubblica sulla persecuzione del Falun Gong. A causa delle forti proteste dei suoi familiari e degli abitanti del villaggio, la polizia non è riuscita ad arrestarla nella propria abitazione. Il suo caso è stato comunque sottoposto alla Procura della città di Suizhou. L'8 settembre dell'anno scorso è stata processata e, dopo l'udienza, le è stato temporaneamente permesso di tornare a casa.

In seguito, il tribunale locale ha condannato Long a un anno di pena detentiva, ma per qualche motivo sconosciuto non è stata subito incarcerata. In un secondo momento il tribunale ha aumentato la pena di sei mesi e le ha ordinato di scontarla in prigione. Il 6 maggio scorso è stata prelevata dagli agenti ed è stata condotta direttamente nella prigione di Fanjiatai, situata nella contea di Shayang, a Jingmen nella provincia dell'Hubei.

Non è la prima volta che Long viene presa di mira per la sua fede, alla quale attribuisce il merito di averle permesso di leggere e scrivere, essendo analfabeta. In precedenza, nell'ottobre 2002, era stata arrestata e detenuta in un centro per il lavaggio del cervello. Nel mese di marzo 2003 è stata nuovamente arrestata.