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Slovacchia: La celebrazione della Giornata Mondiale della Falun Dafa a Bratislava attira il sostegno di parlamentari e pubblico

26 Maggio 2024 |   Di un praticante della Falun Dafa in Slovacchia

(Minghui.org) Lo scorso sabato 11 maggio, si è tenuto un evento in Piazza Hviezdoslav a Bratislava per celebrare la Giornata Mondiale della Falun Dafa. I passanti hanno avuto l'opportunità di vedere i praticanti della Falun Dafa dimostrare gli esercizi e apprendere i fatti sulla persecuzione che sta avendo luogo contro i praticanti in Cina. Molti hanno firmato una petizione che chiede al Presidente della Repubblica Slovacca di intraprendere tutte le azioni in suo potere per fermare la persecuzione del Falun Gong in Cina.

I relatori dell'evento in una foto di gruppo con i praticanti. Primo da destra, Peter Osusky, ex membro di lunga data dell'Assemblea Nazionale della Repubblica Slovacca, terzo da destra Ondrej Dostál, membro dell'Assemblea Nazionale della Repubblica Slovacca

Dimostrazione di esercizi dei praticanti della Falun Dafa

Nel pomeriggio i praticanti hanno invitato gli ospiti a tenere un discorso, tra cui Ondrej Dostál, membro dell'Assemblea Nazionale della Repubblica Slovacca, e Peter Osuský, ex membro dell'Assemblea Nazionale della Repubblica Slovacca.

Marek Tatarko, rappresentante dell'Associazione Falun Dafa slovacca, ha spiegato che sono passati 32 anni da quando la Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) è stata introdotta in Cina il 13 maggio 1992 dal suo fondatore, Li Hongzhi. Il governo comunista cinese non poteva sopportare la grande popolarità del Falun Gong ed era determinato a distruggerlo con tutti i mezzi. Per più di 24 anni, i praticanti del Falun Gong in Cina sono stati crudelmente perseguitati o addirittura sottoposti al prelievo forzato di organi".

Ha anche sottolineato gli esempi positivi di leader nazionali che hanno espresso la loro solidarietà con il Falun Gong in tutto il mondo.

Peter Osuský: "Non staremo mai in silenzio quando si tratta di male"

Nel suo discorso, Peter Osuský, ex membro di lunga data dell'Assemblea Nazionale della Repubblica Slovacca, ha affermato di essere profondamente convinto che le persone che professano principi di Verità, Compassione e Tolleranza meritino il sostegno di ogni persona onesta.

Peter Osusky, ex membro di lunga data dell'Assemblea Nazionale della Repubblica Slovacca, è intervenuto alla manifestazione

Ha sottolineato che è tragico che queste brave persone, proprio nel luogo di nascita della loro pratica spirituale, vengano perseguitate, imprigionate e sottoposte a prelievo forzato di organi: "È qualcosa che un mondo democratico e civile non può tollerare, e questo nonostante il fatto che questi crimini siano commessi da un regime il cui Paese ha un alto reddito nazionale lordo. Questo regime è criminale, e non solo il movimento Falun Dafa lo sa, ma anche i tibetani e i membri della Chiesa cattolica clandestina daranno questa testimonianza", ha affermato.

Ha aggiunto che è una vergogna per le democrazie non riuscire a difendere i diritti umani, specialmente nel caso delle massicce violazioni in Cina, e ha concluso dicendo: “L'unica cosa che ci resta è non rimanere in silenzio e cercare sempre di alzare la voce in difesa del bene contro il male, perché è risaputo che, affinché il male non prevalga, è sufficiente che le persone perbene non facciano nulla. Quando si tratta del male, e in questo caso del male che perseguita i vostri seguaci in Cina e in altre parti del mondo, mai resteremo in silenzio".

Ondrej Dostál: "Il mondo ha bisogno di Verità, Compassione e Tolleranza"

Ondrej Dostál, membro dell'Assemblea Nazionale della Repubblica Slovacca, nelle sue osservazioni preparatorie si è posto una domanda retorica su chi potrebbe avere problemi con i valori di verità, compassione e tolleranza: "Sicuramente solo una persona cattiva o un rappresentante di un regime criminale".

E’ intervenuto per esprimere sostegno e solidarietà a tutte le persone che in Cina sono perseguitate per le loro convinzioni, per le loro azioni, in particolare ai praticanti del Falun Gong.

Ondrej Dostál, membro dell'Assemblea Nazionale della Repubblica Slovacca, ha parlato alla manifestazione

Ha ribadito che i valori di verità, compassione e tolleranza sono estremamente vicini ai valori democratici della Repubblica Slovacca e ha elaborato questa idea: "Quando la democrazia è stata ripristinata dopo decenni di due totalitarismi, lo slogan del primo presidente democraticamente rieletto, Václav Havel, era "la verità e l'amore trionferanno sulla menzogna e sull'odio". L'amore è compassione e amore è tolleranza. L'odio non è solo l'opposto dell'amore, ma anche l'opposto della compassione e della tolleranza. In altre parole, i democratici slovacchi che onorano le loro radici sanno che la verità e l'amore, ma anche la verità, la compassione e la tolleranza, sono proprio i valori su cui si regge una società libera e democratica".

Ha proseguito: "Una società di questo tipo non è indubbiamente presente nella Cina comunista, che perseguita i praticanti del Falun Gong, i suoi sostenitori, i membri delle minoranze, sia religiose che nazionali, che imprigiona, uccide e vende gli organi dei praticanti del Falun Gong e che si comporta come una potenza imperiale aggressiva e totalitaria. È pericoloso non solo per i suoi cittadini, ma anche per il mondo intero, è dovere di tutti i democratici del mondo sostenere le persone che sono perseguitate in Cina per le loro convinzioni, per le loro credenze, per le loro azioni libere che non danneggiano nessuno".

Ha concluso il suo discorso dicendo: "Il mondo ha bisogno di Verità, Compassione e Tolleranza, e il mondo democratico dovrebbe sostenere il Falun Gong. Noi lo sosteniamo".

Alla fine del discorso, i partecipanti hanno scattato una foto di gruppo accanto a uno striscione con la scritta "La Falun Dafa è buona".

Sostegno del pubblico slovacco

Molti turisti e abitanti del luogo si sono fermati all'evento dei praticanti per saperne di più sulla loro causa. Dopo aver appreso la situazione in Cina, molti hanno firmato la petizione dei praticanti e hanno espresso il loro sostegno.

Un turista esegue gli esercizi insieme ai praticanti

Radka, ex direttore di filiale di banca, ha dichiarato dopo aver firmato la petizione: "Vorrei che tutti avessero la libertà nella loro vita e che potessero fare ciò che gli piace, e che potessero esprimere tutto il loro potenziale". Ai praticanti del Falun Gong in Cina ha voluto dire: "Non perdete la fiducia in voi stessi. Credete che l'amore esista in questo mondo e abbiate il coraggio di perseguire ciò che trovate veramente appagante e piacevole, che vi rende felici e che sentite essere per voi. Avere davvero questo coraggio dentro di sé e non farsi intimidire dalle persone che non capiscono".

Riguardo alla persecuzione dei praticanti del Falun Gong in Cina, Nina, una studentessa, che non sapeva della persecuzione ha detto: "E’ inaudito che una cosa del genere stia accadendo e che nessuno lo sappia". Spera che i praticanti in Cina perseverino nella loro fede.

Anche Marta Benchkova, un'insegnante di 93 anni, era presente all'evento con la sua amica Susan, una storica dell'arte di 65 anni. Hanno saputo della persecuzione dei praticanti del Falun Gong in Cina perché "vi notiamo ogni volta che siete qui". Hanno anche visto gli esercizi del Falun Gong nei luoghi di pratica a Bratislava e hanno provato ad eseguirli. Ha detto ai praticanti in Cina: "Non arrendetevi. Continuate a lottare per la libertà, per proteggerla, ogni protesta è molto importante".