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Trovare gli attaccamenti dietro le mie idiosincrasie e diventare parte del Corpo Unico

06 Maggio 2024 |   Di un praticante della Dafa in Cina

(Minghui.org) Ho iniziato a coltivare la Dafa nel 1998, ma solo poco tempo fa ho compreso meglio il significato della coltivazione e ho iniziato la vera coltivazione.

Rimuovere le idiosincrasie

Prima di iniziare la coltivazione, ero irragionevole e presuntuosa, i miei colleghi mi chiamavano puritana e la mia famiglia diceva che ero schizzinosa. In ogni caso, davo alla gente l’impressione di essere asociale.

Ho letto ogni genere di libri, dalla letteratura antica, alla moderna: in cinese e in lingue straniere. La letteratura popolare cinese contemporanea è piena di concetti, idee distorte e corrotte. Non mi rendevo conto ma i miei pensieri erano corrotti. Il modo di esprimermi è diventato duro e cattivo, ma pensavo che fosse profondo. Il mio pensiero era caotico e privo di gentilezza, ma pensavo di avere abbondanti risorse intellettuali come nutrimento dell’anima.

Ricordo vividamente un episodio. Un collega amava raccontare barzellette sconce e a me non piaceva. Un giorno mi ha preso in giro davanti a molte persone e mi ha chiesto che impressione avessi di lui. Senza mezzi termini gli ho detto: “Sei più fastidioso delle mosche. Le mosche compaiono solo in una certa stagione, ma tu ci sei tutto l’anno!” Lui è diventato rosso per l’imbarazzo, gli altri colleghi erano sbalorditi e io me ne sono semplicemente andata. Ora mi pento di averlo detto. Che grande danno avevo causato agli altri e che grande karma mi ero creata!

Ho studiato la Fa e questo paragrafo ha attirato la mia attenzione:

“Se è un’idiosincrasia formatasi dopo la nascita, non è il vostro carattere ma un vostro attaccamento, e si forma dopo la nascita. Se, diciamo, alcune persone effettivamente hanno le loro caratteristiche – questa persona agisce velocemente mentre l’altra persona è proprio molto lenta – o se ci sono delle differenze tra le persone in termini delle loro caratteristiche innate, allora queste sono cose che appartengono alla loro origine. Ciò che si forma dopo la nascita sono cose come, per esempio, “Mi piace proprio così”, “Sono proprio così”, “Mi piace proprio fare così” quando fanno certe cose. È sbagliato trattare questi attaccamenti, queste idiosincrasie come il vostro carattere o personalità. Queste cose sono tutte da eliminare.” (Insegnare la Fa alla Conferenza della Fa della zona occidentale degli Stati Uniti)

Il Maestro mi ha fatto notare una cosa, mi sono guardata dentro e ho visto le “idiosincrasie” che mi hanno tenuto a lungo a un certo livello e mi hanno impedito di ascendere. La manifestazione più evidente dell’idiosincrasia era che guardavo con sufficienza gli altri praticanti, sapevo che doveva essere rimossa ed ero determinata a farlo.

Quando partecipavo allo studio di gruppo della Fa, tendevo a scegliere di studiare con i praticanti diligenti. Non vedevo di buon occhio coloro che ritenevo avessero molti attaccamenti, o che non riuscivano a liberarsi dei loro attaccamenti per molto tempo e altri attaccati al mettersi in mostra e quelli che si ponevano in competizione. Quando mi univo ad altri praticanti per chiarire la verità alle persone, guardavo dall’alto in basso quelli che sembravano essere incolti, o coloro che avevano paura e non riuscivano ad assumersi le responsabilità, o altri che si accontentavano di piccoli risultati e non erano disposti a essere diligenti. Avevo troppe cose per guardare il prossimo con sufficienza. Non riuscivo a capire cosa significasse praticare la coltivazione e mi sentivo bene con me stessa. Solo in seguito ho capito che per tutti questi anni gli altri praticanti stavano coltivando, mentre io mi stavo comportando da persona comune.

Un’altra manifestazione dell’idiosincrasia era l’altezzosità; mi faceva credere che non sarei stata influenzata dai pensieri umani ordinari degli altri praticanti: ero autonoma. Avevo un forte attaccamento alla vanagloria e quindi, il più delle volte, non riuscivo accettare i suggerimenti degli altri praticanti e non potevo prendere sul serio la condivisione delle comprensioni della Fa da parte degli altri. Durante lo studio della Fa in gruppo sentivo leggere solo la mia voce. Quando mi trovavo in gruppo con altri per chiarire la verità, o per altri progetti della Dafa, davo priorità alle mie idee. Durante le sessioni di condivisione delle esperienze, i miei occhi erano aperti, ma guardavo verso l’esterno; la mia bocca parlava, ma parlava degli altri; le mie orecchie erano chiuse e non potevo ascoltare i suggerimenti. Avevo lo sguardo rivolto verso l’esterno e, se mi fossi guardata dentro, l’avrei fatto nello stile di ‘autocritica’ originato dall’indottrinamento del PCC che avevo sperimentato; ossia, col vero scopo di trovare un’opportunità, per criticare gli altri.

Con presunzione, avevo inconsciamente organizzato il mio percorso di coltivazione. Tendevo a fissare piccoli traguardi per me stessa e mi sentivo soddisfatta quando raggiungevo un obiettivo. Dopo un periodo di stasi, ricominciavo da capo. Ero stanca e non riuscivo a stare al passo con il progresso della rettifica della Fa del Maestro. Non ho seguito il sentiero di coltivazione stabilito dal Maestro e sono stata interferita dalle vecchie forze. Non sono riuscita a diventare diligente e a lasciare andare il mio ego.

Grazie allo studio della Fa, ho finalmente capito che le cose a cui mi aggrappavo non erano altro che fattori generati dal mio karma di pensiero e dagli attaccamenti, che venivano costantemente sfruttati dalle vecchie forze. Ho rafforzato i miei pensieri retti dedicandogli più tempo per eliminare quegli elementi corrotti. Nel frattempo, ho costantemente ricordato a me stessa di lasciare andare l’ego. Il Maestro mi ha dato l’opportunità di coltivare, quindi dovrei farne tesoro e apprezzare anche i miei amici praticanti. Dovrei ricominciare a praticare la coltivazione autentica, abbandonare l’atteggiamento egoistico riguardo la vita e coltivarmi intimamente in base ai principi di Verità, Compassione e Tolleranza.

Il Maestro ha detto:

“Riconoscerli in sé è già un miglioramento. Poterli eliminare, o superare, indebolire ed alla fine completamente eliminare – quel processo è un continuo migliorare se stessi ed è la trasformazione fondamentale di un essere.” (“Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa di Atlanta 2003”, Insegnamento della Fa nelle conferenze IV)

Dopo aver cambiato approccio mentale e aver iniziato a guardarmi dentro, il mio stato di coltivazione è migliorato. Nel gruppo di studio della Fa, un praticante ha detto cose contro di me e ogni frase era rivolta a me. La mia voce era tremolante e il respiro irregolare, ma mi sono trattenuta dal rispondere. Quando ci ho ripensato dopo un po’, ho realizzato quanto fosse irrilevante.

Nel chiarire la verità, non mi sono più posta un obiettivo, mi limito a fare del mio meglio senza farlo meccanicamente. Dopo aver chiarito la verità con successo a ogni persona, ringraziavo mentalmente il Maestro a nome loro. Dopo due ore di conversazione, a volte oltre 20 persone accettavano di lasciare il PCC e le sue organizzazioni giovanili.

Sono tornata al gruppo di studio della Fa che precedentemente avevo lasciato perché guardavo con disprezzo gli altri praticanti, allora pensavo che la coltivazione del gruppo fosse lenta e che sarei stata condizionata da loro se avessi partecipato. Ora mi rendo conto che questi praticanti erano davvero diligenti e ognuno era saldo nella sua coltivazione: cosa che a me mancava. Nel corso della coltivazione, ho capito che solo dopo aver lasciato andare il mio ego avrei potuto raccogliere i frutti.

Migliorare la mia xinxing e diventare parte del corpo unico

Negli anni precedenti, alcuni praticanti hanno menzionato l’invito a scrivere articoli per le conferenze della Fa e hanno suggerito a tutti di partecipare. Volevano scrivere degli articoli e mi hanno chiesto di aiutarli a revisionarli, ma li ho scoraggiati, dicendo, tra l’altro, che stavamo andando male e non avevamo nulla da scrivere.

Quest’anno la mia mentalità è cambiata e so che i praticanti avevano ragione. Le conferenze della Fa sono l’incontro più solenne e degno di nota dei praticanti della Dafa, tanti esseri nel cosmo stanno guardando. Se noi, in quanto praticanti della Dafa, non partecipassimo alla nostra conferenza della Fa, quanto saranno delusi gli esseri del nostro mondo! Ho quindi incoraggiato i praticanti a scrivere i loro articoli, e ho promesso che avrei fatto del mio meglio per aiutare a revisionarli.

Nell’aiutare gli altri praticanti a rifinire i loro articoli, mi sono imbattuta in un gran numero di interferenze, che in questa dimensione si sono manifestate con una grave caduta che mi ha procurato una lesione alla schiena. Ho sopportato il dolore, rifinito gli articoli, li ho rivisti con gli autori e ho fatto diverse revisioni. Alcuni articoli erano come un resoconto del percorso, mentre altri avevano molto da dire ma non erano incentrati su qualcosa in particolare. Dopo aver fatto un po’ di ricostruzione e di tagli, mi hanno rimproverata di aver tralasciato dei contenuti.

Espandendo la capacità del mio cuore e cooperando attivamente con i praticanti, ho prestato attenzione a non guardare gli altri con sufficienza e a rimuovere i miei attaccamenti all’irritabilità, al fare le cose e al risentimento. Mi sono sforzata di non perdere l’opportunità di guardarmi dentro e di coltivare me stessa.

Ho visto quanto fosse difficile la coltivazione per alcuni praticanti. Alcuni hanno subito enormi tribolazioni da parte dei famigliari, ma non hanno mai vacillato. Alcuni non erano bravi a esprimersi, ma erano saldi nella coltivazione.

Per risparmiare tempo ed energia degli altri praticanti, ho terminato rapidamente di rifinire i loro documenti e ho lasciato che gli autori scegliessero un momento conveniente per rivederli insieme.

Durante le varie fasi del processo, ho riscontrato una carenza nel mio modo di scrivere, dovuta alla mia insufficiente coltivazione. A volte alcuni praticanti volevano che li aiutassi a esprimere i loro sentimenti in modo più accurato, ma non ero in grado di farlo, in parte perché non riuscivo a comprendere il loro livello di coltivazione e anche a causa dell’interferenza dell’indottrinamento del PCC che ancora era rimasto in me.

C’erano tanti aspetti che dovevo migliorare e tanti attaccamenti che da eliminare. Questa era davvero un’opportunità incomparabilmente preziosa per migliorare la mia coltivazione.

Non avrei potuto superare le tribolazioni e le prove senza la protezione e il rafforzamento del Maestro. Ogni prova e tribolazione mi portava sempre più vicino al Maestro, e sempre più mi congiungevo con la Fa.

Ogni praticante della Dafa sta percorrendo il proprio sentiero di coltivazione, adempiendo ai propri voti. Posso solo apprezzare il privilegio di diventare una loro amica praticante, di formare un legame sacro e di avanzare diligentemente insieme!

Non so quanto lontano andrò nel cammino della coltivazione, ma so che il Maestro mi guida e continuerò ad andare avanti!