(Minghui.org) Sono diventata una praticante della Falun Dafa nel 1998 e sono stata abbastanza diligente nel fare le tre cose. Ma anche se ho praticato per così tanti anni, è stato difficile eliminare molti dei miei attaccamenti, alcuni di essi continuavano a riapparire.
Sebbene avessi scoperto molti attaccamenti in base alla mia comprensione dei principi della Fa, essi riapparivano dopo un certo periodo di tempo. Nel corso degli anni, ero angosciata per questo e mi chiedevo dove sbagliassi.
Nel 2019 ho ricominciato a memorizzare e recitare la Fa e gradualmente ho capito che il vero motivo per cui i miei attaccamenti continuavano a riapparire era che non avevo rimosso la causa principale. È un po' come quando si tagliano le foglie di un porro e non si estrae la radice, le nuove foglie crescono di nuovo.
Ho visto solo quello che c'era sulla superficie di certi attaccamenti e non ho scavato più a fondo, dove c'erano le radici. Per esempio, ho scoperto il mio attaccamento all'ostentazione, ma non mi sono chiesta perché esistesse o quale fosse la causa principale. Lo stesso vale per l’invidia, il desiderio di compiacere gli altri, il voler sentire belle parole e l'interesse personale. Questi attaccamenti continuavano a riemergere.
Man mano che memorizzavo la Fa, capivo che ciò era dovuto al fatto che avevo ancora un cuore egoista: era questo il motivo per cui gli attaccamenti continuavano ad apparire. Se avessi estirpato la radice, sarebbe stato più facile rimuovere gli attaccamenti.
Ho cominciato a prestare attenzione ai miei pensieri e alle mie azioni per vedere se fossero legati all’ “ego” e in caso affermativo, mi correggevo immediatamente.
Per esempio, in passato mi arrabbiavo quando mia figlia era sprecona. Mi lamentavo quando mio genero non faceva attenzione alla propria igiene e non mi piacevano le cattive abitudini di mio nipote. Non riuscivo a calmarmi finché non dicevo loro qualcosa.
Queste cose possono sembrare banali, ma si trattava solo di me e di farmi sentire meglio. Non seguivo gli insegnamenti del Maestro.
Il Maestro ha detto:
“…ognuno deve gestire bene se stesso, allora ogni cosa nella società andrà a posto. Se ognuno si occupa di gestire gli altri, più ci provano peggio diventano le cose e sempre più conflitti nascono.” (“Insegnare la Fa alla conferenza della Fa degli assistenti a Changchun”)
Mi sono resa conto di non aver ascoltato il Maestro e di non essermi comportata come un praticante onesto. Non mi comportavo bene.
Questi fattori portavano ad attriti nel mio ambiente, così ho iniziato a correggermi e a cambiare e sono diventata veramente una praticante a tutti gli effetti.
Quando vedevo mia figlia buttare via le cose, le raccoglievo e continuavo a usarle o a consumarle. Le ricordavo che nella cultura tradizionale cinese la frugalità era considerata una virtù.
Ho lavato i vestiti sporchi di mio genero e li ho rimessi dove li aveva riposti. Ho raccontato a mio nipote storie della cultura tradizionale cinese e l'ho incoraggiato a seguirne gli insegnamenti.
Una volta che mi sono corretta e ho fatto le cose nel modo giusto, l'ambiente circostante è cambiato. Mia figlia ha smesso di sprecare, mio genero ha iniziato a prestare attenzione alla propria igiene personale e mio nipote è diventato più premuroso e obbediente.
Dalle queste esperienze ho imparato che, quando si tratta di eliminare gli attaccamenti umani, non posso fermarmi in attesa di “illuminarmi a riguardo”. In realtà, devo lavorare sodo per estirparli alle radici e rimuovere così il mio lato umano.