(Minghui.org) Shao Aimin, di 59 anni della contea di Dong'e nella provincia dello Shandong, è stata condannata a due anni di prigione, dopo essere stata arrestata l'anno scorso per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
L'ora esatta dell'arresto e della condanna di Shao non è ancora stata chiarita, e non è nemmeno chiaro dove sia detenuta. Prima dell'ultima sentenza, negli ultimi due decenni la donna è stata presa di mira divese volte per aver sostenuto la sua fede.
Nel mese di luglio 1999, poco dopo l'inizio della persecuzione, Shao si è recata a Pechino per fare appello al diritto di praticare il Falun Gon, ma è stata arrestata e riportata nella contea di Dong'e, dov’è stata multata e detenuta. Un mese dopo è stata rilasciata, ma è stata continuamente molestata dalla polizia nella propria abitazione. La sua famiglia non era più in grado di vivere una vita normale.
Negli anni successivi Shao è stata detenuta altre volte ed è stata brutalmente torturata. Una volta, durante un pestaggio, aveva la bocca insanguinata; un'altra volta è stata costretta a restare inginocchiata per lunghi periodi di tempo.
Il 26 maggio 2008 gli agenti della Stazione di polizia della città di Niudian l'hanno arrestata nella sua abitazione e l'hanno portata nella prigione della contea di Dong'e. Due settimane dopo la sua famiglia è stata avvisata di pagare 400 yuan (circa 60 euro) e di andare a riprenderla. I suoi familiari hanno pagato, ma la donna è stata sottoposta a un anno di lavori forzati e, il 13 giugno 2008, è stata portata al Campo di lavoro di Jinan.
Nel campo di lavoro, dove le condizioni di vita erano estremamente precarie, Shao è stata costretta a lavorare fino a 15 ore al giorno.
L'11 aprile 2014 il Tribunale della contea di Dong'e ha tenuto un'udienza contro un altro praticante locale del Falun Gong, Xu Gongrui. Molti praticanti, tra cui Shao, si sono recati in tribunale per mostrare il loro sostegno, ma sono stati arrestati. L'abitazione di Shao è stata messa a soqquadro e, dopo un tempo imprecisato, la donna è stata rilasciata.