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Yunnan: Quattro praticanti condannati per la loro fede nel Falun Gong, uno di loro precedentemente imprigionato per tre anni

14 Luglio 2024 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dello Yunnan, Cina

(Minghui.org) Quattro residenti della città di Kaiyuan, nella provincia dello Yunnan, sono stati condannati alla prigione per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il 1° novembre dell'anno scorso Zhang Hongying e Na Shengqiong sono state arrestate e le loro abitazioni sono state perquisite. In data sconosciuta sono state entrambe condannate a un anno di prigione, dal Tribunale della contea di Jianshui. Non è nemmeno chiaro dove siano attualmente detenute.

Il 2 gennaio scorso Jiang Changde e Wan Jiayu sono stati perquisiti e rilasciati su cauzione. Lo scorso 27 aprile il Tribunale della contea di Jianshui ha trattato il loro caso congiunto e, in data sconosciuta, i praticanti sono stati condannati. Jiang è stato condannato a un anno e mezzo di prigione e Wan a tre anni. Il 27 giugno gli agenti Yang Yunlong e Liu Yingtong, del Dipartimento di polizia della città di Kaiyuan, hanno ripreso entrambi in custodia. Attualmente sono rinchiusi nel Centro di detenzione di Caoba.

Persecuzioni passate delle tre donne praticanti

Nel 2001 e nel 2002 Wan è stata trattenuta in centri per il lavaggio del cervello,.

Il 14 dicembre 2017 Zhang è stata condannata a tre anni di prigione e multata di 5.000 yuan (circa 640 euro), dal Tribunale della città di Kaiyuan.

Il 19 maggio 2011 Wan e Na sono state arrestate mentre stavano attraversando la contea di Wangmo, nella provincia del Guizhou, e sono state trattenute per più di 40 giorni. Il 26 maggio 2011, mentre erano in custodia, gli agenti Wang Fengshu e Zhang del Dipartimento di polizia della contea di Wangmo si sono recati a Kaiyuan, per fare irruzione nei loro appartamenti. Erano accompagnati dagli agenti Zhang Zulin e Zhong Dapan, del locale dipartimento di polizia. La polizia ha costretto i familiari delle praticanti a firmare le notifiche di detenzione penale.