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Hubei: Praticante torturato mentre sconta una pena di 12 anni per la sua fede

22 Luglio 2024 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dell’Hubei, Cina

(Minghui.org) Un residente della città di Xiangyang è stato sottoposto a continui abusi mentre sta scontando una condanna a 12 anni per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Nel marzo 2018 Cheng Xiaobao, di 67 anni, è scomparso. Le autorità hanno tenuto la sua famiglia all'oscuro del suo caso e solo nel maggio 2020 la famiglia ha appreso che era stato segretamente condannato a 12 anni di carcere. Non si sa ancora quando sia stato incriminato, da quale procuratore e da quale tribunale.

Secondo un informatore Cheng è attualmente detenuto nel quinto reparto della Prigione di Fanjiatai. Poichè si è rifiutato di rinunciare al Falun Gong, di indossare la medaglietta da detenuto e di svolgere lavori non retribuiti, le guardie gli hanno impedito di mangiare e dormire; è stato costretto a stare in piedi per diverse ore e non gli hanno permesso di parlare con gli altri.

Nel 1998 Cheng ha iniziato a praticare il Falun Gong. Il praticante era ex dipendente del Dipartimento dell'acqua e dell'elettricità dell'ufficio ferroviario di Xiangfan. I suoi numerosi disturbi, tra cui epatite B, colecistite ed ernia del disco, sono scomparsi in meno di dieci giorni dall’inizio della pratica. L’uomo ha seguito i principi del Falun Gong per diventare una persona migliore: nel tempo libero ha offerto servizi idraulici gratuiti a molte famiglie con difficoltà economiche e si è guadagnato il rispetto dei suoi colleghi.

Poichè Cheng si è rifiutato di rinunciare alla sua fede quando è iniziata la persecuzione nel 1999, è stato licenziato dal suo lavoro e ripetutamente molestato, arrestato e detenuto. É stato brutalmente torturato mentre scontava una condanna a quattro anni di carcere (2001-2005) e a un anno di campo di lavoro forzato (2008-2009).

Costretto a partecipare a due sessioni di lavaggio del cervello consecutive nel 2020

Poco dopo l'inizio della persecuzione Zhang Zhaobin, il segretario del Partito del luogo di lavoro di Cheng, e il suo direttore Cai Lianxi gli hanno detto: “Stai facendo molto bene il tuo lavoro, ma a causa della tua pratica del Falun Gong dobbiamo pagare una multa di 200.000 yuan (circa 25.270 euro) ogni anno. A patto che tu smetta di praticarlo, siamo disposti a coprire tutte le tue spese mediche nel caso dovessi avere una ricaduta delle tue vecchie malattie (che erano state curate praticando il Falun Gong)”. Cheng non ha accettato.

Nel giugno 2000 Cheng si è recato a Pechino per fare appello al Falun Gong ed è stato arrestato e recluso nel Centro di detenzione della ferrovia della città di Xiangyang. A metà luglio 2000 Tian Guangfu, vicecapo del Dipartimento di polizia ferroviaria della città di Xiangyang ha dato personalmente istruzioni alle guardie e ai detenuti del centro di detenzione di torturare Cheng. Il suo corpo era coperto di lividi e le sue gambe erano gravemente gonfie, le guardie lo hanno anche ammanettato dietro la schiena e gli hanno sbattuto la testa contro il muro.

All'inizio di agosto 2000 Cheng è stato sottoposto a una sessione di lavaggio del cervello. L'ufficiale Wang della Stazione di polizia di Zhongyuan lo ha picchiato e preso a calci durante la notte perchè si era rifiutato di rinunciare al Falun Gong. In quel periodo erano detenuti circa 80 praticanti. Xie Xiaowu, il direttore politico del Dipartimento di polizia della città di Xiangyang, era responsabile della sessione di lavaggio del cervello.

Il 9 dicembre 2000 Cheng è stato sottoposto ad un'altra sessione di lavaggio del cervello. Poichè si rifiutava ancora di rinunciare al Falun Gong, il 12 gennaio 2001 la polizia lo ha portato al centro di detenzione. Un detenuto di nome Li Jiabing lo ha picchiato così forte da fargli saltare un incisivo inferiore.

Condannato a quattro anni

L'agente Gao Yuan del Dipartimento di polizia ferroviaria di Xiangyang lo ha ammanettato a una sedia, picchiato e interrogato.

Il 21 giugno 2001 Cheng è stato nuovamente arrestato per aver parlato del Falun Gong alla gente. É stato prima recluso nel Centro di detenzione ferroviaria di Xiangyang per sei giorni e poi portato alla Stazione di polizia di Migong. Tre giorni dopo la polizia lo ha trasferito nel primo Centro di detenzione della città di Xiangyang. Il praticante ha iniziato uno sciopero della fame per protesta ed è stato nutrito a forza. Il direttore Gong dell'Ufficio 610 della città di Xiangyang e il personale della Procura del distretto di Fancheng hanno cercato di costringerlo ad ammettere la sua colpevolezza nel praticare il Falun Gong, ma lui si è rifiutato di obbedire.

Il 21 agosto 2002 Cheng è stato trasferito nella Prigione di Fanjiatai. Xiao Tianbo, direttore del quarto reparto, ha istigato i detenuti Ma Jiayuan e Li Yuxing a torturarlo la prima notte. Dal quarto giorno in poi gli hanno permesso di dormire solo tre ore ogni notte, dalle 2:00 alle 5:00. Siccome non rinunciava alla sua fede, Xiao lo ha mandato in ospedale con il pretesto che aveva la tubercolosi, e gli sono state somministrate delle iniezioni e delle flebo. Durante le tre settimane di permanenza in ospedale i detenuti hanno continuato a torturarlo, costringendolo a stare di fronte al muro, privandolo del sonno, picchiandolo e facendogli sbattere la testa contro il muro. Il medico ha fatto finta di non vedere la tortura. A causa della sua partecipazione attiva nella tortura del praticante, la prigione ha concesso a Ma una riduzione di pena di un anno.

Il 21 agosto 2004 Cheng è stato picchiato dal detenuto Fan Yaoping. Quando un altro praticante nella stessa cella, Zhu Dahua, ha cercato di fermare Fan, Xiao ha chiamato i detenuti Cao Wenbin, Tian Xiangyang, Zhu Shengwen, Zhou Zigan e Fan per trascinare Cheng alla fornace di mattoni e lo hanno costretto a fare dei giri di corsa mentre lo picchiavano.

Nel pomeriggio le guardie e i detenuti hanno nuovamente trascinato Cheng nella fornace di mattoni; fuori faceva molto caldo e c'erano più di 40 gradi. Lo hanno costretto a correre ancora intorno alla fornace, poi lo hanno riportato all’interno e i detenuti hanno ripetuto la tortura fino a che anche loro non erano sfiniti. Mentre Cheng era in punto di morte, un carro gli ha calpestato la caviglia. Le guardie lo hanno messo in cella d’isolamento per coprire la tortura avvenuta, non permettendo ad altri di vedere le sue ferite.

Nel settembre 2004 Cheng ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione, e solo allora le guardie lo hanno portato in ospedale per essere curato. Ha raccontato a Liu Moyang, un istruttore politico della prigione, delle torture subite, e lui ha risposto: “Quello che hai detto non può essere vero”.

Nel febbraio 2005, in coincidenza con il Capodanno cinese, Cheng ha iniziato un altro sciopero della fame; le guardie lo hanno portato all'ospedale della prigione per l'alimentazione forzata e lo hanno legato al letto in posizione di aquila aperta per cinque giorni.

Rievocazione della tortura: Legato nella posizione dell'aquila aperta

Un anno di lavoro forzato

Il 22 settembre 2008 Cheng è stato arrestato dagli agenti della Stazione di polizia di Pingxiangmen per aver praticato il Falun Gong all'aperto con altri praticanti. La polizia ha usato gas lacrimogeni durante l'arresto di gruppo.

Cheng è stato rinchiuso per sei giorni nella Prigione amministrativa della città di Xiangyang e successivamente è stato messo per un anno nel Campo di lavoro forzato di Shayang. É stato tenuto in isolamento, costretto ad accovacciarsi e picchiato.

All'inizio di ottobre 2008 i detenuti Xiang Wei e Huang Degang sono stati istigati dalla guardia Liu Guodong a privare Cheng del sonno, e lo hanno anche preso a calci mentre era costretto a stare accovacciato. Il praticante ha zoppicato per diversi mesi.

Tra marzo e giugno 2009 Cheng è stato tenuto in isolamento dalla guardia Sun Bo per aver parlato del Falun Gong ad altri detenuti. Quando si è rifiutato di presentarsi a lui prima di usare il bagno, il detenuto Xiang lo ha anche colpito con un calcio al petto.

Nel luglio 2009 Cheng è stato sottoposto a un altro ciclo di torture, dopo essersi rifiutato di firmare un modulo che diffamava il Falun Gong. É stato costretto ad accovacciarsi per molte ore al giorno senza muoversi o cambiare posizione, e i detenuti lo picchiavano non appena si muoveva un po'. Allo scadere del termine le guardie lo hanno trattenuto per altri cinque giorni prima di rilasciarlo.

Altri tre arresti

Il 21 settembre 2012 Cheng è stato arrestato un'altra volta per aver parlato del Falun Gong alla gente nella città di Yushan. La polizia gli ha dato un altro mandato per il campo di lavoro, che però ha rifiutato di ammetterlo a causa delle sue cattive condizioni di salute, ed è stato quindi rilasciato.

Il 24 dicembre 2013, mentre si recava nella provincia del Sichuan per visitare sua madre, Cheng è stato arrestato alla Stazione ferroviaria di Xiangyang. La sicurezza ha trovato del materiale del Falun Gong nel suo bagaglio e Gao Yuan, capo della Divisione di sicurezza interna della ferrovia di Xiangyang, ha guidato un gruppo di agenti a saccheggiare la sua casa e a trattenerlo per cinque giorni.

Cheng è stato arrestato un'altra volta il 17 settembre 2015 e trattenuto in una cella.

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