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Montreal, Canada: Manifestazione pacifica davanti al Consolato cinese per protestare contro la persecuzione

01 Ago. 2024 |   Di un praticante della Falun Dafa in Canada

(Minghui.org) Il 16 luglio, i praticanti del Falun Gong hanno organizzato una manifestazione pacifica davanti al Consolato cinese di Montreal per protestare contro la persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) che dura da 25 anni e per chiedere l'immediato rilascio della praticante Cong Lanying, detenuta in Cina.

Manifestazione davanti al Consolato cinese di Montreal il 16 luglio

La signora Yang, rappresentante del Falun Gong di Montreal parlando alla manifestazione ha spiegato che il Falun Gong è una pratica di coltivazione per il benessere della mente e del corpo basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza con effetti sorprendenti sulla salute. Quando il suo fondatore, il Maestro Li Hongzhi, l'ha introdotta nel 1992, è stata ampiamente accettata da tutta la popolazione. Infatti, secondo il Ministero della Pubblica Sicurezza cinese, nel 1999 il numero di persone che la praticava aveva raggiunto i 70 milioni, superando quello dei membri del PCC di allora. Tuttavia, per gelosia, Jiang Zemin, l'allora leader del partito, il 20 luglio dello stesso anno ha lanciato una persecuzione contro la disciplina e innumerevoli praticanti sono stati e continuano ad essere perseguitati fino a farli diventare disabili o a farli morire, e vengono persino sottoposti al prelievo forzato dei loro organi quando sono ancora vivi. Innumerevoli famiglie hanno sofferto e soffrono tuttora enormemente per il dolore e le ingiustizie.

Inoltre, nel suo discorso, Yang ha affermato che nel giugno scorso il Congresso degli Stati Uniti ha approvato la legge sulla protezione del Falun Gong, che impone sanzioni a coloro che partecipano e assistono in Cina, al prelievo forzato di organi da persone ancora in vita. Anche il Canada ha approvato una legge che rispetta e contrasta le interferenze straniere. La Royal Canadian Mounted Police sta portando avanti indagini sulle attività del PCC in Canada. Ha poi dichiarato che il cielo distruggerà il PCC e auspica che tutti i cinesi comprendano la verità e che i funzionari del Consolato cinese agiscano in base alla loro coscienza, riflettendo profondamente e assumendosi la responsabilità della propria vita e di quella delle loro famiglie e abbandonino il PCC.

Praticante di 80 anni imprigionata in Cina, la figlia in Canada ne chiede il rilascio

Durante la manifestazione, la cittadina canadese Cong Xinmiao ha fatto appello a tutti i settori della società per salvare sua madre Cong Lanying, arrestata e imprigionata dalla polizia del PCC.

La cittadina canadese Cong Xinmiao chiede al PCC di rilasciare sua madre Cong Lanying, imprigionata in Cina

La donna ha spiegato che sua madre è stata condannata a quattro anni di prigione per aver scritto alle autorità cinesi di tutti i livelli, alcune lettere, raccontando attraverso la sua esperienza personale che il Falun Gong è buono e che spera che il governo smetta di perseguitare i praticanti. Anche sua madre aveva praticato gli esercizi della Falun Dafa in piazza, tuttavia il PCC non ha concesso il rilascio di una persona di quasi 80 anni. La persecuzione di cui è vittima una donna anziana è inaccettabile.

A giugno, il Ministro degli Esteri canadese ha risposto al caso di Cong Lanying. Cong ha ringraziato il governo e le persone gentili di tutti i ceti sociali per la loro attenzione e, allo stesso tempo, ha consigliato al personale della pubblica sicurezza, della procura e della magistratura che ha partecipato alla persecuzione del Falun Gong di riconoscere rapidamente la natura del PCC e ha chiesto che venga rilasciata immediatamente e senza condizioni.

Testimone: il campo di lavoro costringe praticanti a sottoporsi a esami medici

La praticante Lin partecipa alla manifestazione

La signora Lin, una praticante del Falun Gong che ha partecipato alla protesta pacifica, è stata detenuta nel campo di lavoro femminile della provincia dello Jilin due volte, nel 2002 e nel 2008. Ha raccontato che durante entrambe le detenzioni è stata costretta a sottoporsi ad accertamenti completi sulle sue condizioni fisiche, tra cui prelievi di sangue, controlli della pressione sanguigna, elettrocardiogrammi e radiografie di tutto il corpo.

Ha detto “Questo non è stato fatto al momento del mio ingresso nel campo di lavoro, ma bensì durante la mia detenzione. I detenuti ordinari non venivano sottoporsi a questi esami, ma i praticanti del Falun Gong, specialmente quelli fisicamente forti, dovevano farlo”.

Ha ricordato che durante l'esame medico del 2008 le è stato prelevato molto sangue e che, durante il prelievo, diversi medici esterni, per ragioni sconosciute, continuavano a osservare. Ha detto che il prelievo forzato di organi da praticanti ancora in vita era dilagante in quel periodo e che gli esami fisici probabilmente servivano ai preparativi per il prelievo forzato degli organi.

Prima di praticare il Falun Gong, Lin aveva molti problemi di salute, come la spondilosi cervicale, l'intorpidimento della parte sinistra del corpo e della testa, l'ipovisione dell'occhio sinistro, l'ingrossamento congenito della milza e si alimentava pochissimo. Poco dopo aver praticato il Falun Gong, tutti questi sintomi sono scomparsi e la sua salute si è ristabilita. Poiché ha raccontato alla gente che la Dafa è buona è stata arrestata illegalmente dal PCC diverse volte e tenuta in un campo di lavoro per due volte. Durante la persecuzione, è stata picchiata, scossa con bastoni elettrici, costretta a fare lavori forzati e sorvegliata.

Nel 2013 è riuscita a fuggire dalla Cina ed è arrivata in Canada con l'aiuto dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Ha ringraziato il governo canadese: “Quando ero in difficoltà, mi avete accolto e mi avete offerto un ambiente in cui potevo praticare la mia fede e vivere liberamente”.

La persecuzione ha portato molta sofferenza alla famiglia di Lin. Dopo essere stata portata in un campo di lavoro, sua madre è rimasta psicologicamente traumatizzata contraendo l’atrofia cerebellare ed è deceduta. Nel 2008, quando è stata portata per la seconda volta in un campo di lavoro, suo padre è mancato per un cancro alla laringe in stadio avanzato, ma non le è stato permesso di vederlo neanche un’ultima volta.

Ha concluso dicendo: “Il PCC è così crudele. Alcuni giovani amici che praticavano il Falun Gong con me sono stati torturati a morte. Questa disciplina, ci insegna a essere brave persone e a seguire i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, i praticanti sono premurosi in tutto ciò che fanno, sono sani, e questo è di beneficio per tutti. Sono venuta qui per protestare contro la (persecuzione) del PCC e per chiedere che cessi immediatamente e che i praticanti del Falun Gong detenuti vengano rilasciati”.