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Shiyan, Hubei: Quattro residenti rinviati a giudizio con l'accusa di praticare il Falun Gong

10 Ago. 2024 |   Di un corrispondente della provincia dell'Hubei, Cina

(Minghui.org) Quattro residenti di Shiyan nella provincia dell'Hubei sono in attesa di processo con l'accusa di essere praticanti del Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Le signore Hu Ling, di 59 anni, Guo Dibing, di 73 e Liu Baoling di 79 sono state arrestate l'8 marzo dello scorso anno da agenti della Stazione di polizia di Dongyue dopo essere state denunciate per aver parlato alla gente del Falun Gong e sono state interrogate alla Stazione di polizia di Zhangwanbei. Guo e Liu sono state rilasciate su cauzione il giorno dopo, mentre Hu è stata trasferita al Centro per il lavaggio del cervello di Niutoushan, dove ha iniziato ad accusare sintomi di ipertensione, insonnia e confusione mentale, ed è stata rilasciata il 14 aprile dello scorso anno.

Il signor Luo Qihua, di 66 anni, è stato arrestato da agenti della Divisione per la sicurezza interna di Dongyue l'11 aprile dello scorso anno e messo agli arresti domiciliari il giorno dopo. La Procura distrettuale di Zhangwan ha approvato il suo arresto qualche mese dopo, il 3 luglio, ma dal momento che soffriva sia di ipertensione che di iperglicemia, il PM ne ha approvato il rilascio per l'11 agosto.

Tutti i quattro casi sono stati trasmessi al Tribunale distrettuale di Zhangwan il 5 giugno di quest'anno. Guo e Liu hanno notato che il PM includeva una gran quantità di materiale del Falun Gong come prova d'accusa contro di loro, ma quel materiale non apparteneva a loro. Non si dispone finora di ulteriori dettagli sui quattro casi.

La persecuzione passata di Luo

Prima di quest'ultimo guaio giudiziario, Luo era stato in prigione altre tre volte con l'accusa di essere un praticante del Falun Gong. Nel settembre del 2003 gli sono stati dati tre anni di lavoro forzato ed è stato condannato a tre anni di carcere a settembre del 2009.

Nel penitenziario ha subito raccapriccianti torture e frequenti prelievi di sangue. Il 29 dicembre del 2021 è stato condannato di nuovo a un anno e mezzo con due anni di libertà vigilata e al pagamento di una multa di 3.000 yuan (circa 380 euro) dal Tribunale distrettuale di Zhangwan. Quando non era in carcere, la polizia lo molestava in continuazione e spesso faceva scorribande in casa sua.

La persecuzione di Guo

Guo è un’insegnante in pensione della Scuola elementare sperimentale della contea di Zhushan. Soffriva di atrofia cerebrale, anemia, frequenti mal di testa e stordimento mentale. Aveva provato numerosi trattamenti, ma la salute non era migliorata. Solo tre giorni dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996 ha riacquistato l'appetito, era piena d'energia e il suo incarnato era roseo e splendente di salute.

Il 14 gennaio del 2002 era stata arrestata mentre distribuiva dei volantini del Falun Gong in strada. La polizia le aveva messo le braccia dietro la schiena e l'aveva ammanettata e lei era svenuta per la violenza con cui era stata trattata dalla polizia, eppure gli agenti l'avevano accusata di fingere.

Nonostante facesse freddo, la polizia le ha fatto togliere i vestiti per perquisirla, facendola rimanere solo con la biancheria intima. Dopo, intorno alle 23:00 gli agenti hanno fatto irruzione in casa sua e l'hanno riportata alla Divisione per la sicurezza interna, dove la malcapitata ha passato la notte sorvegliata da due agenti.

L'interrogatorio è proseguito anche il giorno seguente e le è stato ordinato di sedersi su una foto del fondatore del Falun Gong e di insultarlo, ma lei si è rifiutata di farlo, allora gli agenti stessi si sono messi a inveire contro di lei e contro il Falun Gong.

Quando è stata portata al Centro di detenzione locale intorno alle 18:00 il 15 gennaio, non mangiava nè dormiva da 30 ore. Era in un tale stato di prostrazione che ha perso i sensi e ha dormito per alcuni giorni. In meno di 10 giorni i capelli le sono diventati grigi ed era l'ombra di se stessa. Era talmente debole che durante l'interrogatorio è svenuta più volte. La sua famiglia voleva a tutti i costi tirarla fori di prigione e ha pagato 10.000 yuan (circa 1.280 euro) su richiesta della polizia. Sotto pressione dalla scuola e dai genitori dello studente, la polizia l'ha rilasciata il 27 febbraio del 2002, ma ha continuato a molestarla e a monitorare le sue attività giornaliere.

Guo ha sporto denuncia contro la polizia per aver estorto il denaro alla sua famiglia a luglio del 2002. Per rivalsa la polizia l'ha arrestata di nuovo il 18 luglio e ha perquisito la sua abitazione. L'hanno ammanettata alla gamba di una scrivania, rendendole così impossibile mettersi in piedi o sedersi e non le hanno dato alcun cibo né acqua e non le è stato permesso dormire. La mattina del 19 luglio ha chiesto di andare in bagno, ma gli agenti che stavano giocando a carte hanno detto di non disturbarli e le hanno detto di urinare lì sul posto e poi bere la sua urina. Successivamente le hanno detto che, a causa della politica persecutoria, se fosse morta per le torture l'avrebbero fatto passare per suicidio. Il 20 luglio la polizia ha estorto altri 3.000 yuan (circa 380 euro) alla sua famiglia.

Il sesto giorno è stata trasferita al centro di detenzione locale e un mese dopo è stata portata in un centro per il lavaggio del cervello, che ha estorto 6.000 yuan (circa 765 euro) alla sua scuola e l'ha rilasciata due mesi dopo.