(Minghui.org) Come praticanti, diciamo spesso che dovremmo essere gentili con gli altri e non litigare. Tuttavia, nella vita reale, spesso siamo troppo imbarazzati e raramente ammettiamo di aver sbagliato. Il più delle volte, per giustificarci, usiamo un gergo che abbiamo imparato dal Partito Comunista Cinese (PCC), come "non ho fatto abbastanza bene", "ho ancora dei difetti" o "non ho parlato abbastanza gentilmente".
Ad esempio, di recente mio figlio mi ha affrontato mentre gli stavo spiegando qualcosa e mi sono sentita molto turbata. Anche se non ho discusso con lui o usato il mio status di genitore per fargli pressione, ho pensato che forse il modo in cui gli ho parlato non fosse gentile o che il mio tono fosse troppo duro. Ma non ho pensato seriamente se avessi qualche attaccamento o se avessi fatto qualcosa di sbagliato.
Credo che la logica che sta alla base del non ammettere i nostri errori sia che pensiamo di fare la cosa giusta al livello della gente comune, ma stiamo comunicando la questione in un modo non molto gentile. Allora perché dovremmo ammettere i nostri errori? Perché non abbiamo gestito bene la situazione.
"Non abbastanza buono", "non perfetto", "ancora insufficiente" sono tutte parole tipiche del PCC. Quando i membri del PCC scrivono un articolo di autocritica, lo riempiono di termini come "non fare abbastanza bene", "non imparare abbastanza profondamente" e "non fissare uno standard abbastanza alto".
Il Maestro ci ha insegnato:
“Come un coltivatoreUno è sempre in cerca dei propri erroriQuesta è la Via più efficace per liberarsi dagli attaccamenti umaninon c'è alcun modo di sfuggire alle prove – grandi o piccole“Lui ha ragione,E io ho torto”Che cosa c'è da discutere?”(“Chi ha ragione, chi ha torto”, Hong Yin III)
Come praticante, credo che avere il coraggio di ammettere gli errori significhi prendere l'iniziativa di esporre queste nozioni umane. Avere il desiderio di discutere e correggere gli errori degli altri, significa solo proteggere i propri interessi a livello umano e non migliorare sé stessi attraverso la coltivazione.