(Minghui.org) A giugno scorso Xiong Xiaofeng, una residente di Nanchang nella provincia del Jiangxi, è stata detenuta per 15 giorni con l'accusa di essere una praticante del Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
La praticante 56enne è stata arrestata a casa intorno alle 9:00 di mattina del 12 giugno scorso da alcuni agenti della Divisione per la sicurezza interna della contea di Nanchang e della Stazione di polizia di Xiaolan, che le hanno anche confiscato una copia dello Zhuan Falun, il testo principale del Falun Gong.
Dopo averla portata nella stanza degli interrogatori della Divisione per la sicurezza interna, la polizia l'ha fatta sedere su una sedia di ferro legandole mani e piedi ad essa. Fan Chao, un agente sulla trentina con un opuscolo del Falun Gong in mano, ha detto che qualcuno aveva dichiarato di aver visto una donna distribuire opuscoli in un certo posto e che la polizia, attraverso il massiccio sistema di sorveglianza, aveva confermato che si trattava di Xiong. Fan ha cercato, attraverso le minacce, ci farle ammettere di aver distribuito migliaia di copie dell'opuscolo. Ma quando ha cercato di mostrare il filmato di Xiong che distribuiva il materiale, si sono verificati dei problemi tecnici e sullo schermo non è apparso niente.
Ricostruzione della tortura: La sedia di ferro
Xiong è rimasta in silenzio durante l'interrogatorio e ha anche rifiutato di firmare i verbali. Alla fine Fan ha scritto che aveva distribuito 30 opuscoli e le ha dato 15 giorni di detenzione.
La maggior parte degli agenti che l'hanno arrestata erano sulla ventina e sulla trentina e lei ha colto l'opportunità per chiarire i fatti e li ha sollecitati a non seguire ciecamente il regime comunista nella persecuzione del Falun Gong. Alcuni agenti sembravano molto ricettivi e hanno iniziato a leggere i materiali del Falun Gong che aveva dato loro.
Xiong è stata portata in ospedale per una visita medica intorno alle 11:00 di mattina e poi al Carcere della contea di Nanchang alle 15:00.
In carcere ha continuato a chiarire i fatti sul Falun Gong ai detenuti e alle guardie e ha fatto lo sciopero della fame per quattro giorni per protestare contro la persecuzione.
Quando è stata rilasciata, il 27 giugno di quest'anno, la polizia le ha chiesto di praticare il Falun Gong in casa e di non andare in giro a diffonderlo. Lei ha ribattuto che il Falun Gong regala tanti benefici e si sentiva in obbligo di farli conoscere a quanta più gente possibile.