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Chongqing: Donna di 71 anni sottoposta a processo per aver praticato il Falun Gong

02 Ago. 2024 |   Di un corrispondente Minghui a Chongqing, Cina

(Minghui.org) Una donna di 71 anni residente a Chongqing sarà processata presso il Tribunale del distretto di Jiangbei il 14 agosto prossimo per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Yang Li all'inizio di febbraio scorso è stata presa di mira dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong fuori dal mercato di Guanyinqiao, nel distretto di Jiangbei. La mattina dell'8 febbraio, la Stazione di polizia di Daxincun ha chiamato suo marito e gli ha ordinato di dirle di presentarsi alle ore 14.00.

Yang si è recata alla stazione di polizia e ha dato agli agenti un volantino sul Falun Gong, sperando che potessero conoscere i fatti della persecuzione. Invece di leggerlo, la polizia ha messo l'opuscolo in una busta di plastica e ha detto che era una “prova” che lei aveva violato la legge. Inoltre, l'hanno perquisita e le hanno confiscato quattro amuleti e alcune banconote con messaggi del Falun Gong stampati sopra (poiché il regime comunista ha bloccato tutti i canali legali per i praticanti del Falun Gong per appellarsi al diritto di praticare la loro fede, essi usano modi creativi per diffondere messaggi sul Falun Gong).

Gli agenti hanno poi portato Yang al Dipartimento di polizia del distretto di Jiangbei e l'hanno trattenuta per tutta la notte. Il mattino seguente l'hanno sottoposta a un esame medico, da cui risultava non essere idonea alla reclusione. Nel pomeriggio la polizia l'ha comunque portata al centro di detenzione locale. Le è stata riscontrata l’ipertensione arteriosa e le è stato negato l’ingresso in prigione.

Quella sera la polizia l'ha rilasciata. Yang ha saputo dal marito che gli agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione mentre lei era in detenzione. Hanno confiscato i libri del Falun Gong, più di 10 copie del materiale sulla pratica e gli elenchi delle persone che hanno ritirato la loro iscrizione dal Partito Comunista Cinese perchè perseguita il Falun Gong.

Gli agenti della Stazione di polizia di Daxincun hanno ordinato a Yang di presentarsi da loro ogni volta che fosse stata convocata. Inoltre, le hanno intimato di non uscire e di non parlare più del Falun Gong alla gente. Poi le hanno ordinato di firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong, ma non è chiaro se l'abbia fatto.

Gli agenti di polizia di Daxincun hanno poi sottoposto il caso di Yang alla Procura del distretto di Jiangbei e il procuratore Liu Jie l'ha incriminata per “aver minato l'applicazione della legge con un'organizzazione di culto”, il pretesto standard usato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong. Il suo caso è stato affidato al giudice Wang Guoping del Tribunale distrettuale di Jiangbei. La sua udienza in tribunale è prevista per il 14 agosto prossimo.

Non è la prima volta che Yang, un'operaia in pensione, viene presa di mira per la sua fede. In passato è stata detenuta almeno altre sei volte (tre in centri per il lavaggio del cervello, una in un centro di detenzione e due di reclusione). Il 13 novembre 2013 è stata condannata a quattro anni e il 10 gennaio 2017 è stata rilasciata dal Carcere femminile di Chongqing. La polizia ha continuato a perseguitarla anche dopo il suo rilascio.

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