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Hubei: 76enne riportata in custodia mentre sconta una pena di tre anni fuori dal carcere

27 Ago. 2024 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dell'Hubei, Cina

(Minghui.org) Lu Chaoxiu, una praticante 76enne di Zhongxiang nell'Hubei, stava scontando la condanna per la sua fede nel Falun Gong fuori dal carcere come disposto dalle autorità, quando il 6 agosto scorso degli agentii l'hanno arrestata e portata in prigione. Le avevano promesso che sarebbe stata rilasciata nel giro di due giorni, ma di fatto al momento della stesura di questo articolo si trova ancora in carcere.

Quest'ultimo calvario per Lu è iniziato con l'arresto nel 2022, dopo che qualcuno l'aveva denunciata per aver distribuito del materiale informativo sulla persecuzione del Partito Comunista Cinese contro il Falun Gong, la sua disciplina spirituale, tuttavia Il Dipartimento di polizia di Yicheng l'aveva rilasciata su cauzione il 23 giugno del 2022. La città di Yicheng confina con Zhongxiang.

Il 6 dicembre dello scorso anno è stata sentita dagli inquirenti alla Stazione di polizia di Huji ed è stata rimandata a casa subito dopo l'interrogatorio.

Il Tribunale di Yicheng l'ha processata il 1° marzo di quest'anno e condannata a tre anni da scontare fuori dal carcere. Il verdetto portava le firme del PM Yang Junfeng della Procura di Yicheng e del suo assistente Wang Man, del giudice presidente He Weili (+86-19313992909), dei giudici Liu Xiaoyan e Guo Jian, e dell'assistente dei giudici Xiang Yuanqi.

Suo marito, Deng Guilin, aveva l'incarico di sorvegliarla strettamente. La costringeva a guardare la TV ogni giorno invece di lasciarle fare gli esercizi del Falun Gong, e non le consentiva di uscire da sola o avere contatti con nessun altro praticante locale. Quando Lu gli disobbediva, lui la picchiava.

Il 6 agosto scorso alcuni agenti si sono presentati a casa di Lu; uno di loro si chiama Zuo e il suo numero di telefono è +86-13607272668. Ha promesso di riportarla a casa nel giro di due giorni, ma non l'ha fatto.

Questa non è la prima volta che Lu viene presa di mira per la sua fede, a cui lei ascrive il merito di averle restituito la salute e di averla aiutata a diventare una persona migliore. Dopo che la persecuzione del Falun Gong è iniziata nel luglio del 1999, ha subito continue vessazioni poiché si rifiutava di rinunciare alla sua fede.

Nel gennaio 2000 il capo Zhang Heng e l'istruttore Li Chuansheng della Stazione di polizia di Dayukou hanno fatto irruzione in casa sua e l'hanno perquisita. Le hanno confiscato tutti i libri del Falun Gong e l'hanno tenuta alla stazione di polizia per un giorno. Hanno minacciato il marito e gli hanno ordinato di tenere d'occhio ogni suo minimo movimento o gli avrebbero sospeso lo stipendio. Durante il Capodanno cinese nel 2001 Lu è andata a trovare i suoi parenti e il supervisore del marito lo ha costretto a guidarli al posto in cui si trovava.

L'istruttore Li l'ha portata in un centro per il lavaggio del cervello a giugno del 2004 e l'ha tenuta lì per un mese. Qui era costretta a guardare programmi televisivi che diffamavano il Falun Gong e a scrivere dichiarazioni di rinuncia alla sua fede, e quando si rifiutava veniva torturata e privata del sonno.

È stata arrestata di nuovo nel 2006, dopo essere stata denunciata per aver parlato ad una persona del Falun Gong in un mercato ortofrutticolo locale. Subito sono arrivati molti agenti della Stazione di polizia di Huji e l'hanno picchiata. L'hanno portata alla stazione di polizia e legata alla panca della tigre e le hanno a preso a calci i piedi così forte che le scarpe le si sono rotte.