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Shandong: Praticante di 71 anni viene riportato in carcere per scontare una condanna di tre anni e mezzo inflittagli nel 2022

28 Ago. 2024 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dello Shandong, Cina

(Minghui.org) Zhu Tianfu, un uomo di 71 anni della città di Weifang, nella provincia dello Shandong, è stato riportato in custodia presso il Centro di detenzione locale il 7 agosto scorso, per scontare una pena di tre anni e mezzo che gli era stata inflitta nel 2022 a causa della sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il calvario di Zhu deriva da un precedente arresto avvenuto il 5 aprile 2022, insieme a un altro praticante, Ma Lichun, per aver parlato del Falun Gong alla gente. Gli agenti della Stazione di polizia di Nanliu hanno messo entrambe le abitazioni in disordine e picchiato il fratello di Zhu, che condivideva l'abitazione con lui, causandogli lividi intorno agli occhi e sul viso.

Zhu e Ma sono stati trattenuti alla stazione di polizia per tutta la notte, con le mani ammanettate dietro la schiena per tutto il tempo. Nel pomeriggio successivo sono stati rilasciati su cauzione (Ma è stato nuovamente arrestato il 20 aprile dell'anno scorso e il 18 luglio dello stesso anno condannato a tre anni di reclusione. Attualmente sta scontando la pena nel carcere della provincia dello Shandong).

Illustrazione della tortura: Ammanettato dietro la schiena

Il 10 aprile 2022 due agenti hanno fatto irruzione in casa di Zhu e lo hanno costretto a firmare i documenti del suo caso. La polizia è ritornata ancora per due volte nei giorni successivi per molestarlo. Gli agenti sono entrati nell'abitazione scavalcando la recinzione del vicino e la seconda volta, il 13 aprile 2022, arrestandolo nuovamente e trattenendolo alla stazione di polizia fino alle ore 19.00.

Per evitare ulteriori persecuzioni, Zhu ha vissuto lontano da casa nascondendosi dalla polizia, per poi essere arrestato il 6 dicembre 2022 nell'abitazione della sorella e portato al Centro per il lavaggio del cervello del distretto di Fangzi.

La sera dell'8 dicembre, l'agente Liu Guangyong si è recato nella cella del Centro per il lavaggio del cervello di Zhu e ha abusato verbalmente di lui, dei suoi genitori e del fondatore del Falun Gong, tenendolo legato a una sedia di ferro. Inoltre, Liu lo ha minacciato di ucciderlo con un colpo di pistola, se solo avesse osato lasciare il centro per il lavaggio del cervello.

Il 9 dicembre 2022 la polizia ha presentato il caso di Zhu alla Procura del distretto di Fangzi. Il 23 dicembre Jiang Xiaohui, il capo del centro per il lavaggio del cervello, ha comunicato a Zhu che quel giorno sarebbe stato processato. Jiang ha tenuto un’udienza virtuale sul suo telefonino e ha collegato Zhu al Tribunale del distretto di Fangzi. Il giudice, dopo un processo di 20 minuti, ha annunciato che Zhu era stato condannato a una pena di tre anni e mezzo di reclusione. Jiang lo ha convinto con l'inganno a firmare il verdetto e non gliene ha consegnato una copia cartacea. Poco dopo, a causa di un focolaio locale di COVID-19, gli è stato permesso di tornare a casa.

Il 7 agosto scorso gli agenti del Dipartimento di polizia del distretto di Fangzi hanno ripreso in custodia Zhu e lo hanno portato nel Centro di detenzione della città di Weifang.

Persecuzioni passate

Zhu soffriva di gravi reumatismi e dolori alla schiena. Quando aveva appena 40 anni, non era più in grado di fare lavori pesanti. Ha provato rimedi a base di erbe, agopuntura e diverse scuole di qigong, ma senza successo. Un mese dopo aver imparato il Falun Gong, nel 1995, è guarito. Inoltre, ha cambiato il suo cattivo carattere ed è divenuto una persona migliore quindi, anche sua moglie, Zhang Ximei, ha iniziato a praticarlo e ha riacquistato la salute.

Poiché si sono rifiutati di rinunciare al Falun Gong dopo l'inizio della persecuzione nel 1999, nel 2002 Zhu è stato condannato a cinque anni di reclusione e nel 2007 sua moglie è stata condannata a un anno e mezzo in un campo di lavoro dove, a causa delle torture subite, è caduta in stato delirante. Il fratello minore di Zhu, anch'egli praticante del Falun Gong, è stato arrestato e condannato a un campo di lavoro.

Arresti e detenzioni precedenti

Zhu è stato arrestato per la prima volta il 30 dicembre 1999 dagli agenti della Stazione di polizia di Cheliu, mentre si recava a Pechino per fare appello al Falun Gong. Yu Naikong, il capo della polizia, e Wang Youxiang, l'istruttore di polizia, lo hanno picchiato con una scopa. Gli agenti gli hanno tolto i vestiti e lo hanno lasciato nel cortile per tutta la notte, al freddo. Il mattino dopo, lo hanno ammanettato al palo della luce fuori dalla stazione di polizia per umiliarlo. Durante il giorno non gli è stato dato né cibo né acqua e la sera stessa è stato trasferito al Centro di detenzione del distretto di Fangzi e trattenuto per 15 giorni.

Nel marzo 2000 anche la moglie di Zhang si è recata a Pechino per lanciare un appello a favore del Falun Gong. È stata arrestata e trattenuta nell'Ufficio di collegamento della città di Weifang a Pechino e ha fatto uno sciopero della fame per tre giorni. Dopo averla riportata a Weifang, gli agenti della Stazione di polizia di Cheliu l'hanno picchiata con un manganello di gomma fino a ridurla in fin di vita. Il giorno dopo è stata portata al Centro di detenzione del distretto di Fangzi e, 15 giorni dopo, trasferita al governo della borgata di Chenliu, dove è stata trattenuta per altri 15 giorni.

Da quel momento in poi, la polizia ha spesso arrestato i coniugi in occasione di importanti festività o anniversari legati al Falun Gong, tenendoli in custodia da due settimane a due mesi per volta.

Il 25 settembre 2000, per evitare che i praticanti della loro zona si recassero a Pechino per fare appello il 1° ottobre, giorno in cui il Partito Comunista prese formalmente il potere in Cina, il governo della borgata di Cheliu arrestò tutti i praticanti locali, compresi Zhu e Zhang, e ordinò loro di scrivere dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. Alla coppia furono estorti anche 6.000 yuan (circa 750 euro).

Nell'autunno del 2001, poco dopo che il fratello minore di Zhu era tornato nella loro residenza comune, verso l'una di notte, dopo aver finito il turno di lavoro, qualcuno ha bussato alla porta di casa. Non avendo aperto, la persona ha scavalcato la recinzione dei vicini ed è entrata nel loro cortile. Ha distrutto la porta e la finestra. Zhu ha negoziato con la persona in questione, che ha accettato di risolvere la questione in mattinata.

Poco dopo l'alba, oltre 40 agenti della Stazione di polizia di Mucun e del governo della borgata hanno arrestato Zhu e suo fratello e li hanno portati al governo della borgata locale. Quella notte, gli agenti hanno trascinato i fratelli in stanze separate e, con manganelli di gomma, li hanno picchiati fino allo sfinimento. Entrambi erano gravemente feriti e incapaci di muoversi. Zhu Tianfu è stato rilasciato dopo sette giorni di detenzione. Suo fratello è stato trattenuto per oltre 10 giorni e gli sono stati estorti 1.500 yuan (circa 190 euro).

Condanna del marito a cinque anni di carcere

Il 25 febbraio 2002 Zhu e Zhang sono stati denunciati per aver esposto manifesti del Falun Gong e arrestati dagli agenti della Stazione di polizia della città di Cheliu e dal segretario del villaggio di Zhangguan. Zhu è stato gravemente torturato nel centro di detenzione e successivamente condannato a cinque anni di carcere a Weibei, senza un regolare processo.

Sebbene Zhang sia stata rilasciata, è stata costretta a vivere lontano da casa per nascondersi dalla polizia. Con Zhu ancora in carcere, i loro due figli adolescenti sono stati lasciati incustoditi. Il figlio ha lasciato la casa per andare a lavorare all'età di 18 anni. La figlia quindicenne si è spostata spesso per diversi anni.

Poiché Zhu si è rifiutato di rinunciare al Falun Gong, è stato portato due volte al Centro per il lavaggio del cervello di Weibei. Le guardie lo hanno costretto a guardare ogni giorno video che diffamano il Falun Gong. Inoltre, è stato costretto a scrivere dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong e a farsi rilevare le impronte digitali.

Zhu ha anche assistito al decesso di Li Guang, di 28 anni, della città di Qingdao, nella provincia dello Shandong, a seguito di giorni di scosse elettriche su tutto il corpo e di violenze sessuali.

Zhu ha ricordato: “Durante quei cinque anni di reclusione, ogni giorno sembrava un anno. A parte la libertà di respirare, non avevo nessun'altra libertà. Mi preoccupavo ogni giorno di essere torturato a morte”.

Moglie e fratello minore condannati a un anno e mezzo nel campo di lavoro

Il 28 marzo 2007, non molto tempo dopo il rilascio di Zhu, i funzionari del Comitato del villaggio di Caiyuan hanno perquisito la sua abitazione. Avendo trovato materiale del Falun Gong, hanno chiamato la Stazione di polizia di Mucun, che ha inviato degli agenti per arrestare Zhu, Zhang e il fratello minore di Zhu, Zhu Tianzhong.

Zhu Tianfu è stato rilasciato lo stesso giorno. Zhang e Zhu Tianzhong, dopo la reclusione penale, sono stati trasferiti al Centro di detenzione della città di Weifang. Entrambi sono stati condannati a un anno e mezzo nel campo di lavoro forzato di Wangcun, dove Zhang è stata gravemente torturata e, di conseguenza, è caduta in uno stato delirante.

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