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Romania: Persone di tutte le età apprezzano i principi della Falun Dafa di Verità, Compassione, Tolleranza

30 Ago. 2024 |   Dai praticanti della Falun Dafa in Romania

(Minghui.org) Dal 16 al 18 agosto i praticanti della Falun Dafa hanno organizzato una serie di attività in tre città rumene - Timisoara, Brasov e Mamaia - per presentare la disciplina e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione in Cina. Persone di ogni estrazione sociale sono venute a conoscenza della persecuzione, e molti hanno espresso il loro sostegno per l’impegno dei praticanti di porre fine a queste atrocità, compreso il prelievo forzato di organi dei prigionieri di coscienza da parte del regime.

I praticanti della Falun Dafa partecipano a una celebrazione culturale della città di Timisoara dal 16 al 18 agosto

I praticanti presentano la Falun Dafa alle persone nella città turistica di Mamaia il 18 agosto

I praticanti hanno allestito stand informativi in tutte e tre le città e molte persone si sono fermate a parlare con loro e a conoscere la Falun Dafa. Molte hanno firmato una petizione avviata da Doctors Against Forced Organ Harvesting (DAFOH) alle nazioni del G7+7, esortandole ad agire per fermare la persecuzione da parte del Partito Comunista Cinese (PCC). Erano disponibili anche altre due petizioni volte a fermare la persecuzione in Cina, e anche queste sono state firmate da molte persone.

Verità, Compassione e Tolleranza sono alla base di tutte le giuste convinzioni dell'umanità

Robert Robescu, 51 anni, sommozzatore, ha raccontato di aver letto un articolo sulla persecuzione due anni fa e quando ha chiesto informazioni a un praticante, quest'ultimo ha confermato che la Falun Dafa è repressa dal PCC da molto tempo. Robert ha parlato con i praticanti di Mamaia e ha solidarizzato con loro poi ha aggiunto: “Forse migliaia di praticanti sono scomparsi”. Pensava sarebbe stato importante condividere i valori della Falun Dafa con tutta la popolazione cinese: “È importante per ripristinare i valori morali nella società cinese danneggiati dal PCC”.

Robert sostiene che i principi della Falun Dafa di Verità, Compassione e Tolleranza sono il fondamento di ogni retta credenza appartenente all’umanità

“Penso che [i praticanti in Cina] dovrebbero promuovere la pratica. La [Falun Dafa] vi chiede di aiutare gli altri e di mantenere un equilibrio e l'equilibrio è essenziale, e la compassione e l'amore aiutano”.


Notando le somiglianze tra gli insegnamenti della Falun Dafa con quelli delle religioni occidentali, li ha incoraggiati a perseverare nella loro fede dicendo: “Tutti dovrebbero continuare a farlo. Se il sentiero è stato percorso per un terzo del suo cammino, non si dovrebbe tornare indietro. Andiamo avanti, perché dopo tutto condividiamo lo stesso Creatore, solo che lo chiamiamo in modo diverso”. 
Robert ha poi firmato la petizione al G7+7.

Romina Hagiu ha conosciuto la Falun Dafa durante le attività a Brasov il 17 agosto, ha detto: “Verità, Compassione, Tolleranza mi portano pace. Sono principi che le persone dovrebbero seguire nella vita quotidiana”

Romina Hagiu di Galati ha firmato la petizione presso lo stand informativo di Brasov. Sperava di aiutare i praticanti perseguitati in Cina: “Possiamo salvare una vita con una firma. È un piccolo gesto per un'azione molto importante. Questa persecuzione è del tutto ingiusta, perché noi esseri umani abbiamo il diritto di vivere, e azioni come [il prelievo forzato di organi] tolgono la vita a persone innocenti. Dovrebbe essere condannate e fermate immediatamente”.

Marian ha espresso il suo sostegno alla Falun Dafa al festival culturale tenutosi nella città di Timisoara dal 15 al 18 agosto

Molti firmano la petizione per chiedere la fine delle atrocità

Florian Earamazu, di Buftea, ha detto di aver prestato molta attenzione, nel corso degli anni, ai resoconti dei media sulle proteste dei gruppi perseguitati dal PCC, tra cui la Falun Dafa. Vede il qigong come una forma di rilassamento e quindi benefica per la salute e ritiene che i praticanti della Dafa siano perseguitati “perché i loro valori morali sono diversi da quelli del PCC”.

Florian Earamazu firma la petizione a Brasov per chiedere la fine delle atrocità

Florian ha vissuto per molti anni sotto il regime comunista in Romania: “Sta accadendo la stessa cosa, solo che in Cina il PCC ha creato una facciata luminosa e ha costruito molti grattacieli; eppure rimane un Paese chiuso, con un solo canale televisivo e una sola redazione giornalistica. Le cose che accadono in Cina oggi vengono insabbiate, come ad esempio più di 10 milioni di persone imprigionate politicamente, prigionieri che lavorano come schiavi nelle fabbriche, donne maltrattate e così via”.



Sostiene che la pratica del prelievo forzato di organi dovrebbe essere fermata. “Le persone [che si recano in Cina per il trapianto di organi] capiranno che stanno partecipando a un crimine se sentiranno parlare della persecuzione”.

Florian ha firmato la petizione e ha detto di voler dire ai praticanti in Cina: “Non perdete la speranza. Molte persone sono dalla vostra parte”.

Enia, una ventenne che ha viaggiato in Angola per aiutare i bambini vulnerabili, si è fermata allo stand della Falun Dafa a Timisoara con due bambine con la sindrome di Down, di cui si prende cura in Romania. Sono state attratte dai fiori di loto in origami che i praticanti hanno distribuito e hanno voluto imparare a farli.

Quando ha saputo della Falun Dafa e della persecuzione ha commentato: “Noi giovani dovremmo essere più proattivi, perché tutto ciò che facciamo è per il nostro futuro. Questa persecuzione è simile a quella che hanno subito i cristiani. È orribile. Possiamo cambiare ciò che sta accadendo intorno a noi”.

Antonia Daniela firma la petizione durante l'evento a Brasov

Antonia Daniela Davidescu ha parlato con i praticanti durante l'evento di Brasov. Dopo aver conosciuto la Falun Dafa, ha detto di essere d'accordo con i suoi insegnamenti morali. 

Ha dichiarato: “Verità, Compassione e Tolleranza sono valori che oggi necessitano di maggiore attenzione. Noi giovani siamo il futuro e dovremmo sforzarci di cambiare e trasmettere questi principi alle generazioni future”.

Antonia ha firmato le tre petizioni per porre fine alla persecuzione in Cina. “Possiamo dire Cina libera! Liberiamo il popolo cinese dall'ideologia comunista e dalla sofferenza”. Anche la sua amica Sara ha firmato ed entrambe le giovani donne hanno sottolineato che desiderano incoraggiare i praticanti in Cina.