Falun Dafa Minghui.org www.minghui.org STAMPA

Jilin: Uomo condannato in segreto a tre anni e mezzo di prigione per la sua fede nel Falun Gong

01 Set. 2024 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dello Jilin, Cina

(Minghui.org) A metà del mese di agosto il sito Minghui ha confermato che Yang Xingli, della città di Shulan nella provincia dello Jilin, è stato segretamente condannato a tre anni e mezzo di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 25 maggio dell'anno scorso Yang è stato arrestato, per aver scritto messaggi sul Falun Gong in alcune aree pubbliche, ed è stato trattenuto per 10 giorni, prima di essere rilasciato. Nel luglio dell'anno scorso gli agenti della Stazione di polizia di Zhanqian lo hanno arrestato di nuovo e lo hanno trattenuto nel Centro di detenzione della città di Jilin. La città di Shulan è sotto la giurisdizione della città di Jilin.

Il sito Minghui ha recentemente confermato la condanna segreta di Yang e il suo successivo appello contro il verdetto. Non sono disponibili altri dettagli sul suo caso.

Non è la prima volta che Yang viene preso di mira per la sua fede. Dal 1999 è stato ripetutamente arrestato e detenuto nei campi di lavoro e in un ospedale psichiatrico. È stato licenziato dal suo lavoro e, in seguito, si è trasferito a Yushu, nella medesima provincia, dove aveva trovato un altro impiego. A causa della pressione durante la persecuzione, una volta l'uomo ha avuto un esaurimento nervoso.

Il 20 marzo 2002, mentre stava scontando un periodo di tempo imprecisato nel campo di lavoro forzato di Jiutai, Yang è stato picchiato e percosso con i bastoni elettrici, mentre le autorità del campo di lavoro stavano cercando di raggiungere un tasso di trasformazione dell'85% dei praticanti, costringendoli a rinunciare al Falun Gong.

Nel 2008 Yang è stato nuovamente arrestato e portato nel campo di lavoro forzato di Jiutai. È stato costretto a restare seduto su un piccolo sgabello fino a 18 ore al giorno, mentre gli altri detenuti lo picchiavano e lo prendevano a calci, oltre a pugnalarlo alla schiena con degli aghi. Gli coprivano anche la testa con un cestino del pranzo e continuavano a picchiarlo. Dopo aver riportato gravi lesioni, non è stato in grado di girarsi nel letto per molto tempo.

Rievocazione della tortura: Pugnalate con aghi