(Minghui.org) Il 4 settembre scorso i praticanti del Falun Gong hanno tenuto una conferenza stampa a Washington DC nel Palazzo Cannon della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti per chiedere la fine del prelievo forzato di organi da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), che ha come vittime i praticanti del Falun Gong e altri prigionieri di coscienza. Molti funzionari governativi hanno condannato questo crimine, a alcuni esperti hanno fatto notare che il prelievo d'organi del PCC va ancora avanti, e hanno chiesto che vi fosse un'indagine internazionale indipendente per far luce su questo crimine.
Conferenza stampa tenuta al Cannon Office Building della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti il 4 settembre scorso
Da quando il praticante del Falun Gong Peiming Cheng ha raccontato la sua esperienza, durante la tavola rotonda del 9 agosto a Washington, rivelando di aver subito un prelievo di organi senza il suo consenso, più di 40 mass media in lingua inglese hanno divulgato la notizia. In un comunicato il PCC ha smentito di aver prelevato gli organi di Cheng.
Cheng descrive la sua esperienza durante la conferenza stampa e dichiara di aver apprezzato l'aiuto del governo statunitense
Cheng è nato a Jixi, nell'Heilongjiang, nel 1965 e ha fatto il minatore alla Miniera Zhangxin locale. Ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1998 ed è stato detenuto e torturato dalle autorità del PCC cinque volte. A dicembre del 2001 è stato condannato a otto anni di prigione. Quando è stato torturato alla Prigione n. 3 di Harbin e in quella di Daqing è scampato alla morte per pochissimo.
Nel 2015 ha lasciato la Cina ed è arrivato negli Stati Uniti nel 2020, con l'aiuto di alcuni funzionari del Dipartimento di Stato statunitense. Fin dal suo arrivo è stato sottoposto a vari esami, fra cui tre TAC, tre ecografie, due raggi X (uno con il bario) e una risonanza magnetica (RMN). Le lastre mostravano che al fegato e al polmone sinistro erano state asportate delle parti.
Alla conferenza stampa Cheng ha ringraziato il governo USA per averlo salvato e avergli quindi dato la possibilità di denunciare apertamente il crimine e parlare per conto dei praticanti del Falun Gong che sono stati torturati a morte dal PCC.
Robert Destro, ex assistente segretario di Stato degli Stati Uniti, ha detto che quando ha conosciuto la storia di Cheng ha mandato del personale dell'Ufficio affari Asia orientale e Pacifico che fa capo all'Ufficio per la democrazia, i diritti umani e il lavoro del Dipartimento di Stato, per indagare sull'episodio e raccogliere informazioni sulla situazione. Dopo aver deciso che il caso meritava un'indagine più approfondita, il Dipartimento di Stato ha iniziato le procedure per portare Cheng negli Stati Uniti per esami medici e per ulteriori investigazioni.
Robert Destro, ex Assistente Segretario di Stato, parla alla conferenza
Robert Destro ha detto: "Per me, assistente segretario di Stato, mettere in salvo Cheng Peiming è stato un grosso risultato".
Il congressista statunitense Gus Bilirakis ha rilasciato una dichiarazione in cui diceva che i praticanti del Falun Gong sono stati perseguitati, minacciati, torturati, e sono perfino morti per mano del Partito Comunista Cinese, semplicemente perché seguono un loro credo spirituale. Essi sono la principale fonte di prelievo forzato di organi del regime comunista cinese, specialmente quelli rinchiusi nelle prigioni, nei campi di concentramento e nelle strutture detentive, dove sono sottoposti a brutali persecuzioni e torture.
Ha anche sottolineato che gli Stati Uniti e gli alleati devono mandare un messaggio chiaro e forte per difendere i diritti umani basilari di tutta la gente e assicurare protezione.
La conferenza stampa al Cannon Office Building della Camera dei Rappresentanti USA il 4 settembre scorso
Facendo seguito alla risposta del PCC in merito al caso di Cheng, vittima del prelievo forzato di organi da persone in vita, la professoressa Wendy Rogers, presidente della Comitato consultivo dell'ETAC e David Matas, avvocato dei diritti umani noto a livello internazionale, hanno rilasciato una dichiarazione in cui facevano notare che la risposta del PCC dimostra che il caso di Cheng è così serio da richiedere un commento.
La risposta del PCC non è venuta dall'ospedale dove Cheng Peiming era stato perseguitato (Ospedale di Daqing), sebbene dovesse essere il primo a rilasciare un commento sull'intervento a Cheng, ma è arrivato dall'Ufficio comunale di pubblica sicurezza di Tianjin, È risaputo che Tianjin è il centro e l'area chiave del prelievo forzato di organi e del turismo del trapianto d'organi. La risposta dell'Ufficio di Tianjin rappresenta una scusa non richiesta e implica il fatto che voglia occultare qualcosa, non solo l'episodio di Cheng, ma anche il prelievo forzato di organi dai praticanti del Falun Gong.
Le prove che Cheng sia stato costretto a sottoporsi all'intervento e che parte dei suoi organi non ci sia più è inconfutabile e il commento dell'Ufficio di Tianjin tace su questo fatto innegabile.
Nina Shea, direttrice del settore Libertà di credo all'Istituto Hudson, un centro di studi con sede a Washington, parla alla conferenza stampa il 4 settembre scorso
Nina Shea, direttrice del settore Libertà di credo all'Istituto Hudson, un centro di studi con sede a Washington, durante la conferenza stampa ha detto: "Mi inchino davanti al coraggio di Cheng. Lui è l'unico sopravvissuto al prelievo forzato di organi che sta lottando contro questa atrocità e abbiamo tutti il dovere di ascoltarlo".
Ha detto che la scorsa settimana aveva incontrato Cheng, aveva visto le cicatrici dell'intervento sul suo corpo da vicino, controllato le lastre e letto i referti medici. e ha aggiunto: "Io gli credo. Credo che sia un sopravvissuto del prelievo forzato di organi. Non credo invece al governo cinese, non credo al PCC, perché ha sempre mentito, confuso la gente, diffuso informazioni false e occultato la verità dei fatti".
Shea ha detto che il crimine del prelievo forzato degli organi da persone in vita accade ancora e non crede che si fermerà, a meno che ci sia un'indagine effettuata da un gruppo internazionale e indipendente.
L’ex membro del Congresso Frank Wolf parla alla conferenza
Frank Wolf, che è stato membro del Congresso per 34 anni, ha espresso la propria rabbia contro i mass media principali degli Stati Uniti che non si sono interessati della questione del prelievo di organi da persone ancora in vita. Alla conferenza ha chiesto: "Dov'è il Washington Post?".
Ha ringraziato Cheng e ha detto: "Hai dimostrato molto coraggio... una persona che passa attraverso tutto questo vorrebbe solo cancellarlo completamente dalla memoria".
Wolf ha detto che il prelievo di organi da persone in vita del PCC è noto ormai da molti anni e la gente ne è venuta a conoscenza durate le manifestazioni e altri eventi e tutti sanno di cosa si tratta. Ha detto: "Il nostro governo ha un'omissione nei confronti del popolo cinese su questa questione".
Anche la direttrice Shea si è dichiarata preoccupata al pari del congressista Wolf e ha denunciato: "Le nostre eccellenti scuole e facoltà universitarie di medicina sono divenute complici di questo, fornendo dei programmi di ricerca e formazione alla Cina". I dati registrati dall'associazione Medici contro il prelievo forzato di organi (DAFOH) rivelano che le università americane hanno formato 344 medici cinesi nella pratica del trapianto di organi.
Shea ha detto che le scuole di medicina hanno sentito parlare di questo crimine contro l'umanità, ma non hanno mai posto domande né chiesto alla Cina da dove provenissero gli organi, o chiesto di dichiararne la fonte.
Wolf ha proposto di adire le vie legali nei confronti di medici, istituzioni, ospedali, centri di formazione ecc, negli Stati Uniti e altri Paesi che hanno partecipato al prelievo forzato di organi da parte del PCC per fermare questa condotta criminale.