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Shandong: Due praticanti dello stesso distretto imprigionate per la loro fede nel Falun Gong

13 Set. 2024 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dello Shandong, Cina

(Minghui.org) Ad agosto scorso due residenti del distretto Muping a Yantai nello Shandong sono state rinchiuse nel Carcere provinciale femminile a settimane di distanza l'una dall'altra per la loro fede nel Falun Gong, una pratica per il corpo e la mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.

La 75enne Yang Meici era stata condannata a tre anni con una multa di 15.000 yuan (circa 1.910 euro) il 4 gennaio del 2021, ma le era stato permesso di scontare la pena più in là nel tempo. E questo momento è arrivato a metà agosto scorso, quando la donna è stata riportata in carcere.

La 62enne Yin Minghua a fine agosto scorso è stata condannata a tre anni e mezzo con una multa di 15.000 yuan e trasferita al Carcere femminile provinciale dello Shandong subito dopo.

I loro casi non sono in relazione, ma è stato lo stesso Tribunale del distretto di Muping a condannarle. Ecco i dettagli dei casi:

Yin Minghua

Yin aveva intrapreso il Falun Gong nel 1998, ma aveva smesso dopo che la persecuzione era iniziata l'anno seguente. Ha ripreso a praticarlo nel 2022 ed è stata arrestata a casa il 21 gennaio di quest'anno.

La polizia aveva promesso di rilasciarla dopo 15 giorni di detenzione amministrativa, ma non ha mantenuto la parola. La famiglia ha dunque assunto un'avvocata la quale ha presentato istanza di rilascio alla stazione di polizia e al suo organo supervisore, il Dipartimento di polizia distrettuale di Muping.

L'istanza è però caduta nel vuoto e le due figlie di Yin e due loro amici, Wang Huawei e Wang Junheng (non si conosce il genere dei due), sono andati alla stazione di polizia il 12 aprile di quest'anno per cercare di farla rilasciare, ma sono stati arrestati immediatamente.

Wang Junheng e la figlia maggiore di Yin, anche lei praticante del Falun Gong, sono stati rilasciati su cauzione per un anno dopo 37 giorni di detenzione. La figlia in seguito a ciò è stata licenziata.

La sorella di Yin, che non pratica il Falun Gong, è stata detenuta per 15 giorni. Anche Wang Huawei è stato condannato a 15 giorni di detenzione, ma è stato rilasciato alcune ore dopo l'arresto per motivi di salute.

Yin è stata processata dal Tribunale del distretto Muping il 13 giugno scorso. La famiglia non è stata autorizzata ad assistere all'udienza. Il nipote è andato in tribunale, ma è stato scacciato da ufficiali giudiziari armati. Secondo quanto riferito dall'avvocata Yin in aula, appariva molto debilitata e i capelli le erano diventati tutti grigi. Durante l'udienza l'avvocata ha contestato le accuse sostenendo con forza che la sua cliente non aveva violato alcuna legge praticando il Falun Gong.

I familiari hanno ricevuto la copia del verdetto ad agosto scorso e hanno notato che le prove d'accusa includevano le testimonianze di due persone e gli effetti confiscati a casa sua, fra cui 7 computer portatili, 75 DVD, una radio, e molto materiale relativo al Falun Gong cioè 51 libri, 181 volantini, 96 opuscoli, e oggetti come tessere laminate e decorazioni da appendere al muro o altro con frasi riguardanti sempre la pratica.

I due testimoni erano il genero di Yin, Zhang Hanqing, e Qu Qiangli,presidente della federazione delle donne del villaggio.

Zhang aveva una malattia mentale e non si capisce come abbia potuto acconsentire a testimoniare contro la suocera. Nel verdetto si sosteneva che avesse dichiarato tre cose. La prima era che la moglie (la figlia maggiore di Yin) aveva portato a casa del materiale di propaganda sul Falun Gong nell'estate del 2022, la seconda che a gennaio di quest'anno aveva preso del materiale sulla pratica da casa ed era andata a casa della madre e la terza che ad aprile aveva portato a casa del materiale di propaganda sul Falun Gong.

Qu ha detto che lei e altri agenti avevano "lavorato" su Yin dopo l'inizio della persecuzione, ma lei si era rifiutata di rinunciare al Falun Gong. Ha anche detto che vi erano stati dei "reclami" dei cittadini che si lamentavano di trovare del materiale del Falun Gong alle loro porte, su pali per strada e sui muri pubblici e Qu asseriva che fosse Yin quella che diffondeva il materiale informativo sul Falun Gong.

Nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong, dunque anche se le testimonianze erano accurate, non dimostravano che avesse infranto la legge, ma il giudice alla fine l'ha condannata.

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