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Hunan: Ex primario di medicina interna torturato per aver difeso la sua fede, muore pochi giorni dopo il rilascio dal carcere

15 Set. 2024 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dell'Hunan, Cina

(Minghui.org)

Nome: Liu DongxianNome cinese: 刘冬仙Sesso: FemminaEtà: 72Città: ChangdeProvincia: HunanOccupazione: Primario di medicina internaData di morte: Maggio 2024Data dell'ultimo arresto: Dicembre 2016Luogo di detenzione più recente: Carcere femminile della provincia dell’Hunan

Una donna della città di Changde, nella provincia dell'Hunan, nel corso di una condanna a nove anni per la sua fede ha subito infinite torture per non aver rinunciato al Falun Gong. Nel maggio scorso, pochi giorni dopo il rilascio, è deceduta. Aveva 72 anni.

Liu Dongxian era primario della medicina interna dell'ospedale della Croce Rossa della contea di Taoyuan. Pur essendo lei stessa un medico, ha lottato con molti disturbi, tra cui l'infiammazione della cistifellea, problemi di stomaco, patologie cardiache e la sindrome di Ménière. Dopo aver praticato il Falun Gong nell'aprile 1999, tutti i suoi problemi di salute sono scomparsi.

Dopo che il regime comunista cinese ha iniziato la persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999, Liu è stata ripetutamente presa di mira per non aver rinunciato alla sua fede. Ha scontato un anno e nove mesi in un campo di lavoro e tre condanne a 16 anni di reclusione. Le autorità controllavano il suo telefono e la sua vita quotidiana, e quando usciva di casa spesso si accorgeva di essere pedinata. L'ospedale in cui lavorava l'ha demansionata dalla sua posizione di medico e le ha fatto svolgere compiti vari in un deposito di farmaci. Lo stipendio e il bonus le sono stati sospesi e le venivano corrisposti solo 300 yuan (circa 38 euro) al mese per coprire le spese di mantenimento più essenziali.

Arresti multipli e campi di lavoro forzato per un anno e nove mesi

Il 3 febbraio 2000 Liu è stata arrestata per aver praticato il Falun Gong nell’abitazione di un praticante locale, è stata detenuta per un mese e multata di 2.000 yuan (circa 250 euro). Il 19 luglio 2000 è stata nuovamente arrestata a Pechino, dove si è recata per chiedere il diritto di praticare il Falun Gong e reclusa per un altro mese.

Il 16 gennaio 2001 Liu è stata nuovamente arrestata e reclusa per cinque giorni. Appena rilasciata, si è recata a Pechino per fare appello, ma è stata arrestata e portata in un centro di detenzione nel distretto di Haidian, a Pechino. Due guardie l'hanno colpita per cinque ore con manganelli elettrici e picchiata.

Liu è stata condannata a un anno e nove mesi nel campo di lavoro forzato di Baimalong. Le guardie l'hanno costretta a sedersi su un piccolo sgabello o a stare in piedi per lunghe ore. Inoltre, l'hanno ammanettata e appesa per i polsi, fino a farla svenire; ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione ed è stata nutrita a forza.

Nonostante fosse quasi asfissiata, le guardie non hanno smesso di nutrirla con la forza. A causa dello sciopero della fame ha avuto una grave emorragia gastrica e, quando le guardie l'hanno costretta ad assumere farmaci, ha sviluppato una pressione sistolica di 300 mmHg, quando la normalità è di 120 mmHg o meno.

Il 5 novembre 2002, poco dopo il rilascio, è stata costretta a firmare un accordo di sorveglianza. La polizia e l'Ufficio 610 le hanno detto che, se avesse violato i termini, suo marito avrebbe dovuto pagare una multa di 20.000 yuan (circa 2.550 euro) e suo fratello sarebbe stato licenziato dal lavoro.

Liu è stata arrestata altre due volte, il 2 gennaio 2003 e nel febbraio 2004, e trattenuta in un centro per il lavaggio del cervello, rispettivamente per un mese e per sei mesi.

Prima condanna a tre anni di carcere

Zhou Guicheng e Zheng Yunqing dell'Ufficio 610 della contea di Taoyuan e Wen Chengguang e Hu Guanghua della Divisione di sicurezza interna della contea di Taoyuan intorno alle ore 15.00 del 28 agosto 2006 hanno fatto irruzione nell'abitazione di Liu. Dopo essere stata portata al Centro di detenzione della contea di Taoyuan, la donna ha iniziato uno sciopero della fame per protestare. Le guardie l'hanno nutrita a forza finché non ha iniziato a vomitare sangue.

Il 10 febbraio 2007 Liu ha iniziato un altro sciopero della fame, durato oltre tre mesi. Le guardie la nutrivano a forza ogni giorno. In breve tempo ha perso metà del suo peso, passando da 65 a 35 chilogrammi. Anche se era in fin di vita, le autorità l'hanno tenuta in custodia.

Il 3 aprile 2007 il Tribunale della contea di Taoyuan ha esaminato il caso di Liu. I giudici Xiong Xianming, Wei Yunliang, Nie Min e Long Zhijun l'hanno condannata a tre anni.

Le guardie, per cercare di costringerla a rinunciare al Falun Gong, hanno fatto in modo che le detenute più crudeli la torturassero. L'hanno costretta a stare in piedi o accovacciata per lunghe ore e una volta l'hanno tenuta ammanettata dietro la schiena per cinque giorni. Quando fuori c'erano -5°C l’hanno spogliata e costretta a stare in piedi davanti a una finestra aperta per 15 minuti.

In un altro episodio estremo, le hanno negato l'uso del bagno per sette giorni. I suoi vestiti dal torace in giù erano inzuppati di urina. Se la guardia trovava dell'urina sul pavimento, la costringeva a leccarla. Non le era nemmeno permesso di cambiarsi d'abito.

A causa delle torture, le sue mani si sono incancrenite e sono diventate scure, ma le guardie hanno continuato a costringerla a stare in piedi di notte e a non dormire. Le gambe e i piedi erano talmente gonfi che non riusciva a infilarsi le scarpe e la pelle dei piedi si staccava. Le era consentito dormire solo per mezz'ora o un'ora al giorno e, a causa della privazione del sonno, spesso cadeva a terra.

Oltre alle torture fisiche, era sottoposta a una tremenda pressione mentale. Le detenute hanno minacciata di torturarla a morte e di uccidere i suoi due figli, se non avessero ottenuto una riduzione della pena dopo che lei si era rifiutata di rinunciare al Falun Gong.

Quando, dopo cinque mesi di intense torture, è rimasta ferma nella sua fede le guardie l'hanno trasferita nel reparto produzione e l'hanno costretta a fare lavori non retribuiti, indipendentemente dalla sua debolezza.

In inverno, le guardie la spogliavano e la costringevano a stare ogni giorno all'aperto. Le hanno anche scattato delle foto e poi hanno detto ad altre persone che era affetta da disturbi mentali. Dopo le torture, per diversi mesi non è stata in grado di badare a se stessa.

Secondo periodo di detenzione di quattro anni

Circa alle ore 17.00 del 19 aprile 2011, la polizia ha arrestato Liu mentre era in giro a parlare del Falun Gong con la gente. Il 9 giugno è comparsa davanti al Tribunale della contea di Taoyuan e ad agosto è stata condannata a quattro anni.

Nella Prigione femminile della provincia dell'Hunan, è stata reclusa in una divisione designata per la tortura delle praticanti del Falun Gong, costrette a stare in piedi per lunghe ore, private del sonno e dell'uso del bagno. Erano anche costrette a guardare video e a leggere libri di propaganda diffamatoria del Falun Gong.

Deceduta dopo aver scontato il terzo periodo di detenzione di nove anni

Nel dicembre 2016 Liu è stata nuovamente arrestata, insieme ad altri tre praticanti, per aver sensibilizzato l'opinione pubblica sulla persecuzione del Falun Gong. Dopo essere stata rilasciata su cauzione, Wen Chenghua e Fu Zhengquan della Divisione di sicurezza interna, Xiong Jun del Tribunale della contea di Taoyuan e persone del comitato residenziale hanno fatto pressione su di lei affinché scrivesse una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. La donna si è rifiutata di farlo.

Il 13 marzo 2018 il Tribunale della contea di Taoyuan ha condannato Liu a nove anni e all'inizio di luglio 2018 il Tribunale intermedio della città di Changde ha respinto il suo appello. È stata portata nel Carcere femminile della provincia dell'Hunan, dove è stata nuovamente costretta a rimanere immobile per lunghe ore e le veniva permesso di muovere le braccia solo per mangiare o bere. Doveva presentarsi e ottenere il permesso dal capo delle detenute prima di poter usare il bagno e il tempo per fare la doccia era limitato.

http://en.minghui.org/u/article_images/fb62b4f213fb402956a7e3d7b87c0487.jpgIllustrazione della tortura: In piedi

Nel gennaio 2022 il carcere ha spostato la divisione di alta sicurezza utilizzata per detenere le praticanti del Falun Gong al quinto piano, con un totale di 18 celle. Liu è stata messa in una cella con praticanti che avevano condizioni fisiche disastrose a causa delle torture subite per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong.

A causa delle sue patologie cardiache e dell'ipertensione, Liu è stata rilasciata nel maggio scorso, 19 mesi prima della scadenza del suo mandato. È deceduta pochi giorni dopo.

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Ms. Liu Dongxian of Taoyuan County Tortured with Force-Feeding