(Minghui.org) Il 28 agosto scorso Gao Xu'e, una residente di 63 anni della città di Qingdao, nella provincia dello Shandong, è stata condannata a quattro anni di libertà vigilata convertibili in tre anni di carcere qualora l'avesse violata e al pagamento di una multa di 10.000 yuan (circa 1.270 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Gao, di professione sarta, ha intrapreso il Falun Gong nel 1997 e attribuisce alla pratica il merito di averle permesso di guarire da un mal di schiena cronico, da una patologia gastrica e da una malattia ginecologica. Grata al Falun Gong per i benefici ricevuti, ha utilizzato il tempo libero per sensibilizzare la gente riguardo alla persecuzione, sperando che più persone potessero capire che il Falun Gong non è per niente come viene rappresentato dalla propaganda diffamatoria del regime comunista.
Il 19 novembre 2012 è stata denunciata per aver distribuito calendari contenenti informazioni sul Falun Gong, arrestata dagli agenti della stazione di polizia di Sanlihe e trattenuta durante la notte nel carcere della città di Jiaozhou.
Il 2 giugno 2021 è stata sequestrata durante una retata della polizia di oltre 40 praticanti, arresto che ha portato alla sua ultima condanna al carcere. Sebbene inizialmente fosse stata rilasciata su cauzione, il 25 agosto dello scorso anno ha ricevuto una chiamata dal personale del Tribunale distrettuale di Huangdao che le ha ordinato di recarsi lì per firmare alcuni documenti. Poiché non si è presentata, il Tribunale l'ha chiamata di nuovo il 4 settembre di quell'anno. Recatasi lì con la famiglia, si è rifiutata di firmare alcunché. Quando stava per andarsene, sono arrivati gli agenti della stazione di polizia di Puji che l'hanno prelevata e portata in ospedale per un esame fisico. Poiché le è stata riscontrata una patologia polmonare e un prolasso uterino, il centro di detenzione di Pudong ha rifiutato di incarcerarla.
La famiglia della praticante ha assunto un avvocato per rappresentarla, il quale ha scoperto in seguito che la polizia aveva falsificato tutte le sue firme nei documenti del caso.
Gao è stata processata dal Tribunale distrettuale di Huangdao il 25 settembre dello scorso anno, ma le è stato notificato il verdetto soltanto il 28 agosto di quest’anno.