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Non essere compiacenti

05 Gen. 2025 |   Di un praticante della Falun Dafa fuori dalla Cina

(Minghui.org) Dopo aver letto un articolo su Minghui intitolato "Another Big Test in the Battle Between Good and Evil", mi sono reso conto di un problema: quando sono stati usati mezzi spregevoli per attaccare Shen Yun e il Maestro, molti praticanti che partecipano a progetti al di fuori della Cina sono rimasti indifferenti.

Alcuni praticanti pensano di aver partecipato ai progetti della Dafa, o lavorano e completano i compiti ogni giorno e si sentono piuttosto compiaciuti al riguardo. Si confrontano con coloro che non sono altrettanto produttivi o diligenti e si sentono abbastanza bene con sé stessi.

La battaglia tra il bene e il male prima del giudizio finale è una grande prova per ogni vita, sia che si coltivi o meno. Tuttavia, per i coltivatori in particolare, che partecipano o meno ai progetti della Dafa o qualunque sia il proprio stato di coltivazione, tutti noi dovremmo avere il cuore e la mente per salvaguardare la Dafa e il Maestro. Non dovremmo mai diventare indifferenti o apatici riguardo all’eliminare il male.

Quando inviamo pensieri retti e neghiamo ed eliminiamo la persecuzione malvagia in ogni pensiero, i discepoli della Dafa nel loro insieme possono formare un potente campo retto, che è fondamentale. Se, a causa della nostra mancanza di diligenza, molti esseri senzienti vengono eliminati dopo questa tribolazione, per cosa stiamo facendo i progetti della Dafa?

Queste parole non hanno lo scopo di puntare il dito contro qualcuno, ma sono un amichevole promemoria. La battaglia tra il bene e il male va avanti da 25 anni. Soprattutto nella fase finale, non dovremmo essere indifferenti, apatici o fare le cose meccanicamente. Dovremmo tutti prepararci con i nostri mezzi per salvaguardare la Dafa e il Maestro, usare i nostri talenti in vari campi, chiarire la verità, smascherare le tattiche malvagie e continuare a fare bene le tre cose.

Gli articoli in cui i coltivatori condividono le loro comprensioni riflettono le loro percezioni in quel momento, in base al proprio stato di coltivazione, e vengono offerti nello spirito di consentire l’elevazione reciproca.