(Minghui.org): L’anno scorso dodici praticanti del Falun Gong della città di Shulan sono stati arrestati tutti in una notte perchè si sono rifiutati di rinunciare alla loro fede. Sei di loro sono ancora tenuti prigionieri dopo oltre sei mesi di detenzione, e per la terza volta la polizia sta preparando i casi da presentare alla Procura di Shulan, dopo che sono stati respinti due volte per insufficienza di prove.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica spirituale che consiste in cinque esercizi con movimenti dolci e rilassati e che si basa sui principi fondamentali di Verità, Compassione e Tolleranza. A causa della sua immensa popolarità, a partire del 1999 ha iniziato ad essere perseguitato dal regime comunista cinese e questa persecuzione è tutt'ora in atto.
Per circa un anno gli agenti hanno monitorato i praticanti prima di organizzare l’arresto di gruppo del 18 luglio scorso. La maggior parte dei praticanti ha scoperto durante gli interrogatori che la polizia aveva quotidianamente registrato le loro conversazioni sul Falun Gong.
I praticanti Xu Hongyu, Wang Zhigang e Sun Dongwei sono attualmente detenuti nel centro di detenzione di Nanshan a Shulan.
Mentre le praticanti Li Fengjuan, Li Fengling e Qu Xiumin sono nel centro di detenzione di Xiaobaishan a Jilin, a circa cento chilometri da Shulan.
Le catture e le detenzioni dei praticanti hanno lasciato le loro famiglie in situazioni di estrema difficoltà e sofferenza.
Il suocero di Li Fengjuan, un uomo di circa ottant’anni, è rimasto così traumatizzato nel vedere il comportamento brutale della polizia durante l’arresto della nuora, che ha avuto un ictus e ora è costretto a letto.
La moglie di Sun è stata ricoverata due volte dopo l’arresto del marito. Le sue condizioni di salute sono peggiorate e non riesce più a prendersi cura del loro figlio quattordicenne, né tanto meno di sé stessa.
I genitori di Wang, quasi settantenni, sperano nel rilascio del loro figlio.
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