(Minghui.org) Lo scorso 4 agosto una praticante di 58 anni, residente a Weifang nella provincia dello Shandong, è stata prelevata dalla polizia nel proprio appartamento. La donna deve scontare due pene detentive combinate di sei anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
I familiari di Xu Guizhen, che non hanno avuto il permesso di farle visita, temono che possa essere torturata in prigione per non aver rinunciato al Falun Gong.
Il calvario di Xu deriva da un precedente arresto, avvenuto la sera del 7 dicembre 2021, per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. Anche un’altra praticante, Wang Shuhua di 70 anni, è stata arrestata. La polizia ha tentato di trattenerle entrambe nel centro di detenzione di Changyi, ma ha dovuto rilasciarle su cauzione dopo che era stata negata loro l’ammissione, a causa delle cattive condizioni di salute in cui versavano.
Al ritorno a casa Xu è rimasta sconvolta nel vedere il suo appartamento a soqquadro, dopo l’irruzione della polizia. Le sono stati confiscati tutti gli oggetti legati al Falun Gong, compresi libri e materiale informativo. Gli agenti sono tornati diverse volte per molestarla.
Alla fine di febbraio dell’anno scorso l’Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Fangzi ha sottoposto i casi delle due praticanti alla Procura distrettuale di Kuiwen. Il 20 giugno successivo il tribunale le ha condannate entrambe a tre anni e mezzo di prigione.
Dopo la condanna, a entrambe le donne è stato nuovamente negato l’accesso al centro di detenzione di Changyi, a causa delle loro cattive condizioni di salute. Mentre gli agenti dell’Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Fangzi hanno permesso loro di tornare a casa, il 25 giugno, sono riusciti a costringere il centro di detenzione ad ammettere Wang, prima di trasferirla al carcere femminile della provincia dello Shandong. Xu, invece, è stata messa agli arresti domiciliari.
La scorsa primavera Xu è stata arrestata, dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale del Falun Gong in un’area residenziale. L’Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Fangzi ha sottoposto il suo caso alla Procura. Lo scorso 12 giugno il tribunale distrettuale di Fangzi ha tenuto un’udienza sul suo caso e le ha inflitto una condanna a tre anni. Con la precedente condanna a tre anni e mezzo, ora deve scontare sei anni e mezzo di prigione.
Inizialmente, a causa delle sue cattive condizioni di salute, il tribunale le aveva concesso di scontare la pena ai domiciliari, a condizione che non lasciasse la città per un anno, tuttavia il 4 agosto la polizia si è improvvisamente presentata a casa sua e l’ha condotta al centro di detenzione di Weifang.
I suoi familiari hanno richiesto più volte di incontrarla, ma la loro domanda è stata ripetutamente respinta. Poiché Xu ha perso la maggior parte dei denti a causa delle persecuzioni subite nel corso degli anni e ha difficoltà a mangiare, i suoi familiari sono particolarmente preoccupati per la sua alimentazione. Di recente una guardia li ha chiamati e ha loro chiesto di fare un versamento in contanti per comprare le necessità quotidiane, ma ha comunque negato loro la richiesta di farle visita.