(Minghui.org) Alle 8:30 del 19 ottobre scorso Zhang Guixiang è uscita dalla prigione femminile della provincia dello Jilin, dopo aver scontato tre anni per la sua fede nel Falun Gong, ma è stata accolta dalla polizia.
Gli agenti hanno ordinato alla donna, residente a Changchun nella provincia dello Jilin, di andare con loro al locale Ufficio 610 per farsi fotografare e firmare alcuni documenti. Zhang, di circa 60 anni, si è rifiutata di obbedire, poiché nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong. Non avrebbe mai dovuto essere imprigionata per la sua fede, tanto meno essere sottoposta a ulteriori procedimenti giudiziari dopo essere stata rilasciata.
La polizia ha sequestrato Zhang, sua figlia Yu Dan e due amiche, Xiao Weiwei e Zhuang Mingxia, che erano andate a prenderla all’uscita dalla prigione. In seguito, le donne hanno appreso che gli agenti appartenevano alla stazione di polizia di viale Chuncheng.
Anche Xiao e Zhuang sono praticanti del Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Quella sera, quando il marito di Zhuang è tornato a casa, non è riuscito ad aprire la porta. Ha notato che la maniglia era danneggiata e la serratura era stata cambiata. Avendo subito in precedenza un'irruzione della polizia a causa della fede della moglie nel Falun Gong, ha avuto il sospetto che fossero tornati gli agenti. Il 20 ottobre lui e suo figlio si sono recati alla stazione di polizia, ma gli agenti hanno negato di aver fatto irruzione nel loro appartamento.
Secondo i suoi vicini, il 19 ottobre anche l’abitazione di Xiao è stata perquisita dopo essere stata sequestrata all’uscita dalla prigione. Dopo l'irruzione, c'erano agenti in attesa fuori dal suo appartamento.
In seguito un informatore ha rivelato che la stazione di polizia ha consegnato Zhuang e Xiao alla stazione della polizia stradale di Baiju. Non è chiaro dove siano detenute Zhang e sua figlia.
La pena detentiva di Zhang deriva dal suo arresto avvenuto il 20 ottobre 2020. il 20 luglio 2021 il tribunale distrettuale di Chaoyang ha tenuto un'udienza sul suo caso, senza avvisare la famiglia o l'avvocato.
Il giorno prima i familiari avevano incontrato il giudice che presiedeva l'udienza, ma non erano stati informati del processo. Il 5 agosto 2021 hanno avuto un altro incontro con lui e anche allora non hanno ricevuto alcun aggiornamento. L'avvocato della donna ha saputo dell'udienza il 26 agosto 2021, quando finalmente gli è stato permesso di farle visita. Prima di allora, la famiglia ha chiamato diverse volte il giudice e i suoi assistenti per informarsi sulla sua situazione. I funzionari si sono rifiutati di rispondere o hanno eluso le domande della famiglia.
Il 29 settembre 2021 i familiari hanno saputo che Zhang è stata condannata a tre anni di prigione. Il giudice si è rifiutato di fornire loro una copia del verdetto, sostenendo che non esisteva alcun requisito legale. Ha affermato che nemmeno i suoi figli avevano il diritto di appellarsi contro il verdetto per conto della madre.
Prima dell'ultima condanna, Zhang ha scontato due periodi di lavoro forzato per un totale di tre anni. Il suo datore di lavoro, la compagnia di import-export d’auto di Changhun, l'ha licenziata a causa della sua fede nel Falun Gong.
Jilin: Donna segretamente processata e condannata per la sua fede
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