(Minghui.org) Nel mese di febbraio di quest’anno le guardie della prigione femminile della provincia dell’Hubei e tre agenti dell’Ufficio 610 si sono recati a casa di Luo Yuanying e hanno fatto pressione sulla sua famiglia per cercare di convincerla a rinunciare alla sua fede e smettere di parlare alla gente del Falun Gong.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 22 febbraio 2021 Luo, di sessantatré anni, e Huang Hongwei, di sessantuno, entrambe della città di Wuhan, nella provincia dell’Hubei, sono state arrestate dopo essere state denunciate per aver parlato alla gente del Falun Gong.
L’anno scorso il tribunale distrettuale di Hanyang ha tenuto due udienze congiunte, rispettivamente il 31 maggio e il 17 giugno, prima dell’8 agosto, quando Luo è stata condannata a sette anni di prigione e Huang a tre anni e mezzo.
Dopo che entrambe le praticanti si sono appellate contro le sentenze, la sorella di Luo, che risiede in Thailandia, è tornata in Cina. Ha presentato una memoria difensiva di oltre venti pagine e ha chiesto di rappresentarla nel processo di appello. Anche la figlia di Huang ha chiesto di essere il suo difensore familiare.
Il 28 novembre il tribunale intermedio della città di Wuhan ha confermato i verdetti originali. Poco dopo entrambe le praticanti sono state trasferite dal Centro di detenzione nº 1 della città di Wuhan alla prigione femminile della provincia dell’Hubei.
Poiché Luo ha continuato a praticare il Falun Gong, a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persecuzione e a esortare le detenute ad abbandonare il Partito Comunista Cinese, le guardie carcerarie si sono recate dai suoi familiari e hanno tentato di registrare un video nel quale avrebbero dovuto convincerla a smettere di praticare.
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