(Minghui.org) Zhang Nanping, 53 anni, di Shanghai, è stato condannato a cinque anni di carcere dopo essere stato arrestato nel luglio dello scorso anno perché pratica il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. Minghui ha recentemente confermato che è stato rinchiuso nella prigione di Yuzhang, nella sua provincia natale dello Jiangxi.
Zhang, originario della città di Fuzhou, nella provincia dello Jiangxi, si è trasferito a Shanghai più di due decenni fa. Nel luglio dello scorso anno, gli agenti della Divisione di sicurezza interna del distretto di Dongxiang, nella città di Fuzhou, hanno viaggiato per oltre 700 chilometri fino a Shanghai per arrestarlo. Lo hanno riportato a Fuzhou, dove è stato incriminato, processato e condannato. Al momento della stesura di questo articolo, i dettagli su come è stato perseguito rimangono poco chiari.
Questa è la terza volta che Zhang viene condannato al carcere da quando è iniziata la persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999.
Il praticante è stato arrestato dagli agenti della stazione di polizia di Sanlin, a Shanghai, il 19 marzo 2002, condotto al centro di detenzione del nuovo distretto di Pudong il giorno dopo e trattenuto nella cella 105, della quale era responsabile la guardia Xu. Il direttore del centro di detenzione era un certo Tan, mentre il vicedirettore un certo Xue.
Per costringere Zhang a rinunciare al Falun Gong, le guardie lo hanno legato su una tavola di legno con gambe e braccia divaricate e non gli hanno permesso di usare il bagno né fare la doccia. Quando la temperatura ha superato i 30°C l'hanno costretto a indossare uno spesso piumone, di conseguenza era madido di sudore ed emanava un odore acre. Poiché è stato ammanettato a lungo, aveva le ossa dei polsi esposte e ci sono voluti otto mesi perché guarissero. Le guardie l'hanno picchiato e insultato verbalmente di frequente.
Rievoczione della tortura: Legato con gambe e braccia divaricate
Durante l'interrogatorio, un agente dell'Ufficio 610 locale ha preso a calci il praticante, ammanettato e incatenato, sul piede destro, che si è subito gonfiato e che in seguito gli ha causato difficoltà a camminare. Le guardie gli hanno anche riempito la bocca con stracci sporchi e lo hanno preso a calci, e con la scusa che camminava troppo lentamente, lo hanno trascinato per il colletto.
Oltre alle guardie, anche i detenuti, guidati dal capo cella Chen Laibao, sono stati istigati a torturare Zhang. Un giorno, uno di loro l'ha calpestato sul petto facendolo svenire per il dolore, e a causa di ciò, per molto tempo dopo ha continuato a tossire e ad avere sangue nel catarro. Prima che smettesse di tossire, un altro detenuto l’ha schiaffeggiato con una scarpa e gli ha chiuso la bocca con del nastro adesivo, facendolo quasi soffocare. Era zuppo di sudore!
Nel dicembre 2002 il Tribunale distrettuale di Pudong l'ha condannato a cinque anni di reclusione. È stato trasferito alla Prigione di Tilanqiao il 23 gennaio 2003, dove è stato sottoposto a torture e umiliazioni incessanti. È stato rilasciato il 18 marzo 2007.
È stato nuovamente arrestato al lavoro a Shanghai il 20 luglio 2020. La polizia ha saccheggiato la sua abitazione e gli ha confiscato il computer, la stampante e i libri del Falun Gong. È stato messo in detenzione penale due giorni dopo. Il Centro di detenzione del distretto di Minhang ha respinto la richiesta del suo avvocato di fargli visita. È stato poi condannato a 14 mesi dal Tribunale distrettuale di Fengxian.
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