(Minghui.org) Chen Xingbo, ex capo redattore di una stazione radio, è rimasto basito quando ha scoperto che la sua pensione era stata sospesa, dopo aver scontato una condanna a tre anni per la sua fede nel Falun Gong. Quando ha presentato un reclamo contro l'Ufficio della previdenza sociale, il giudice gli ha detto: “Possiamo essere indulgenti riguardo ai casi di omicidio o d'incendio doloso, ma non per casi del Falun Gong”. A causa delle continue vessazioni subite, l'uomo è stato costretto a vivere lontano da casa.
Il 24 novembre 2019 Xingbo, di 72 anni della città di Xingtai nella provincia dell'Hebei, è stato arrestato e, il 10 settembre 2020, è stato condannato a tre anni di prigione dal Tribunale distrettuale di Xiangdu.
Poco dopo la condanna del signor Chen, la stazione radiofonica di Xingtai ha sospeso tutti i suoi benefici pensionistici e l'ha rimosso dall'elenco degli aventi diritto.
Il 26 gennaio 2021, circa tre settimane dopo l'ingresso di Xingbo nella prigione di Jidong, la stazione radio ha trovato la moglie e le ha chiesto di restituire gli 80.000 yuan (circa 10.440 euro) di benefici pensionistici, versati al marito negli ultimi 15 mesi di detenzione. Al rifiuto della signora Sun, le autorità hanno minacciato di venderle la casa o di sospendere anche la sua pensione.
Dopo essere stato rilasciato il 23 novembre 2022, Xingbo, quasi cieco e con gravi problemi cardiaci, si è recato alla stazione radio e all’Ufficio di previdenza sociale, per chiedere giustizia. Chen Jiangqi, vicedirettore dell’ufficio di Xingtai, gli ha spiegato: “Tutto quello che ha detto è corretto, ma non posso ancora reintegrare la sua pensione. Cosa vuol fare? Può farmi causa, se vuole. Quando il giudice deciderà di ripristinare la sua pensione, io lo farò!”.
Il signor Chen ha quindi intentato una causa amministrativa presso il Tribunale della zona di sviluppo economico di Xingtai. Il giudice, Zhang Guozheng, gli ha reso le cose difficili in ogni modo possibile. Ha detto: "Possiamo essere indulgenti per quanto riguarda gli omicidi o gli incendi dolosi, ma non per i casi del Falun Gong. Si tratta di una questione molto importante e delicata". Il giudice lo ha anche minacciato: “Farebbe meglio ad arrendersi. È inutile fare causa”.
Dopo oltre un anno dalla presentazione della causa, il tribunale si è rifiutato di prenderla in visione e non ha dato una risposta formale, per spiegare il motivo per cui non l'avrebbe accettata. Nel frattempo, il signor Chen è stato sottoposto a continue molestie e intimidazioni da parte del tribunale, dell’Ufficio della previdenza sociale, della stazione radio, della polizia locale e dell'Ufficio appelli. L'uomo è stato costretto a vivere da sfollato per evitare di essere molestato, e la sua famiglia non ha sue notizie da mesi.
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