(Minghui.org) Il 20 novembre scorso sei residenti di Jinzhou, nella provincia del Liaoning, sono stati processati per la loro fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere di corpo e mente perseguitata dal regime comunista cinese dal luglio 1999.
I signori Wang Guiling, di oltre 60 anni, e Wang Zhoushan, e le signore Meng Chunying, Liu Yurong, di 62 anni, Liu Jingju intorno ai 70, e Jing Suming di 73 anni, sono stati tutti arrestati il 14 aprile di quest'anno. Jing è stata subito rilasciata su cauzione, non appena si è scoperto che aveva una grave patologia cardiaca. Gli altri cinque praticanti dopo l'arresto sono stati rinchiusi nel Centro di detenzione di Jinzhou, dove si trovano tuttora.
Il Tribunale di Linghai, che si occupa dei casi di Falun Gong nel territorio di Jinzhou, il 20 novembre scorso ha tenuto un'udienza congiunta per tutti i sei praticanti. La giudice presidente Cheng Cheng inizialmente non ha consentito ai familiari, molti dei quali arrivavano da fuori città, di assistere all'udienza, ma dopo che gli avvocati difensori le hanno parlato, anche se con riluttanza, ha permesso l'ingresso di un familiare per imputato. I familiari rimasti fuori dall'aula hanno protestato contro la decisione di Cheng, obiettando che non aveva alcuna base legale per impedire loro l'ingresso. Lei infine ha permesso a tutti di entrare in aula mezz'ora dopo l'inizio dell'udienza.
Jing era gracile per via della sua patologia cardiaca ed è entrata in aula aiutata da due parenti; la giudice l'ha fatta accomodare su una sedia e durante l'udienza non le ha fatto nessuna domanda, e nemmeno lei ha proferito parola.
Gli altri cinque praticanti, tutti in manette, apparivano emaciati e sciupati. Liu aveva difficoltà a camminare e due ufficiali giudiziari la aiutavano. Cinque di loro avevano tre avvocati a rappresentarli e costoro hanno presentato delle dichiarazioni di non colpevolezza per tutti i loro clienti. Tutti loro hanno testimoniato contro la polizia, asserendo che gli agenti li avevano arrestati senza mostrare alcun distintivo né un mandato di perquisizione, inoltre nessuno di loro aveva ricevuto una lista dei beni confiscati come previsto dalla legge. Per di più gli agenti che li avevano arrestati avevano fatto validare le prove d'accusa dal loro ente di supervisione, la divisione sicurezza interna, quando solo un organo indipendente e imparziale è autorizzato a farlo. Gli avvocati hanno anche puntualizzato che i cinque praticanti non avevano firmato i verbali dell'interrogatorio, che quindi non potevano essere usati come prova ammissibile nel processo.
Il PM Li Feng della Procura di Linghai ha solo mostrato foto delle prove d'accusa, non le prove effettive. Ha anche accusato Wang Guiling, Wang Zhoushan, Meng, e Liu Yurong di essere "criminali recidivi" poiché gli ultimi tre avevano precedentemente ricevuto pene ai lavori forzati e l'ultima era stata per due volte in carcere (le erano stati dati sei anni nel 2002 e tre nel 2022). I quattro praticanti hanno obiettato che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong e che non dovevano assolutamente finire in carcere per la loro fede.
La giudice Cheng ha aggiornato l'udienza a un'ora e mezza dopo. Al termine Jing è stata rilasciata e gli altri i praticanti sono stati riportati al Centro di detenzione di Jinzhou.
I cinque praticanti, che hanno testimoniato in propria difesa, hanno anche descritto nel dettaglio il loro arresto del 14 aprile di quest'anno.
Wang Guiling ha detto che due agenti lo avevano improvvisamente afferrato non appena aveva messo piede fuori dal palazzo dove abitava, lo avevano ammanettato e portato di nuovo in casa sua per perquisire l'abitazione. Poi erano arrivati altri due agenti e nessuno di loro aveva mostrato i distintivi o il mandato di perquisizione. Wang si è poi rifiutato di firmare i verbali dell'interrogatorio alla stazione di polizia locale.
Wang Zhoushan si è visto confiscare da casa sua due scatole di carta da fotocopie. La polizia sosteneva che la carta servisse per fare propaganda al Falun Gong. Wang ha obiettato che non aveva assolutamente infranto alcuna legge acquistando la carta da fotocopie.
Meng ha raccontato: "La polizia mi è improvvisamente piombata in casa e mi ha spinta sul divano. Senza mostrare nessun mandato di perquisizione gli agenti si sono messi a rovistare ovunque e mi hanno confiscato una grossa somma di denaro e altri beni". Dopo il suo arresto tre agenti uomini le hanno abbassato i pantaloni, l'hanno fatta sedere sul water e hanno usato un catetere per prenderle un campione di urina contro la sua volontà.
Liu Jinju ha detto che era a casa da sola quando la polizia ha fatto irruzione e l'ha arrestata. Non le hanno permesso di mettersi la dentiera e questo le ha causato difficoltà a mangiare per più di un mese. La polizia non ha mai informato i figli del suo arresto.
Liu Yurong, un'ex insegnante, ha detto che lei non ha mai "confessato", ma che la polizia aveva inventato le prove contro di lei e le aveva incluse nei verbali degli interrogatori. Dopo la sua condanna al carcere nel 2002 è stata licenziata dal suo posto di insegnante e in seguito le è stata anche revocata la pensione.
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