(Minghui.org) Zhang Chunqiu, un 61enne di Yivang nella provincia dell’Hunan, è stato arrestato nella sua abitazione alla fine di dicembre dell’anno scorso a causa della sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere di corpo e mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
La polizia non ha comunicato nulla ai suoi familiari riguardo al suo caso né al luogo di detenzione. Ad oggi loro non sanno dove si trovi.
Questa non è la prima volta che viene preso di mira per la sua fede. Il suo ultimo arresto è avvenuto solo cinque mesi dopo che aveva finito di scontare una pena di tre anni e sette mesi in carcere, e prima di questo aveva scontato altri otto anni di detenzione e un anno e nove mesi ai lavori forzati.
Per i dettagli della persecuzione subita in passato da Zhang vi rimandiamo agli articoli correlati segnalati alla fine.
Qui di seguito riportiamo una veloce ricapitolazione degli anni di sofferenze patite da Zhang per aver sostenuto la sua fede.
Il praticante era stato arrestato il 19 aprile 2001 e in seguito condannato a otto anni di prigione, durante i quali ha subito brutali torture in ogni penitenziario in cui è stato recluso.
Dopo l’arresto è stato portato al 1° centro di detenzione di Yiyang, dove la guardia Wang Tiejun ha istigato i detenuti e picchiarlo. Lo hanno fatto inginocchiare di fronte a un muro e gli hanno dato ginocchiate sulla schiena a ripetizione fino a fargli sputare sangue, che è schizzato su tutto il muro.
Il 1° ottobre 2002 è stato trasferito al primo centro di smistamento della provincia dell’Hunan. Il direttore del centro di detenzione di Yiyang ha chiesto al capitano del centro di smistamento, He, di dare a Zhang “una lezione” perché era un “Falun Gong ostinato”. Il pomeriggio seguente He l’ha preso a pugni, a calci e schiaffi in viso.
Quando Zhang lo ha biasimato per aver infranto la legge picchiandolo, le guardie lo hanno colpito su tutto il corpo con i manganelli elettrici. Quando hanno colpito la testa la scossa è stata così forte che ha perso immediatamente i sensi. La testa, il petto, i fianchi, le piante dei piedi e l’inguine sono rimasti gravemente ustionati e gli arti resi inerti.
Ha trascorso sei mesi nel centro e poi è stato trasferito al carcere di Jinshi, dove ha subito ulteriori torture.
Il 17 maggio 2003 la guardia Zhou ha ordinato a dei detenuti di appendere Zhang per i polsi con i piedi sollevati da terra. Per aumentargli la sofferenza gli hanno appeso una tavola di legno di quasi 91 chilogrammi al collo. “Sulla tavola c’era scritto: “per il vilipendio delle guardie carcerarie”. Lo hanno calato solo dopo 13 ore.
Ricostruzione della tortura: appeso con un oggetto pesante al collo
Il 26 marzo 2007 è stato trasferito in una cella da condividere con 14 detenuti affetti da tubercolosi, anche se era in perfetta salute. In seguito ha saputo che la prigione lo stava usando per condurre un esperimento. Ha potuto lasciare quella cella solo il 1° maggio 2007, quando all’esterno si è sparsa la notizia che lì venivano usati soggetti umani come cavie per esperimenti illeciti.
La sera del 19 marzo 2008 Il capitano Zhang Ming ha ordinato alla guardia Zeng Wangjin di picchiarlo. Questa lo ha preso a pugni e calci in testa e su tutto il corpo per circa 10 minuti ininterrottamente, finché il malcapitato non ha sputato sangue. A questo punto Zeng ha fatto una breve pausa e ha poi ripreso a picchiarlo senza sosta per almeno altri 10 minuti. Quando è iniziato il terzo round di pestaggio Zhang ha sentito di essere in fin di vita. Ha biasimato Zeng perché picchiava persone innocenti e solo allora questi si è fermato.
Zhang ha riportato un grave trauma cranico e ferite su tutto il corpo. È rimasto a letto per quattro giorni ed è stato rilasciato il 19 aprile 2009.
Il praticante è stato arrestato il 21 febbraio 2010 e condannato a un anno e nove mesi di lavori forzati presso il campo Xinkaipu a Changsha, la capitale dell’Hunan.
Lì è stato costretto a svolgere lavori pesanti senza alcuna retribuzione. Quando non lavorava era sottoposto a varie forme di maltrattamento e doveva guardare propaganda anti Falun Gong.
È stato rilasciato il 21 novembre 2011.
Dopo essere stato rilasciato dal campo di lavoro forzato, si è trasferito a Foshan, nel Guangdong, dove ha svolto lavori saltuari. Il 10 ottobre 2012 però degli agenti in borghese dell’Hunan, hanno fatto irruzione nel suo appartamento, lo hanno arrestato e portato presso il centro di detenzione del distretto di Datonghu a Yiyang, dove è rimasto fino al 18 novembre 2012.
Negli anni seguenti la polizia locale ha continuato a monitorare e molestare lui e la sua famiglia.
È stato ancora una volta arrestato l’8 aprile 2014, mentre visitava la città di Huaihua nell’Hunan, riportato a Yiyang e tenuto in custodia per non si sa quanto tempo.
Zhang poi ha trovato lavoro presso una ditta a Loudi nell’Hunan, ma anche qui degli agenti del dipartimento distrettuale di Louxing lo hanno arrestato il 6 dicembre 2019 e portato al secondo centro di detenzione locale. Il tribunale distrettuale di Luoxing ha tenuto l’udienza l’11 giugno 2020 e lo ha condannato a tre anni e sette mesi.
È stato portato alla prigione di Wangling il 15 gennaio 2021 e rilasciato il 5 luglio dell’anno scorso, poi è ritornato nella sua città natale, Yiyang, dove è stato di nuovo arrestato alla fine di dicembre dello scorso anno.
Once Incarcerated for Ten Years, Hunan Man Faces Prosecution for His Faith Again
Ten Falun Gong Practitioners Arrested in Huaihua City; Police Rob Them of More Than 60,000 Yuan
Mr. Zhang Chunqiu in Hunan Province Persecuted for Eight Years