(Minghui.org) Un’80enne di Jinzhou, nella provincia del Liaoning, è stata processata lo scorso 4 marzo per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere di corpo e mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il giudice che presiedeva ha costretto i familiari di Wang Guixia a rinunciare al difensore non avvocato, pochi attimi prima che l’udienza iniziasse. Solo il suo avvocato è stato autorizzato a rappresentarla. Al momento della stesura di questo articolo, la donna si trova ancora presso il centro di detenzione femminile di Jinzhou.
Il processo di Wang ha origine dal suo arresto, avvenuto nel pomeriggio del 25 settembre 2022, dopo che ha subito una denuncia per aver parlato alla gente del Falun Gong al parco Beihu. Gli agenti della stazione di polizia di Shiqiaozi hanno anche fatto irruzione in casa sua e sequestrato il libri del Falun Gong. Più tardi è stata rilasciata su cauzione.
Il 20 dicembre 2022 Wang ha fatto richiesta alla polizia di Shiqiaozi e alla sua agenzia di supervisione, il dipartimento di polizia distrettuale di Linghe, affinché revocassero il suo regime di libertà provvisoria e la prosciogliessero dalle accuse. Ha anche tentato di riavere indietro i beni confiscati. Non avendo ricevuto nessuna risposta, ha fatto un’ulteriore richiesta al dipartimento di polizia distrettuale di Linghe, chiedendo la trasparenza delle informazioni riguardanti il suo arresto e le condizioni di libertà provvisoria. Il dipartimento di polizia ha respinto la sua istanza, dicendo che il suo caso non rientra fra quelli che possono beneficiare della trasparenza delle informazioni.
Due persone della procura di Linghai si sono presentate a casa di Wang ai primi di luglio dell’anno scorso e hanno detto di aver ricevuto il suo caso. Lei non era in casa, quindi hanno fatto firmare i suoi familiari in sua vece (Linghai è sotto l’amministrazione di Jinzhou; la procura e il tribunale di Linghai sono gli organi incaricati di occuparsi dei casi di Falun Gong nella più vasta area di Jinzhou).
L’11 luglio dell’anno scorso un P.M. ha chiamato i familiari di Wang e ha chiesto loro di dirle di recarsi in procura per una deposizione. Loro hanno detto che non ci sarebbe andata perché non aveva infranto alcuna legge con la sua pratica del Falun Gong.
Mentre il suo caso era in sospeso, le stazioni di polizia di Shiqiaozi, (quella che l’ha arrestata) e di Shiyoiu, che avevano il controllo del quartiere, hanno importunato i suoi familiari numerose volte, tentando di far firmare loro vari documenti per far procedere l’azione giudiziaria.
La polizia ha riportato Wang in custodia il 1° febbraio di quest’anno. Quando ai familiari è stato comunicato il suo arresto lei era già stata portata al centro di detenzione femminile di Jinzhou.
La procura di Linghai ha emesso un mandato di arresto formale per Wang il 5 febbraio di quest’anno e l’ha incriminata il 20 febbraio. Il tribunale di Linghai le ha notificato che l’udienza era fissata per il 4 marzo nella stanza delle visite del centro di detenzione femminile di Jinzhou.
Prima dell’inizio dell’udienza, il 4 marzo, il giudice Huang Yanchun ha verificato i dati personali del difensore non-avvocato di Wang ed ha anche chiamato la stazione di polizia della sua zona di residenza per accertarne l’identità.
Poiché tutto ciò che il difensore aveva dichiarato rispondeva al vero, Huang non aveva scuse per non farlo figurare come difensore di Wang. Allora è ricorso alle intimidazioni e ha rimproverato i familiari per aver assunto un difensore quando già c’era già un avvocato.
Poi ha chiamato il figlia di Wang che aveva ingaggiato il difensore, ma che era impossibilitata ad assistere al processo, e l’ha minacciata: “Subirai conseguenze per aver assunto un difensore per tua madre”.
La figlia ha acconsentito a rinunciare al difensore perché temeva che Huang potesse dare alla madre una condanna più severa.
Huang poi ha dichiarato aperta l’udienza, ma i dettagli sono finora ignoti.
Un recente articolo sul sito Minghui ha denunciato la condanna di 48 praticanti del Falun Gong dal 2022 da parte del tribunale di Linghai. Secondo fonti attendibili, Huang è responsabile dell’incriminazione di almeno 10 praticanti.
Liaoning: Praticante ottantenne incriminata per la sua fede nel Falun Gong