(Minghui.org) Da quando è stata arrestata il 18 gennaio scorso Liu Yulan, di 76 anni, della città di Jinzhou nella provincia del Liaoning, è stata rinchiusa nel centro di detenzione locale per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Intorno alle 16:00 del 18 gennaio Liu è stata fermata da più di 10 agenti fuori dal suo appartamento. Il suo arresto deriva da un incidente avvenuto nell'ottobre dell’anno scorso, quando lei e un altro praticante, Qin Shuhai, si sono recati in un villaggio vicino per distribuire materiale del Falun Gong. I due hanno incontrato il segretario del villaggio, che li ha fermati quando non li ha riconosciuti come residenti del posto. Ha chiesto chi stessero andando a trovare e ha perquisito il loro triciclo, confiscando loro quattro scatole di piccoli calendari con messaggi del Falun Gong e denunciandoli alla polizia. Lo scorso 18 gennaio sono stati entrambi arrestati.
La moglie di Qin, incapace di intendere e di volere, è stata colpita dal suo arresto e ha pianto per lui ogni giorno. Le sue condizioni sono rapidamente peggiorate e, il 13 febbraio scorso è deceduta, il quarto giorno del Capodanno cinese e 26 giorni dopo l'arresto del marito. La madre ottantunenne di Qin è stata interrogata dalla polizia e lotta per vivere da sola, da quando il figlio è detenuto.
Dopo che Liu nel 1996 ha iniziato a praticare il Falun Gong; il suo problema cardiaco e molti altri disturbi sono presto scomparsi. Prima di andare in pensione, lavorava come cassiera per la Compagnia del sale della contea di Yi ed era ben considerata dai suoi colleghi.
All'inizio degli anni 2000 quando Liu aveva 50 anni, suo marito è morto improvvisamente. Anni dopo, nell'inverno del 2012, suo figlio di 33 anni è deceduto in un incidente stradale, lasciando la moglie e la figlia che frequentava la seconda elementare. Il Falun Gong ha aiutato Liu ad affrontare la devastante perdita dei suoi cari.