(Minghui.org) Intorno al 3 febbraio scorso è stato spiccato un mandato di arresto formale nei confronti di un uomo di 58 anni della contea di Yi, nella provincia del Liaoning, per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Mentre Qin Shuhai era sotto accusa, il 13 febbraio la moglie, da anni incapace di intendere e di volere, è deceduta, il quarto giorno del Capodanno cinese e 26 giorni dopo l’arresto del marito.

I familiari di Qin ne hanno chiesto il rilascio temporaneo, proprio per occuparsi del funerale della moglie, ma il capitano Liu Haizhi, dell'Ufficio di sicurezza interna della contea di Yi, ha detto che il caso non era più di sua competenza, poiché era stato presentato alla procura della città di Linghai. Sia la contea di Yi che la città di Linghai sono sotto l'amministrazione della città di Jinzhou, con Linghai designata a gestire tutti i casi del Falun Gong nella regione di Jinzhou.

Arrestato lo scorso 18 gennaio

L'arresto dell’uomo è scaturito da un incidente avvenuto nel mese di ottobre dell’anno scorso, quando lui e un'altra praticante, Liu Yulan, si sono recati nel vicino villaggio di Maling e hanno incontrato il segretario del villaggio. Poiché il segretario non li ha riconosciuti come abitanti del villaggio, li ha fermati e ha chiesto loro perché si trovassero lì. Ha quindi perquisito il loro triciclo, scoprendo quattro scatole di calendari da tavolo con messaggi sul Falun Gong. Il funzionario ha confiscato i calendari e ha rilasciato i due praticanti, che in seguito ha denunciato alla polizia.

Lo scorso 18 gennaio più di 10 agenti, molti dei quali in borghese, hanno fatto irruzione nell’abitazione dell’uomo, senza mostrare i loro documenti o un mandato di perquisizione.

La madre ottantunenne di Qin, che vive con la sua famiglia, tremava di paura. La polizia ha arrestato l’uomo e altre due praticanti: Li Guibin di 75 anni, e Chu Hongfen di 60 anni, che si trovavano per caso a fargli visita. A Li e Chu sono stati inflitti 15 giorni di detenzione, ma sono state rilasciate l'ottavo o il nono giorno, dopo che le loro famiglie hanno pagato ciascuna una cauzione di 15.000 yuan (circa 1.910 euro).

Sempre il 18 gennaio, lo stesso gruppo di agenti ha arrestato Liu nella propria abitazione, prima di procedere all'arresto di un altro praticante, Shi Baoshan.

Sia Shi che Qin si trovano attualmente presso il centro di detenzione della contea di Yi, mentre Liu viene trattenuta presso il centro di detenzione femminile della città di Jinzhou.

Interrogata la madre di 81 anni

Lo scorso 19 gennaio cinque agenti sono tornati a casa di Qin, il giorno dopo il suo arresto, e hanno interrogato la madre per sapere dove il figlio e Liu avessero preso quelle quattro scatole di calendari. La donna ha risposto che non ne aveva idea. La polizia le ha ordinato di firmare il verbale dell'interrogatorio, ma lei ha spiegato di essere analfabeta. Gli agenti hanno fatto firmare a nome suo un'altra donna anziana che si trovava in visita. Più tardi hanno costretto la madre ad apporre le sue impronte digitali sul documento.

Moglie incapace muore 26 giorni dopo l'arresto del marito

La moglie di Qin non solo era incapace, ma aveva anche una disabilità intellettiva. Dopo l'arresto del marito, le sue condizioni sono peggiorate. Piangeva ogni giorno, pensando a lui, e la suocera faticava a prendersi cura di lei. Il 13 febbraio scorso, il quarto giorno del Capodanno cinese e 26 giorni dopo l'arresto di Qin, la donna è deceduta.