(Minghui.org) Cinque delle otto praticanti residenti ad Anlu, nella provincia dell’Hebei, arrestate alla fine dello scorso anno per la loro fede nel Falun Gong, sono state ingiustamente incriminate quest’anno. Non si sa ancora niente invece delle altre tre.
Il 17 aprile di quest’anno le praticanti Wu Xiufang, Mao Cuiying, Xu Guiyun, e Shi Liying, tutte intorno ai 70 anni, sono state condannate a circa sette mesi di detenzione ciascuna, con una multa di 3.000 yuan (circa 380 euro).
Kong Jiuhong è stata condannata a sette anni il 7 maggio di quest’anno. Il giudice che presiedeva ha sfidato il suo avvocato e i familiari a querelarlo ovunque volessero, quando questi ultimi gli hanno comunicato la loro decisione di ricorrere in appello.
Non si sa se Liu Ping, Yang Furong e Sun Youlan siano state già processate.
Le otto praticanti sono state arrestate l’anno scorso in mesi diversi (Liu è stata arrestata l’11 agosto, Xu, Sun, Mao, e Shi il 19 settembre, Wu e Kong il 24 ottobre, e Yang il 15 novembre). Inizialmente sono state portate tutte al Centro per il lavaggio del cervello di Changsong.
Kong ha iniziato uno sciopero della fame il giorno del suo arresto e a un certo punto si è ammalata gravemente.
A causa delle intimidazioni e dell’intenso lavaggio del cervello mirato a farla rinunciare al Falun Gong, Yang ha iniziato ad avere la pressione alta e accusava insensibilità a mani e piedi. Le autorità l’hanno trasferita in segreto all’Ospedale di Puai il 18 novembre dello scorso anno.
Il PM Hou Juan della Procura di Anlu ha poi incriminato le signore Kong, Wu, Mao, Xu e Shi (non si conoscono le date esatte). Il 17 aprile Le cinque praticanti state processate al Tribunale di Anlu, non si sa se collettivamente o individualmente.
Ha presieduto il giudice Yang Yaolong, che alla fine dell’udienza (o delle udienze) ha emesso un verdetto di condanna contro le quattro donne. Non si sa se poi siano state rilasciate (dal momento che sono passati sette mesi dal loro arresto).
Quel giorno Yang non ha emesso alcun verdetto per Kong, ma l’ha minacciata di darle almeno sette anni quando ha rifiutato di dichiararsi colpevole di praticare il Falun Gong. Kong ha obiettato che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong. Ha anche testimoniato contro la polizia che l’aveva arrestata senza alcuna base legale e l’aveva torturata mentre era al centro per il lavaggio del cervello. È stata poi trasferita al centro di detenzione di Yunmeng e ancora all’Ospedale psichiatrico di Hanchuan, anche se era sana di mente.
Yang l’ha condannata a sette anni il 7 maggio di quest’anno e quando l’avvocato e i familiari hanno detto che avrebbero fato ricorso, ha ribattuto che potevano citarlo in giudizio ovunque volessero.
Questa non era la prima volta che Kong, ex impiegata in una fabbrica tessile, veniva presa di mira per la sua fede. Era già stata arrestata a febbraio del 2000 quando era andata a Pechino per fare appello in difesa del suo diritto di praticare il Falun Gong. Era stata riportata ad Anlu e tenuta al Centro di detenzione n° 1 per due mesi e mezzo, nonché multata di 2.000 yuan (circa 250 euro). Era stata arrestata di nuovo ad ottobre del 2002 e alimentata forzatamente 90 volte in un mese. L’altro arresto risale al 25 maggio del 2016, dopo che qualcuno l’aveva denunciata per aver parlato del Falun Gong agli abitanti di un villaggio. Il 1° giugno di quell’anno era stata portata al Centro per il lavaggio del cervello di Wuhan, capoluogo della provincia dell’Hubei, e tenuta lì per un tempo imprecisato.
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