(Minghui.org) Una donna della città di Anlu, nella provincia dell’Hubei, è in sciopero della fame dal 24 ottobre scorso, quando è stata arrestata per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Poiché il marito e il figlio della signora Kong Jiuhong vivono in un’altra città, hanno scoperto del suo arresto solo alcuni giorni dopo, quando il marito ha fatto ritorno a casa. La porta d’ingresso era stata forzata, gli agenti avevano perquisito il garage e confiscato il computer, la stampante e i libri del Falun Gong della donna. Il marito l’ha cercata ovunque e alla fine l’ha trovata in un centro per il lavaggio del cervello nella vicina città di Beifan, che è sotto la giurisdizione di Anlu.
Il marito ha saputo che Kong, dal giorno del suo arresto, aveva iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione e ha insistito affinché il Dipartimento di polizia della città di Anlu la rilasciasse immediatamente, ma senza successo.
Kong, ex dipendente di una fabbrica tessile, non è la prima volta che viene presa di mira per aver sostenuto la sua fede. Nel febbraio 2000 era stata reclusa per essersi recata a Pechino a chiedere il diritto di praticare il Falun Gong. La donna è stata scortata ad Anlu, trattenuta nel Centro di detenzione n. 1 della città per due mesi e mezzo e multata di 2.000 yuan (circa 254 euro). Nell’ottobre 2002 è stata nuovamente arrestata e alimentata a forza per oltre 90 volte nell’arco di un mese. Il 25 maggio 2016 è stata arrestata, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong agli abitanti di un villaggio. Il 1° giugno dello stesso anno è stata portata al Centro per il lavaggio del cervello della provincia dell’Hubei a Wuhan (capitale dell’Hubei) e trattenuta per un periodo di tempo imprecisato.
Alimentata a forza per oltre 90 volte in seguito a un arresto nel 2002
Nell’ottobre 2002, quando Chen Xunqiu e Zhao Zhifei, il direttore e il vicedirettore dell’Ufficio di pubblica sicurezza della provincia dell’Hubei, si sono recati ad Anlu per una riunione, hanno ordinato alla polizia di condurre un arresto di massa dei praticanti del Falun Gong locali. Li Mianchu e Nie Hanzhang, dell’Ufficio 610 della città di Anlu, hanno collaborato con Tang Jianguo, dell’Ufficio per la sicurezza interna della stessa città, per mobilitare un’ampia forza pubblica e arrestare durante la notte oltre 70 praticanti, tra cui Kong. Le due strutture di detenzione di Anlu erano piene di praticanti arrestati.
Kong è stata tenuta in cella d’isolamento in uno dei centri di detenzione. Sette detenuti di sesso maschile la sorvegliavano 24 ore su 24 in tre turni e la seguivano anche quando andava in bagno. Lei per protestare, ha fatto uno sciopero della fame, ma è stata nutrita a forza.
I detenuti le hanno aperto la bocca con un paio di pinze, le hanno messo una bottiglia di plastica sulla lingua e poi l’hanno chiusa legandole un asciugamano sulla bocca e sulla testa. Un detenuto le ha tappato il naso, mentre gli altri la tenevano per le mani e i piedi per impedire di muoversi. Successivamente hanno versato nella bottiglia del porridge mescolato con una grande quantità di sale e non si sono fermati per farla respirare finché non era finito, ripetendo la procedura più volte. I detenuti non hanno smesso finché il suo addome non si è gonfiato visibilmente e il cibo è risalito dallo stomaco alla bocca.
Al termine dell’alimentazione forzata, i detenuti hanno legato Kong al letto per evitare che vomitasse. Dopo che la donna ha tentato di vomitare, le guardie l’hanno minacciata di ripetere l’alimentazione forzata. Lei ha gridato per protestare e le guardie hanno ordinato ai detenuti di chiudere la porta per evitare che altri la sentissero. Alcune volte loro la picchiavano e le versavano gli avanzi di cibo sui capelli o sul collo. Quando le guardie la tenevano esposta alle basse temperature, i suoi capelli si congelavano.
Liu Liguang, il capo del centro di detenzione, una volta ha detto a Kong: “Non stai facendo lo sciopero della fame? Giocheremo con te fino alla fine”.
Un’altra guardia, Yue Zhonggui, ha detto: “Se non ti comporti bene, ti alimenteremo a forza con acqua speziata”.
A causa dell’eccesso di sale nel porridge Kong, dopo l’alimentazione forzata, sentiva sempre un dolore intenso e bruciante agli organi interni. Ogni alimentazione forzata era come una sessione di tortura estrema. Spesso sputava sangue. Durante il mese di detenzione è stata alimentata a forza più di 90 volte.
Quando le guardie hanno portato Kong al campo di lavoro forzato di Shayang, era talmente debole ed emaciata da non riuscire a mantenere l’equilibrio. Il campo di lavoro si è rifiutato di ammetterla, quindi le guardie l’hanno dovuta riportare al centro di detenzione. Due settimane dopo hanno tentato nuovamente di farla ammettere al campo di lavoro, ma le autorità si sono rifiutate di accoglierla perché soffriva di tachicardia e ipertensione arteriosa, quindi è stata riportata di nuovo al centro di detenzione, dove ha continuato a subire percosse e altre forme di torture per essersi rifiutata di rinunciare al Falun Gong.
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