(Minghui.org) In occasione del 25° anniversario dall'inizio della persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) nel luglio 1999, i praticanti di 44 Paesi hanno presentato un nuovo elenco di perpetratori ai rispettivi governi, chiedendo loro di vietare l'ingresso ai responsabili dei crimini e ai familiari, e di congelare i loro beni all'estero secondo la legge.
Tra i colpevoli elencati è presente Xu Wenhai, vice governatore della provincia dell'Hubei e direttore del Dipartimento di pubblica sicurezza della provincia dell'Hubei.
Nome completo del perpetratore: Xu (cognome) Wenhai (nome)Nome cinese: 徐文海Sesso: UomoData/anno di nascita: Settembre 1965Luogo di nascita: Suixi, provincia del Guangdong, Cina
Luglio 2020 - Presente: vice governatore della provincia dell'Hubei, segretario del Comitato di Partito e direttore del Dipartimento provinciale di pubblica sicurezza, Ispettore capo e primo segretario aggiunto del Comitato provinciale per gli affari politici e legali.
Ottobre 2016 - giugno 2020: vicesindaco della città di Shenzhen nella provincia del Guangdong, e direttore del Dipartimento di polizia della città di Shenzhen.
Giugno 2014 - ottobre 2016: vicedirettore del Dipartimento di pubblica sicurezza della provincia del Guangdong
Dal mese di giugno 2014 Xu Wenhai ha ricoperto posizioni importanti all'interno del sistema di pubblica sicurezza del PCC. Ha attuato attivamente la politica di persecuzione contro il Falun Gong, portando all'arresto e alla condanna di un gran numero di praticanti. Durante la detenzione diversi praticanti sono stati torturati a morte.
Dal mese di giugno 2020, dopo che Xu è diventato vice governatore della provincia dell'Hubei e direttore del Dipartimento di pubblica sicurezza dell'Hubei, la persecuzione nella provincia è rimasta severa. Dal giugno 2020 allo scorso mese di maggio almeno 10 praticanti: Liu Jigang, Wei Youxiu, Qin Hanmei, Tang Changjun, Li Juhua, Chen Wangqiu, Hu Hanjiao, Hu Yongxiu, Zong Ming e Chen Xuzhen, sono deceduti a causa delle torture subite. Molti altri sono rimasti invalidi o feriti.
Nella seconda metà del 2020 almeno tre praticanti: Liu Jigang, Wei Youxiu e Qin Hanmei, sono stati torturati a morte. Sette sono rimasti feriti o sono rimasti invalidi: Feng Jiwu, Xiong Youyi, Zhou Guoqiang, Zhang Bo, Li Jun, Wang Qiong e Wang Xinguo. Dal mese di luglio al mese di dicembre 2020, 361 praticanti sono stati arrestati e le loro abitazioni sono state messe a soqquadro.
Nel 2021 sette praticanti sono deceduti a causa della persecuzione; 38 sono stati condannati; 123 sono stati detenuti nei centri per il lavaggio del cervello; 132 sono stati trattenuti nei centri di detenzione; 321 sono stati arrestati e 485 sono stati molestati.
Nel 2022 e l'anno scorso almeno 19 praticanti sono deceduti a causa delle persecuzioni; 71 sono stati condannati e multati per un totale di 236.000 yuan (circa 29.700 euro); 392 sono stati arrestati; 120 sono stati detenuti nei centri per il lavaggio del cervello e cinque negli ospedali psichiatrici; 517 sono stati molestati. Altri 49 hanno subito persecuzioni finanziarie, come la sospensione della pensione o il licenziamento dal posto di lavoro.
Da gennaio a maggio di quest'anno almeno due praticanti, Ouyang Haiwen e Chen Xuzhen, sono deceduti a causa delle torture subite. Alle 7:00 dello scorso 23 aprile ha avuto luogo un arresto di massa, nel distretto di Xian'an della città di Xianning nella provincia dell'Hubei.
1.1) Casi di morte selezionati
Caso 1: Chen Xuzhen rilasciata in condizioni critiche, muore un mese dopo
Il 2 marzo dell'anno scorso Chen Xuzhen, della città di Danjiangkou nella provincia dell'Hubei, è stata arrestata mentre stava studiando gli insegnamenti del Falun Gong insieme ad altre persone. La donna è stata condannata a un anno di prigione e multata di 2.000 yuan (circa 250 euro). Nel Centro di detenzione della città di Shiyan si è ammalata gravemente e lo scorso mese di febbraio è stata rilasciata. Il 14 marzo scorso, un mese dopo, Chen è deceduta.
Caso 2: Hu Yongxiu muore sei giorni dopo l'arresto per aver praticato il Falun Gong
Il 30 marzo dell'anno scorso Hu Yongxiu, di 64 anni residente a Wuhan nella provincia dell'Hubei, è stata arrestata fuori da un ospedale, mentre stava parlando alla gente della persecuzione del Falun Gong. Il 5 aprile i suoi familiari hanno confermato che era deceduta. La veglia funebre nella sua abitazione è stata strettamente monitorata dalla polizia. A causa della rigida censura delle informazioni in Cina, non sono disponibili altri dettagli sulla sua morte.
Caso 3: La signora Tang Changjun muore 66 giorni dopo aver scontato tre anni e mezzo di prigione
Il 12 aprile 2019 Tang Changjun, residente a Wuhan nella provincia dell'Hubei, è stata arrestata per aver parlato del Falun Gong alle persone nella metropolitana. Il 10 settembre 2020 il Tribunale distrettuale di Hanyang ha tenuto un'udienza virtuale sul suo caso e il 9 novembre 2020 l'ha condannata a tre anni e mezzo di prigione, oltre a una multa di 2.000 yuan. I familiari e gli avvocati hanno tentato diverse volte di farle visita durante la detenzione, ma le autorità carcerarie non hanno mai approvato le loro richieste. Il 12 ottobre 2022, quando è stata rilasciata dalla Prigione di Hankou, non era in grado di camminare, parlava male ed era emaciata. Nonostante ciò, il comitato di strada l'ha molestata due volte a casa, cercando di costringerla a rinunciare alla sua fede. Il 17 dicembre è deceduta all'età di 74 anni.
Caso 4: Hu Hanjiao muore 13 giorni dopo essere stata imprigionata
Il 15 marzo 2021 Hu Hanjiao, della città di Hanchuan nella provincia dell'Hubei, è stata arrestata, dopo essere stata denunciata per aver parlato alla gente del Falun Gong. Alla fine di giugno 2021 è stata condannata a quattro anni di prigione. Durante i sette mesi trascorsi nel Centro di detenzione della città di Hanchuan, Hu ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione ed è stata nutrita a forza. Alle 20:00 del 9 novembre 2021, 13 giorni dopo il suo trasferimento al Carcere femminile della provincia dell'Hubei, una guardia ha chiamato il marito di Hu e gli ha detto che era deceduta in ospedale per malattia.
Caso 5: La signora Zong Ming muore sei giorni dopo l'arresto per aver praticato il Falun Gong
Il 18 aprile 2022 Zong Ming è stata arrestata durante la campagna “Nessuno escluso”, che ha preso di mira tutti i praticanti del Falun Gong sulla lista nera del governo, per costringerli a rinunciare alla loro fede. Quando è stata rilasciata dopo otto mesi di detenzione in un centro per il lavaggio del cervello, la donna era emaciata e aveva difficoltà a parlare. Il 1° gennaio dell'anno scorso è deceduta, sei giorni dopo essere stata riportata a casa dalla sua famiglia.
Caso 6: Wei Youxiu muore in prigione dopo oltre due anni di detenzione in isolamento
Il 2 giugno 2018 Wei Youxiu è stata arrestata al parco Zhongshan e la sua abitazione è stata messa a soqquadro. La donna è stata rinchiusa per oltre un anno nel Centro di detenzione n° 1 di Wuhan. Secondo quanto riferito, le persecuzioni l'hanno ridotta pelle e ossa, e doveva essere aiutata a camminare.
Il 15 agosto 2020 i suoi familiari sono stati avvisati che Wei, di 72 anni, era deceduta di leucemia. Le autorità si sono rifiutate di fornire ulteriori informazioni, ma i familiari sospettano che sia stata torturata a morte.
1.2) Casi selezionati di condanna
Caso 1: Due donne condannate per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong
Il 21 agosto 2021 Cheng Lianlian e Zhang Guiying, della contea di Hongan nella provincia dell'Hubei, sono state arrestate, dopo essere state denunciate per aver distribuito volantini informativi del Falun Gong. Il giorno successivo all’arresto le loro abitazioni sono state messe a soqquadro dalla polizia, che ha confiscato i libri e la letteratura del Falun Gong, da usare come prove. In seguito Cheng è stata condannata a sette anni di prigione e Zhang a tre anni.
Caso 2: Due anziani condannati a pesanti pene detentive
All'inizio dell'anno scorso due residenti della città di Macheng, nella provincia dell'Hebei, sono stati condannati alla prigione. Il 6 novembre 2021 Yi Jiahai e Yan Yingzhong, entrambi settantenni, sono stati prelevati dalle rispettive abitazioni e portati al primo Centro di detenzione di Macheng. In seguito, Yi è stato condannato a nove anni di prigione e Yan a otto anni. Il 14 giugno dello scorso anno sono stati entrambi rinchiusi presso il gruppo carcerario di Shayang.
1.3) Casi di arresto selezionati
Caso 1: Sette residenti arrestati mentre stavano studiando insieme gli insegnamenti del Falun Gong
L'11 marzo 2021 sette residenti di Wuhan: le signore Zhou Yuying di 83 anni, Liang di 76 anni, Liu Yunli di 71 anni, il signor Xu Nanshan di 70 anni, le signore Tang Lihua di 66 anni, Yu Shifang di 57 anni e Tong Li di quasi 43 anni, stavano studiando gli insegnamenti del Falun Gong a casa di Zhou, quando un agente di polizia ha tagliato le sbarre di sicurezza della finestra e ha fatto improvvisamente irruzione nell'appartamento.
L'ufficiale ha aperto la porta e ha fatto entrare altri agenti, che hanno arrestato tutti i praticanti presenti e li hanno portati alla stazione di polizia. I praticanti sono stati interrogati e fotografati, sono stati loro prelevati campioni di sangue, le impronte digitali e le impronte dei piedi. Le signore Zhou e Liu sono state condotte al Centro per il lavaggio del cervello del distretto di Wuchang.
Caso 2: Zhou Hongliang è stato picchiato durante l'arresto
Intorno alle 16:00 del 10 marzo dell'anno scorso Zhou Hongliang, che svolgeva compiti saltuari presso un centro commerciale locale, è stato arrestato sul posto di lavoro. I cinque agenti della Stazione di polizia di Xicheng, di cui solo uno in uniforme, lo hanno portato a casa. Dopo aver fatto irruzione nella sua abitazione, hanno ordinato all'uomo di andare con loro. Zhou si è rifiutato di obbedire e ha detto che doveva occuparsi della madre ottantenne, incapace di intendere e di volere. Quattro agenti lo hanno quindi frustato con le loro cinture.
L'uomo è uscito di corsa dal suo appartamento, ma gli agenti lo hanno raggiunto in un attimo e hanno continuato a picchiarlo. Non si sono fermati nemmeno quando i suoi vicini li hanno biasimati per aver percosso una persona tanto gentile.
Gli agenti hanno riportato Zhou a casa, hanno condotto una seconda perquisizione dell'appartamento e lo hanno portato al primo Centro di detenzione della città di Suizhou.
1.4) I famosi centri per il lavaggio del cervello nella provincia dell'Hubei
Dall'inizio della persecuzione del Falun Gong nel 1999, le autorità dell'Hubei hanno seguito da vicino il regime comunista nella repressione dei praticanti. Erano particolarmente esperte nell'ospitare sessioni di lavaggio del cervello contro i praticanti del Falun Gong.
Nel 2021 c'erano ben 27 centri di lavaggio del cervello nella provincia dell'Hubei, tra cui 15 solo nella capitale, Wuhan. Almeno 123 praticanti del Falun Gong sono stati detenuti nei centri per il lavaggio del cervello e costretti a studiare materiali di propaganda che diffamavano il Falun Gong.
Per portare avanti la campagna “Nessuno escluso” del PCC, che mirava a costringere tutti i praticanti del Falun Gong sulla lista nera del governo a rinunciare alla loro fede, le autorità di Wuhan hanno mobilitato la polizia di vari distretti per arrestare i praticanti locali e portarli nei centri per il lavaggio del cervello. Il Comitato per gli Affari Politici e Legali (PLAC) e l'Ufficio 610 di Wuhan hanno firmato contratti con diversi "collaboratori" (ex praticanti che avevano rinunciato al Falun Gong) e li hanno incaricati di lavorare per il PCC nella persecuzione. La città pagava profumatamente questi collaboratori per torturare e trasformare i praticanti nei centri per il lavaggio del cervello. Le autorità hanno anche assunto un poliziotto in pensione, che aveva avuto precedenti nella tortura dei praticanti, per lavorare nei centri per il lavaggio del cervello nei diversi distretti. In quel periodo a Wuhan sono stati creati almeno 10 nuovi centri per il lavaggio del cervello.
Il 6 giugno 2021 Li Yuzhen, di 72 anni residente a Wuhan nella provincia dell'Hubei, è stata arrestata nella propria abitazione ed è stata portata al Centro per il lavaggio del cervello di Wangjiahe, dove è stata tenuta in una stanza buia al secondo piano. Le guardie l'hanno costretta a guardare video che diffamavano il Falun Gong e le hanno ordinato di scrivere dichiarazioni di rinuncia alla sua fede. Lei si è rifiutata di obbedire e, in segno di protesta, ha iniziato uno sciopero della fame. Le guardie l'hanno sorvegliata a turno e non l'hanno lasciata dormire per quattro giorni. A volte è stata costretta a restare in piedi per lunghi periodi di tempo. Il quinto giorno le guardie l'hanno anche nutrita a forza. La donna ha sofferto molto, gli occhi le si sono rovesciati all'indietro e ha rischiato di morire.
Nel 2022 almeno 60 praticanti sono stati detenuti in nove centri per il lavaggio del cervello di Wuhan, tra cui il Centro Etouwan nel distretto di Qiaokou e il Centro Baishazhou nel distretto di Wuchang.
Il 31 maggio dell'anno scorso Hu Yanhua, di 57 anni residente a Wuhan nella provincia dell'Hubei, è stata arrestata proprio davanti al suo appartamento, mentre stava tornando a casa dal lavoro. Il giorno successivo la polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione e l'ha trattenuta per 10 giorni nel secondo Carcere della città di Wuhan. Tuttavia l'11 giugno, quando è scaduto il suo mandato, non è stata rilasciata, ma bensì portata all'Ospedale Youfu (un ospedale psichiatrico a est della stazione ferroviaria Hankou di Wuhan), dove è stata tenuta per quasi due mesi. L'8 agosto gli agenti hanno aperto la porta del suo appartamento e hanno fatto irruzione. Alcune ore dopo la donna è stata prelevata dall'ospedale psichiatrico e portata al Centro per il lavaggio del cervello del distretto di Jianghan.
Il 24 ottobre dell'anno scorso Kong Jiuhong è stata arrestata e portata in un centro per il lavaggio del cervello, dove ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. Nonostante le sue gravi condizioni, la polizia si è rifiutata di rilasciarla e l'ha trasferita al Centro di detenzione di Yunmeng. Il 12 novembre è stata portata all'Ospedale di riabilitazione di Hanchuan. Lo scorso mese di maggio il Tribunale della città di Anlu l'ha condannata a sette anni di prigione.
2) Reati commessi come vicesindaco e direttore del Dipartimento di polizia della città di Shenzhen (ottobre 2016 - giugno 2020)
Durante il mandato di Xu come vicesindaco di Shenzhen e direttore del Dipartimento di polizia della città di Shenzhen, la persecuzione del Falun Gong è rimasta inalterata. Nel 2017 sono stati 25 i praticanti arrestati e altri sei sono stati molestati. Nel 2018 e nel 2019 sono stati arrestati rispettivamente 11 e 15 praticanti e, durante lo stesso periodo, molti altri sono stati molestati.
Il 26 settembre 2019 Luo Zhiyin, ventenne residente a Shenzheng nella provincia del Guangdong, è stato arrestato dopo essere stato sospettato dalla polizia di aver affisso materiale informativo del Falun Gong. Gli agenti hanno messo a soqquadro il suo appartamento e lo hanno interrogato alla stazione di polizia locale. Il giovane uomo è stato picchiato alla testa e gli sono stati strappati i vestiti. Per umiliarlo un agente gli ha perfino spinto la testa tra le gambe. Un altro ha minacciato di prelevare i suoi organi, se si fosse rifiutato di rispondere alle loro domande.
Il 14 aprile la Procura distrettuale di Nanshan ha incriminato Luo. Il 29 ottobre 2021 il Tribunale distrettuale ha tenuto un'udienza sul suo caso e lo ha condannato a tre anni di pena detentiva.
Il 10 aprile 2020 Liang Zhanhong, di 75 anni residente a Shenzhen nella provincia del Guangdong, è stata arrestata nella propria abitazione, dopo che un agente di sicurezza della sua circoscrizione l'aveva denunciata per avergli parlato del Falun Gong. La donna è stata trattenuta nel Centro di detenzione di Nanshan e, nel 2021, è stata condannata a tre anni.
Negli ultimi anni, la polizia e i membri del comitato residenziale l'hanno molestata diverse volte, causando grande sofferenza alla sua famiglia. L'ultimo arresto ha messo in difficoltà il marito, incapace di trovare assistenza.