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Crimini di Wang Liguo e Han Yanwei, ex e attuale guardiani del Carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang, nella persecuzione del Falun Gong

17 Set. 2024 |   Di un corrispondente Minghui

(Minghui.org) In occasione del 25° anniversario dall'inizio della repressione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) iniziata nel luglio 1999, i praticanti di 44 Paesi hanno presentato un nuovo elenco di colpevoli ai rispettivi governi, chiedendo che ai malfattori e ai loro familiari fosse impedito l’ingresso nel Paese e i loro conti in banca venissero congelati, come previsto dalla legge.

Tra i responsabili elencati ci sono Wang Liguo e Han Yanwei, ex e attuale direttore del Carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang.

Informazioni sui perpetratori

Nome completo dell'autore del reato: Wang (cognome) Liguo (nome)Nome cinese: 王立国Genere: MaschioPaese: Cina

Nome completo dell'autore del reato: Han (cognome) Yanwei (nome)Nome cinese: 韩延伟Genere: MaschioPaese: Cina

Titolo o posizione

Wang Liguo

Prima dell'agosto 2021: Segretario e direttore del Centro di riabilitazione dalle droghe per l’isolamento obbligatorio dell’HeilongjiangAgosto 2021 - agosto 2022: Direttore del Carcere femminile dell’Heilongjiang

Han Yanwei

Prima di settembre 2022: Direttore del Carcere Huashan nell’HeilongjiangSettembre 2022 - Presente: Direttore del Carcere femminile dell’Heilongjiang

Crimini principali

La Prigione femminile dell’Heilongjiang è l'unica prigione femminile della provincia. Il numero di praticanti detenute è tra i più alti del Paese e almeno 1.000 di loro vi sono state rinchiuse.

A settembre dello scorso anno almeno 40 praticanti sono morte a causa delle torture subite nella prigione; almeno il 90% delle detenute ha riportato lesioni permanenti e continua a soffrire degli effetti a lungo termine, anche dopo il rilascio.

Durante il loro mandato, Wang Liguo e Han Yanwei hanno applicato vigorosamente le politiche di persecuzione contro il Falun Gong e hanno istigato le guardie carcerarie e le detenute criminali a torturare violentemente le praticanti per costringerle a rinunciare al loro credo.

Le immagini mostrano alcuni dei metodi di tortura utilizzati nella prigione, tra cui la panca della tigre, le violente percosse, il letto della morte (o letto di stiramento), le scosse elettriche, la sospensione in aria con le manette, l'alimentazione forzata e la somministrazione di farmaci sconosciuti.

Selezione di casi di morte

Caso 1: Insegnante in pensione di 75 anni muore nel Carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang

Il 13 luglio dello scorso anno Mou Yongxia, un'insegnante in pensione di 75 anni, è morta a causa dei continui abusi subiti nel Carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang. Le guardie hanno cremato il corpo prima di notificare il decesso alla sua famiglia.

Nel settembre 2019 Mou è stata arrestata e condannata a una pena detentiva di sei anni dal Tribunale del distretto di Ranghulu nel maggio 2020. Le guardie del Carcere femminile provinciale hanno istigato le detenute a picchiarla e ad insultarla. Anni di torture e abusi hanno compromesso la sua salute e la donna riusciva a malapena a muoversi.

Dopo aver sofferto di incontinenza fecale, nell'agosto 2022 una detenuta l'ha picchiata e le ha versato addosso acqua fredda. In seguito, ha sofferto di un disturbo mentale, ma le guardie e le altre detenute hanno continuato a picchiarla regolarmente.

Alla fine di dicembre 2022 una detenuta si è lamentata del fatto che Mou camminava troppo lentamente e l'ha spinta violentemente da dietro. Mou è caduta a terra e aveva dei lividi sul viso. Quella notte ha avuto una minzione frequente e spesso si doveva alzare più di 10 volte ogni notte; le detenute incaricate di sorvegliarla spesso la maltrattavano verbalmente e la picchiavano per questo motivo.

Mou si svegliava spesso nel cuore della notte urlando a causa dei continui abusi. Gridava così forte che le detenute delle altre celle potevano sentirla, era disorientata e non riusciva nemmeno a riconoscere le altre praticanti del Falun Gong che stavano nella sua stessa cella.

Il figlio ha chiesto alle autorità carcerarie di rilasciare Mou in libertà vigilata, ma le sue richieste sono state ripetutamente respinte.

Caso 2: Donna di 77 anni muore mentre sta scontando una condanna a 13 anni di reclusione

Il 16 febbraio dello scorso anno Fei Shuqin, della città di Harbin, è morta nel Carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang mentre scontava una condanna a 13 anni. Aveva 77 anni.

Secondo la famiglia la donna aveva sviluppato fibromi uterini, ipertensione e problemi cardiaci poco dopo la reclusione, ma il carcere le aveva ripetutamente negato la richiesta di rilascio in libertà vigilata. Alla famiglia non è stato permesso di vederla dal 2019.

Il 13 gennaio dello scorso anno Fei ha perso l'appetito ed era afflitta da una costante sonnolenza, per cui è stata portata all'ospedale della prigione e il medico le ha riscontrato infarti lacunari multipli, atrofia cerebrale e una grave patologia polmonare. Nonostante le sue condizioni, il carcere ha negato alla famiglia di visitarla e si è rifiutato di rilasciarla.

Alle 13:00 del 16 febbraio il carcere ha informato la famiglia che l'avrebbe trasferita in un altro ospedale, ma solo un'ora dopo la prigione ha richiamato dicendo che era appena deceduta. La famiglia sospetta che potesse essere già morta quando il carcere aveva chiamato la prima volta.

Inizialmente il carcere ha impedito alla famiglia di vedere il suo corpo, ma vista la loro insistenza le guardie hanno ceduto, dopo aver ottenuto l'approvazione del loro supervisore. La famiglia ha detto che sembrava estremamente magra e che aveva la testa rasata.

Fei è stata arrestata il 29 marzo 2013 per aver esposto striscioni con la scritta “La Falun Dafa è buona” lungo un'autostrada principale. Il Tribunale della contea di Yilan l'ha condannata a 13 anni di carcere.

Caso 3: Teng Shuli muore in prigione mentre sconta sette anni di carcere

Il 10 gennaio dello scorso anno Teng Shuli, della città di Jixi, è morta mentre stava scontando una pena di sette anni. Aveva 53 anni.

Il 12 ottobre 2020 Teng è stata arrestata e condannata a sette anni di carcere e a una multa di 80.000 yuan (circa 10.170 euro) il 2 giugno 2021. Dopo essere stata portata nella Prigione femminile della provincia dell’Heilongjiang nel 2021 è stata costretta a guardare ogni giorno video di propaganda che diffamavano il Falun Gong. È stata anche privata del sonno e costretta a stare seduta su un piccolo sgabello per molte ore senza potersi muovere.

Il tormento mentale e fisico ha avuto ripercussioni sulla salute di Teng, che mangiava pochissimo,era emaciata, e ha anche sviluppato un tumore all'addome che le causava gravi emorragie ogni volta che defecava.

Teng era così debole da essere costretta a letto; non riusciva ad alzarsi nemmeno quando le guardie andavano a ispezionare la cella. Le sue compagne di cella temevano che potesse morire in qualsiasi momento. In seguito, si è scoperto che aveva un cancro al fegato e al retto all'ultimo stadio.

Al marito di Teng sono state negate le visite nonostante le sue ripetute richieste, e la prigione ha anche negato la sua richiesta di rilasciarla in libertà vigilata, anche quando era in punto di morte.

Caso 4: Donna di 74 anni muore mentre sconta quattro anni di carcere

Il 10 giugno 2021 Li Yuzhen, della città di Harbin, è stata arrestata nel corso di un'indagine collettiva e successivamente condannata a quattro anni e a una multa di 10.000 yuan (circa 1.270 euro). Il 7 gennaio 2022 è stata trasferita nel Carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang dopo che il suo appello è stato respinto.

Nell'ottavo reparto della prigione due letti a castello sono stati accostati per tutta la lunghezza delle pareti e la maggior parte delle praticanti appena ammesse venivano fatte dormire tra altre due persone che occupavano ciascuna un letto a castello. Chi non aveva un letto doveva dormire nel corridoio. Li aveva problemi alle gambe, ma è stata assegnata a dormire in uno dei letti a castello superiori, tuttavia le detenute hanno affermato di averla trattata bene.

La detenuta Yuan Jingfang, che sta scontando una condanna all'ergastolo, è stata assegnata come caposquadra dalle guardie a causa della sua partecipazione attiva nella persecuzione delle praticanti del Falun Gong.

All'inizio dello scorso gennaio Li è stata portata in ospedale dove è morta una settimana dopo. Non è chiaro se abbia sviluppato una malattia terminale o se sia morta a causa delle torture subite in prigione. Aveva 74 anni.

Caso 5: Donna dell’Heilongjiang torturata in prigione

Il 31 agosto 2020 Jing Yuhua, di 64 anni lavoratrice in pensione di un'azienda di riscaldamento della città di Jiamusi, è stata arrestata e condannata a tre anni e mezzo di carcere giorni dopo il processo del 28 dicembre 2020. È stata rinchiusa nel Carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang il 12 agosto 2021.

Poiché Jing si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong, le guardie carcerarie hanno assegnato alle detenute il compito di sorvegliarla 24 ore su 24. Queste l'hanno costretta a rimanere seduta su un piccolo sgabello dalle 4:00 alle 22:00 di ogni giorno e se si muoveva, anche solo di poco, veniva picchiata e insultata. Le natiche di Jing, in seguito a queste torture di lunga durata, hanno sviluppato piaghe infette.

A causa delle continue percosse, Jing aveva lividi su tutto il corpo e tutti i denti, tranne uno, erano caduti. Aveva difficoltà a mangiare ed è diventata malnutrita ed emaciata, Sun Shuhua, una condannata per omicidio, una volta ha dato a Jing uno schiaffo così forte che è diventata sorda da un orecchio. Il carcere limitava inoltre la spesa mensile di Jing dal suo conto corrente a 100 yuan (circa 12 euro). Con i prezzi maggiorati di tutto ciò che si trova in carcere, Jing riusciva a malapena ad acquistare i beni di prima necessità.

Caso 6: Giovane donna sviluppa una malattia cardiaca in carcere, ma è ancora costretta ai lavori forzati

Liu Kaixin, di 31 anni circa, ha sviluppato una malattia cardiaca a causa dei maltrattamenti subiti durante i tre anni di carcere, ma è ancora costretta ai lavori forzati senza retribuzione.

Il 5 settembre 2021 Liu, originaria della prefettura di Daxing'anling, è stata arrestata. Il Tribunale del distretto di Songling l'ha condannata a tre anni e il 16 giugno 2022 è stata trasferita nel Carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang (situato nella capitale Harbin).

Per ottenere un alto tasso di “trasformazione”, il Carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang sceglie appositamente criminali spietate per perseguitare le praticanti. Queste criminali sono state nominate capo-detenute o capitane di squadra incaricate della produzione di lavoro o di altri compiti. Hanno libero sfogo nel maltrattare le praticanti del Falun Gong e nulla è considerato eccessivo, purché riescano a farle rinunciare alla loro fede. Le guardie spesso chiudono un occhio quando queste criminali torturano le praticanti e, per garantirne la persecuzione continua, le guardie offrono varie ricompense a queste criminali, tra cui privilegi speciali come spostarsi in celle diverse, riduzioni di pena, cibo, beni di prima necessità e più telefonate con le loro famiglie.

Ad alcune criminali è stato persino permesso di distribuire premi e punizioni ad altre detenute non praticanti senza chiedere il permesso alle guardie. Lo scopo delle guardie era quello di aumentare la lealtà delle criminali nei loro confronti per portare avanti la persecuzione delle praticanti del Falun Gong.

Liu è stata sottoposta a varie forme di abuso da parte di queste criminali, sin dal suo ingresso in carcere. Per i primi mesi è stata detenuta nella squadra delle nuove arrivate. La capo detenute Wang Min l'ha costretta a rimanere seduta su un piccolo sgabello immobile per lunghi periodi di tempo, mentre la costringeva a guardare video che diffamavano il Falun Gong, Liu ha presto sviluppato una malattia cardiaca, e non è chiaro se abbia ricevuto cure mediche.