(Minghui.org) Una donna di Dalian, nella provincia del Liaoning, sta scontando sette anni in una prigione femminile, dove ogni giorno subisce crudeli torture per non aver rinunciato alla sua fede nel Falun Gong.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Le persone che la praticano sono perseguitati dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 23 luglio 2014 Chen Yazhou è stata arrestata per aver praticato il Falun Gong, per poi essere condannata a sette anni dal Tribunale Distrettuale di Jinzhou e ammessa al carcere il 4 agosto 2015.
La prima sera è stata portata in prigione. Le guardie l'hanno tenuta in una stanza vuota senza letto o sedie, facendola rimanere seduta per terra tutta la notte ammanettata, senza poter impedire che le zanzare le pungessero tutto il corpo.
Il giorno successivo le guardie hanno portato Chen alla "Divisione per la correzione", dove tutti i praticanti del Falun Gong vengono mandati al loro arrivo in prigione. Questa divisione è stata specificamente creata con lo scopo di far abbandonare la fede ai praticanti.
Poiché Chen ha rifiutato di scrivere le dichiarazioni per rinunciare alla Falun Dafa, le guardie l'hanno costretta a stare in piedi dalle 6 del mattino alle 10 di sera senza interruzione. Spesso, per la fatica, è crollata senza avere più la forza di rialzarsi.
Una volta le guardie l’hanno legata ad un letto per più di 20 ore, con le mani bloccate saldamente. Una detenuta la pizzicava ed un'altra la insultava, mentre una guardia le diceva: "Siamo un'organizzazione esecutiva".
Nessun permesso per la doccia o l’acquisto di assorbenti
Con la crescente attenzione internazionale verso gli inumani trattamenti riservati ai praticanti del Falun Gong nella prigione femminile di Liaoning, gli agenti hanno cambiato metodi di tortura, passando a sistemi più subdoli, meno diretti. Ciò include negare ai praticanti i bisogni primari o limitare l’acquisto di oggetti utili nel quotidiano.
Una volta, durante l'estate, le guardie hanno proibito a Chen di fare il bagno per cinque giorni. Quando finalmente gliel’hanno lasciato fare, non le hanno permesso di cambiarsi l’intimo. Poteva solo indossare biancheria bagnata che doveva lavare durante la doccia.
In inverno le guardie hanno portato via lenzuola e piumino di Chen. In una stanza senza riscaldamento, hanno aperto la finestra per far entrare l’aria gelida, facendola tremare per l'intera serata, il che le ha bloccato le gambe.
Le guardie non hanno permesso a Chen di comprare assorbenti e le hanno dato solo pochi fazzoletti, che erano a malapena sufficienti all’uso, quindi spesso doveva riutilizzarli.
Secondo le informazioni raccolte da Minghui, nel 2018, 251 praticanti del Falun Gong stavano scontando la loro pena nella prigione femminile di Liaoning. Tra queste, la condanna più lunga è di 15 anni, i praticanti imprigionati hanno età variabili tra 25 e 80 anni.
Quattro praticanti sono morte nel 2018 dopo essere state torturate in quella prigione.
I loro nomi sono Yang Shuwen, Leng Dongmei, Liu Jinyu e Sun Min.
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