(Minghui.org) La signora Leng Dongmei, 49 anni della città di Fengcheng, è morta sette mesi dopo essere stata rilasciata per motivi di salute.

La sua morte mette fine a un calvario durato un decennio. La donna era stata arrestata per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese, nel 2000 condannata a due anni di lavori forzati, mentre nel 2002 e nel 2008 a quattro anni di prigione. Il suo ultimo arresto era avvenuto il 9 dicembre 2015, al quale aveva fatto seguito la terza condanna al carcere.

La famiglia non ha saputo dell’ultima condanna fino al 19 maggio del 2016, quando il suo avvocato era stato finalmente autorizzato a vederla. La donna aveva riferito al legale di essere stata ingannata a firmare la lista dei libri del Falun Gong confiscati nella sua casa, usata poi come prova di accusa. Inoltre le avevano detto che la corte locale aveva informato la sua famiglia della sua udienza del 7 maggio, ma quando aveva visto che nessuno dei suoi cari si era presentato al processo, aveva capito che le avevano mentito.

Dopo che il suo appello era stato respinto, era stata mandata al carcere femminile del Liaoning per tre anni e a causa delle torture fisiche e psicologiche che le erano state inflitte, la sua salute si era rapidamente aggravata. Nel luglio 2017 era stata rilasciata per motivi di salute, ma le autorità della prigione le avevano ordinato di presentarsi all'ufficio giudiziario locale una volta alla settimana e avevano messo sotto controllo il suo telefono. Il 25 febbraio 2018 è infine deceduta.

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