(Minghui.org) Il 18 gennaio 2024, i membri del Parlamento Europeo (MEP) hanno approvato con la maggioranza dei voti la Risoluzione 2024/2504 (RSP) presso la sede del Parlamento a Strasburgo, Francia. La procedura è stata avviata da membri di diversi partiti e Stati membri. La Risoluzione condanna la continua persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) e chiede la fine immediata della repressione e il rilascio incondizionato del signor Ding Yuande, un praticante che le autorità cinesi hanno arrestato e condannato nel dicembre 2023 a tre anni di prigione. I contenuti della Risoluzione saranno inoltrati alle istituzioni dell’UE, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e al governo cinese.
La Risoluzione esorta l’UE e i suoi Stati membri ad agire immediatamente per condannare gli abusi di trapianti di organi da parte del PCC e il prelievo forzato di organi, autorizzato dallo Stato, da praticanti in vita del Falun Gong. Richiede inoltre il “rilascio immediato e incondizionato del signor Ding Yuande e di tutti gli altri praticanti arrestati”, nonché sanzioni contro tutti i responsabili e le entità che hanno contribuito alla persecuzione del Falun Gong.
I membri del Parlamento Europeo approvano la Risoluzione 2024/2504 (RSP) per condannare la persecuzione del Falun Gong, il 18 gennaio 2024 (Foto per gentile concessione della UE)
La Risoluzione 2024/2504 (RSP) approvata dagli eurodeputati il 18 gennaio 2024
Quando, il giorno prima del voto, gli eurodeputati hanno discusso il contenuto della bozza della Risoluzione presso la Sala del Parlamento europeo a Strasburgo, molti di loro hanno condannato il fatto che il PCC diffami i praticanti del Falun Gong e usi misure estreme per torturarli, e hanno chiesto che vengano imposte pesanti sanzioni ai responsabili di queste violazioni dei diritti umani.
Nel proprio dibattito, l’eurodeputato Michael Gahler dell’Unione Cristiano-Democratica di Germania ha menzionato il Falun Gong: “È una pratica che non danneggia nessuno e che non rappresenta un pericolo per lo Stato, ma a quanto pare il Partito continua a considerarla ancora oggi dal 1999 una minaccia alla propria ideologia. Il caso su cui ci stiamo concentrando è quello del signor Ding Yuande, che è stato arrestato e condannato nel dicembre scorso a più di tre anni di reclusione”. Ha affermato che i praticanti arrestati “devono essere rilasciati incondizionatamente e autorizzati a praticare la propria fede o la propria cultura, come sancito anche dalla Costituzione cinese”.
L’eurodeputato Michael Gahler dell’Unione Cristiano-Democratica di Germania
L’eurodeputato italiano Fabio Massimo Castaldo ha dichiarato: “Sono passati 25 anni da quando Pechino ha iniziato una vera e propria persecuzione contro i seguaci del Falun Gong...”.
“[La persecuzione] è una vera e propria caccia alle streghe in stile medievale contro minoranze ed etnie. Tuttavia, viene perpetrata con l’ausilio di tecnologie futuristiche sempre più oppressive che sembrano uscite dal celebre romanzo 1984 di George Orwell”.
“[La persecuzione] è un crimine terrificante che ha portato alla scomparsa di decine di migliaia di persone. Di fronte a questi crimini non dovrebbe esserci altra scelta che una condanna ferma, chiara e inequivocabile. Dovremmo tutti chiedere un’indagine internazionale sul traffico criminale di organi e dure sanzioni contro i funzionari e le autorità responsabili”.
L’eurodeputato italiano Fabio Massimo Castaldo
Nel suo dibattito, l’eurodeputata Isabel Santos del Partito Social Democratico portoghese ha affermato: “Il caso di Ding Yuande è uno dei tanti casi di praticanti del Falun Gong che negli anni sono stati insabbiati in Cina. Il Falun Gong è una pratica del tutto innocua che non lede in alcun modo alcun tipo di interesse. L’Unione Europea non può rendersi complice, attraverso il silenzio o l’autocompiacimento, di fronte a questo tipo di casi”.
“Pertanto, chiediamo il rilascio incondizionato e immediato di Ding Yuande, così come di tutti i praticanti del Falun Gong e delle altre vittime di detenzione arbitraria… Non possiamo essere tolleranti verso questo tipo di pratiche!”.
“Inoltre, l’Unione Europea e gli Stati membri devono sostenere un’indagine internazionale sia sui casi di prelievi di organi che sui casi di tortura e di trattamenti inumani e degradanti in Cina”.
L’eurodeputata Isabel Santos del Partito Social Democratico portoghese
L’eurodeputata ceca Markéta Gregorová del Gruppo Verdi/ALE ha affermato: “Le nostre enormi relazioni commerciali (tra UE e Cina) non devono diventare la ragione per distogliere lo sguardo – dal prelievo forzato di organi, dalle sterilizzazioni forzate e dai campi di concentramento nel 21° secolo”.
“Per decenni l’Unione Europea non ha fatto nulla per dissuadere il PCC da questi crimini. Al contrario, inviamo enormi delegazioni commerciali con i nostri capi di Stato e accettiamo il desiderio della Cina di trattare questi crimini come una questione interna su cui non si deve interferire”.
Alla fine, ha sottolineato: “Non dobbiamo finanziare la nostra stessa rovina e vendere i nostri valori!”.
L’eurodeputata ceca Markéta Gregorová del Gruppo Verdi/ALE
La deputata slovacca Miriam Lexmann ha detto di aver appreso come i praticanti sono stati e vengano tuttora torturati nelle carceri cinesi. Ha detto: “[I praticanti] vengono costretti a sopportare di indossare camicie di forza, l’alimentazione forzata con olio di senape, la privazione del cibo e del sonno o lo spray urticante spruzzato negli occhi, oppure di essere percossi e ustionati al corpo e ai piedi con i bastoni elettrici. Numerose donne sono state aggredite sessualmente e non dovremmo dimenticare l’atto disgustoso del prelievo forzato di organi!”.
“È giunto il momento che l’UE adotti un approccio nei confronti del PCC più basato sui principi. È la mancanza di politiche basate su principi che ci ha portato all’attuale pericolo per la sicurezza. Un buon inizio per farlo è ritenere il PCC e i suoi scagnozzi responsabili dei crimini commessi contro l’umanità”.
L’eurodeputata slovacca Miriam Lexmann
L’eurodeputata polacca Anna Fotyga, segretaria generale del Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei, ha affermato che il caso del signor Ding Yuande è la prova che la Cina sta frenando le libertà religiosa e di credo.
Ha ricordato agli altri membri del Parlamento che il figlio del signor Ding stava protestando davanti alla sede e li ha incoraggiati a mostrare sostegno.
L’eurodeputata polacca Anna Fotyga
Al termine del dibattito, Nicolas Schmit, membro della Commissione europea, ha parlato a nome del vicepresidente della Commissione e alto rappresentante dell’UE Josep Borrell. Ha affermato: “Il dibattito riflette chiaramente le continue e profonde preoccupazioni del Parlamento europeo riguardo alle violazioni dei diritti umani in Cina”.
Ha affermato che l’UE “continua a cogliere ogni opportunità, anche a livello multilaterale e al più alto livello politico, per esprimere le sue persistenti preoccupazioni sulla gravissima situazione dei diritti umani in Cina”.
Il commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali Nicolas Schmit
La Risoluzione afferma che “è stato documentato che, a partire dal 1999, migliaia di praticanti del Falun Gong sono morti a causa degli abusi subiti durante la persecuzione nei loro confronti attuata dal PCC, e molti altri casi non sono stati documentati”.
Invita l’UE e i suoi Stati membri a “condannare pubblicamente gli abusi dei trapianti di organi in Cina e a utilizzare il sistema globale di sanzioni dell’UE sui diritti umani e i sistemi nazionali di sanzioni sui diritti umani contro tutti i perpetratori, i loro familiari e le entità che hanno contribuito alla persecuzione dei praticanti del Falun Gong in Cina e all’estero, e sottolinea che le sanzioni dovrebbero includere il rifiuto del visto, il congelamento dei beni, l’espulsione dai territori dell’UE e l’avvio di procedimenti penali internazionali”.
Il 12 maggio 2023 le autorità della città di Rizhao, provincia dello Shandong, Cina, hanno arrestato senza mandato circa settanta praticanti del Falun Gong, tra cui il signor Ding Yuande e sua moglie, la signora Ma Ruimei.
Il praticante del Falun Gong Ding Lebin (a destra) e l’eurodeputato tedesco Michael Gahler (Foto per gentile concessione di Epoch Times)
Anche il figlio della coppia, il signor Ding Lebin, è un praticante e vive in Germania. Sua madre è stata rilasciata circa dieci giorni dopo l’arresto, ma suo padre è ancora detenuto. Il signor Ding Lebin ha chiesto aiuto alla società internazionale per salvare suo padre, la cui udienza si è tenuta a novembre presso il tribunale della contea di Wlian. Successivamente nessuno dei familiari ha più avuto notizie dai funzionari cinesi riguardo al caso. Un mese dopo, il 20 dicembre 2023, i familiari hanno appreso che il loro caro era stato condannato a tre anni di carcere e al pagamento di una multa di 15,000 yuan.