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Hunan: Praticanti del Falun Gong torturate nella divisione di massima sicurezza del carcere femminile provinciale

29 Luglio 2024 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dell'Hunan, Cina

(Minghui.org) La divisione di massima sicurezza del Carcere femminile provinciale dell'Hunan è principalmente destinata alle praticanti del Falun Gong ingiustamente imprigionate per la loro fede. Ogni cella è gestita da una detenuta-capo nominata dalle guardie col titolo di "guida dello studio" e ha lo specifico compito di sottoporre le praticanti alle torture dettate dalle guardie.

Uno dei metodi di tortura più comuni è quello di costringere le detenute a stare in piedi diritte per ore e ore: da quando si alzano alle 6:30 del mattino fino a quando vanno a dormire alle 22:00. Devono rimanere immobili e possono solo muovere le braccia durante i pasti o quando bevono dell'acqua.

Nell'intera giornata possono usare il bagno una sola volta e solo per 10 minuti e non possono lavarsi per tutto il giorno. Per andare in bagno devono chiedere il permesso alla detenuta capo e, a causa delle restrizioni dell'uso della toilette, alcune detenute si sono viste costrette a evacuare nei pantaloni. Alcune quindi evitano di bere acqua o ne bevono pochissima. In questa posizione forzata e prolungata i piedi si riempiono di piaghe e le mani, l'addome e le gambe si gonfiano a dismisura.

Illustrazione della tortura: Stare in piedi per ore e ore

Se le praticanti si rifiutano di rinunciare al Falun Gong non possono fare le doccia nemmeno dopo il taglio di capelli mensile obbligatorio.

Oltre alla tortura in piedi, vengono anche offese e rimproverate dalle detenute e costrette a guardare video anti Falun Gong. La tortura fisica subisce un’escalation per coloro che non rinunciano al Falun Gong dopo le sessioni di torture iniziali.

Di seguito vi sono casi selezionati di tortura in carcere fra cui anche due casi di decesso.

Zhang Yaqin è stata arrestata il 30 dicembre 2018 perchè aveva parlato alla gente del Falun Gong al mercato ortofrutticolo, ed era stata condannata a tre anni. Il 13 agosto del 2019 è stata imprigionata nel carcere femminile provinciale e assegnata alla divisione di massima sicurezza, dove ha subito un lavaggio del cervello intensivo per costringerla a rinunciare al Falun Gong. La famiglia non ha mai potuto farle visita durante quel periodo. Lei ha iniziato a soffrire di pressione alta e dopo le torture era estremamente debilitata. È morta in carcere il 12 dicembre del 2020 all'età di 65 anni.

Yang Zhilan, ragioniera in pensione che lavorava presso il Centro culturale giovanile di Hengyang è stata condannata a due anni e mezzo il 2 settembre del 2005 per aver sensibilizzato la gente sulla persecuzione. Quando era al Carcere femminile provinciale dell'Hunan, le guardie la costringevano a star seduta immobile a lungo, le torcevano le braccia dietro la schiena, la ammanettavano e la lasciavano cosi per ore e ore. Inoltre la sottoponevano anche ad alimentazione forzata e aggiungevano al cibo farmaci misteriosi. Perfino dopo il rilascio è stata infastidita in continuazione dalla polizia locale ed è morta all'inizio di ottobre dello scorso anno. Aveva 75 anni.

Liu Dongxian di Changde è stata arrestata nel dicembre 2016 e condannata a nove anni il 13 marzo del 2018. A causa delle torture subite in detenzione nella divisione di massima sicurezza ha iniziato a soffrire di pressione alta e problemi al cuore.

Xiao Yongkang della contea di Huayuan è stata arrestata il 23 febbraio del 2018 e condannata a quatto anni il 30 ottobre del 2019. Il 20 marzo del 2019 è stata trasferita alla divisione di massima sicurezza al Carcere provinciale femminile dell' Hunan, dove ha subito atroci torture fra cui essere costretta a stare in piedi per ore e ore, essere privata del sonno e del cibo tanto da patire la fame, e a subire continui pestaggi. Una volta alcune detenute le hanno versato dell'urina in testa e le hanno strofinato un assorbente sporco sulla bocca.

Guo Yuanhe, una residente della contea di Guidong intorno ai 70 anni, è stata arrestata a marzo del 2020 e condannata a quattro anni e sei mesi a ottobre di quell'anno. Al Carcere femminile provinciale dell'Hunan ha subito ogni tipo di torture, fra cui limitazioni nell'uso del bagno, insulti, e il lavaggio del cervello. Una volta è stata sul punto di avere un crollo mentale ed è stata portata in ospedale, dove l'hanno sottoposta ad alimentazione forzata e ha perso otto denti.

Liu Chunqin di Zhuzhou è stata arrestata il 27 maggio del 2020 per aver parlato alla gente del Falun Gong ed è stata condannata a quattro anni il 6 novembre del 2020 e imprigionata nel Carcere femminile provinciale dell'Hunan il 1° marzo del 2021. Mentre era alla divisione di massima sicurezza è stata colpita coi bastoni elettrici, costretta a stare tutti i giorni in piedi per ore e ore e non le si permetteva di fare la doccia e nemmeno di lavarsi i piatti dopo mangiato.

Hu Fengying, una residente di Chenzhou di 64 annni, è stata arrestata l'8 marzo del 2022 per aver parlato alla gente del Falun Gong ed è stata condannata a tre anni e mezzo alla fine dello stesso anno. Al momento si trova ancora presso la divisione di massima sicurezza.

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