(Minghui.org) Nello scorso mese di ottobre sono stati riportati ventotto casi di praticanti del Falun Gong condannati per la loro fede. Ad eccezione di due avvenuti nel 2014 e l'anno scorso, i restanti ventisei si sono verificati quest'anno, di cui uno nel mese di maggio e uno in quello di giugno, sei a luglio, due ad agosto e otto sia nel mese di settembre che in quello di ottobre.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Da allora, innumerevoli praticanti sono stati arrestati, detenuti, condannati e torturati per aver sostenuto la loro fede. Tuttavia, a causa della rigida censura dell'informazione in Cina, gli avvenimenti non possono essere sempre riportati in modo tempestivo e nemmeno sono subito disponibili tutte le informazioni relative.
Le condanne sono state segnalate in nove province. Il Liaoning ha registrato il maggior numero di casi, otto, seguito da sette casi nel Guangdong e quattro nello Shandong. L'Henan e il Sichuan hanno registrato rispettivamente tre e due casi, le altre quattro province un caso ciascuna.
Le pene inflitte ai praticanti variano da un anno e mezzo a dieci anni, con una media di tre anni e mezzo. A un praticante è stata inflitta una multa di 5.000 yuan(circa 690 euro), mentread altri tre sono state inflitte multe di 10.000 yuan (circa 1.370 euro) ciascuno. I dodici praticanti di cui si conosceva l'età al momento della sentenza avevano tra i trentotto e gli ottantasei anni, tra i quali sette avevano sessantacinque anni o più.
Alcuni dei praticanti condannati hanno sopportato due decenni di persecuzione prima di essere nuovamente condannati. Alcuni hanno perso la vita durante la persecuzione. I genitori di una studentessa di sedici anni sono stati arrestati poco dopo che lei aveva lasciato la Cina, per recarsi a studiare musica a New York, ed entrambi sono stati condannati a pene detentive sconosciute.
Di seguito sono riportate alcune istantanee di alcuni casi di condanna. L'elenco completo dei praticanti condannati può essere scaricato qui (PDF).
Anziani presi di mira
Sichuan: Ottantaseienne condannata per aver ospitato a casa sua una lezione di studio della sua fede
Il 10 novembre dell'anno scorso Zhou Shuzhen, di ottantasei anni, operaia tessile in pensione residente a Zigong, nella provincia del Sichuan, è stata arrestata nella sua abitazione mentre studiava gli insegnamenti del Falun Gong insieme ad altri cinque praticanti. Le sono stati confiscati i libri e la foto del fondatore del Falun Gong, il computer, la stampante e altri oggetti di cancelleria.
La sera stessa tre dei suoi ospiti sono stati rilasciati, mentre gli altri, due coniugi ultrasessantenni, sono stati trattenuti per sette giorni.
Zhou è stata trattenuta per tre giorni prima di essere rilasciata agli arresti domiciliari. Da allora, la polizia e i membri del comitato residenziale hanno continuato a molestarla. Ha cercato di spiegare loro cos'è il Falun Gong, come l'ha aiutata a recuperare la salute e come il regime non abbia alcuna base legale per la persecuzione. La polizia si è rifiutata di ascoltare e ha continuato a molestarla.
Lo scorso 15 settembre il tribunale distrettuale di Da'an ha tenuto il processo e l'ha condannata a tre anni con cinque anni di libertà vigilata e una multa di 5.000 yuan. Poiché la donna non poteva permettersi di pagare l'intero importo della multa con la sua pensione limitata, suo figlio ha pagato per lei 3.000 yuan (circa 415 euro).
Il 7 luglio dell'anno scorso Wang Junqiao, di settantacinque anni, residente a Dingzhou, nella provincia dell'Hebei, è stata arrestata dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. Il 17 agosto scorso è stata condannata a due anni di prigione.
Prima dell'ultima prova, il 13 marzo 2018 la donna era stata arrestata sempre per aver distribuito materiale del Falun Gong. Quando si è rifiutata di dire dove lo aveva preso un agente l'ha schiaffeggiata. Con l'aiuto del segretario del villaggio, poco dopo Wang è stata rilasciata.
Perseguitata per due decenni
Nello scorso mese di settembre la sessantacinquenne Liu Suzhi, residente ad Anshan, nella provincia del Liaoning, è stata condannata a tre anni e mezzo di pena detentiva per aver sensibilizzato l'opinione pubblica sulla persecuzione del Falun Gong. È la quarta volta che viene condannata per la sua fede. La donna ha ricorso in appello presso il tribunale superiore.
Il 4 gennaio di quest'anno Liu è stata arrestata per aver parlato del Falun Gong in un mercato agricolo. Il 10 agosto è stata processata dal tribunale distrettuale di Lishan, ma soltanto il 29 settembre scorso i suoi familiari sono venuti a sapere della sentenza.
Poco dopo che il regime comunista ha ordinato la persecuzione del Falun Gong nel 1999, la donna si è recata a Pechino per appellarsi al diritto di praticare la sua fede. Il 1° ottobre 2001 è stata arrestata e condannata a cinque anni, trascorsi nella prigione femminile della provincia del Liaoning.
Le guardie hanno ordinato alle detenute di picchiarla e privarla del sonno per due settimane. Quando era troppo assonnata per tenere gli occhi aperti, la pugnalavano con aghi e punteruoli e la colpivano alla testa con una scopa. Poiché si rifiutava ancora di rinunciare al Falun Gong, le guardie l'hanno colpita con i bastoni elettrici. Le girava spesso la testa e continuava a vomitare. In seguito, dalle 7:00 del mattino alle 21:00 le guardie la costringevano a sedersi su un piccolo sgabellodi 5 per 13,2 cm (2 x 5 pollici).
Nel 2007, solo un anno dopo essere stata rilasciata, è stata nuovamente arrestata e condannata a sei anni, che ha trascorso nel carcere femminile provinciale del Liaoning. Le guardie la costringevano a guardare video che diffamavano il Falun Gong e, in inverno, non le fornivano né coperte né lenzuola.
Dopo essere stata rilasciata ha fatto domanda di pensionamento, ma ha appreso con sconforto di essere stata licenziata e di non avere più diritto ad alcun beneficio pensionistico.
Nel 2018 Liu è stata condannata ad altri due anni di prigione dal tribunale distrettuale di Lishan.
Il 24 febbraio scorso Dong Yiran, ex ingegnere della polizia di sessantuno anni residente a Shenyang, nella provincia del Liaoning, è stato arrestato mentre distribuiva materiale informativo del Falun Gong.
Rappresentato da un avvocato d'ufficio, il 4 agosto l'uomo è stato processato in videoconferenza dal tribunale distrettuale di Yuhong. Il 7 agosto è stato condannato a tre anni di pena detentiva. Dopo essere stato portato nella prigione nº2 della città di Shenyang, le autorità carcerarie hanno impedito ai suoi familiari di fargli visita, inviargli beni di prima necessità ed effettuare depositi in contanti per lui.
Il 18 luglio scorso sua sorella, Dong Xinhua, che attualmente risiede a Los Angeles, durante una manifestazione davanti al Consolato cinese, ha chiesto il suo rilascio.
"Mio fratello maggiore Dong Xinran è deceduto a causa delle torture subite in prigione. Le mie sorelle sono state arrestate e detenute in centri per il lavaggio del cervello. Vivendo nella paura e sotto una tremenda pressione a causa della persecuzione dei miei fratelli, anche mia madre è deceduta. L'altro mio fratello, Dong Yiran, ha scontato due periodi nel campo di lavoro e una pena detentiva, per un totale di sette anni e mezzo. Quando è stato rilasciato l'uomo di mezza età, un tempo forte e in salute, era notevolmente invecchiato. Era emaciato e aveva i capelli grigi", ha dichiarato Dong.
Dong Xinhua tiene in mano un cartello con la scritta "Rilasciate immediatamente mio fratello minore Dong Yiran"
Persecuted Since Age 16, Guangdong Man Sentenced to 4 Years for Practicing Falun Gong
Da quando aveva sedici anni Tong Xuesheng, della città di Guangzhou, nella provincia del Guangdong, è stato perseguitato dal regime comunista cinese per la sua fede nel Falun Gong. Dopo essere stato espulso da scuola, aver subito un anno di lavori forzati a diciassette anni e aver scontato quattro anni di prigione a vent'anni, dopo il suo ultimo arresto, avvenuto due anni fa, è stato nuovamente condannato.
Il 3 luglio 2020 Tong, di trentotto anni, è stato arrestato insieme ad altri tre praticanti, Sun Xiuli, Zhang Yongmei e Mai Kanglin. Nonostante il pubblico ministero abbia rinviato due volte i loro casi, a causa delle prove insufficienti, la polizia si è rifiutata di rilasciarli e, l'8 febbraio dell'anno scorso, li ha rinviati per la terza volta. Questa volta il pubblico ministero li ha incriminati.
Il 2 novembre dell'anno scorso il tribunale distrettuale di Haizhu ha tenuto un'udienza per i quattro casi e, nello scorso mese di luglio, il giudice ha annunciato i verdetti. Tong è stato condannato a quattro anni di prigione, mentre per gli altri tre praticanti a pene che vanno dai due ai quattro anni.
Nel settembre 1997 Tong ha iniziato a praticare il Falun Gong, quando aveva tredici anni. Non molto tempo dopo, l'adolescente irascibile e sboccato con molte cattive abitudini, è diventato un giovane di larghe vedute e di buon cuore.
Due anni dopo, successivamente all'inizio della persecuzione, nel marzo 2000 l'allora sedicenne Tong si è recato a Pechino per chiedere il diritto di praticare il Falun Gong. È stato arrestato ed espulso dal Tianjin Light Industry College, che frequentava.
Nel 2001 è stato sottoposto a un anno di lavori forzati, dopo essere stato nuovamente arrestato per essere tornato a Pechino ad appellarsi in favore del Falun Gong. Nel 2005, a ventuno anni, dopo il suo terzo arresto, è stato condannato a quattro anni di pena detentiva.
Poiché si rifiutava di rinunciare al Falun Gong, veniva spesso ammanettato e picchiato dalle guardie carcerarie. Una volta gli è stato ordinato di rimanere sul campo di atletica tutto il giorno, in piedi o seduto, ma senza muoversi. Se si fosse mosso, le guardie l’avrebbero picchiato. Nonostante il sole cocente gli è stata data una quantità limitata di acqua da bere. La notte non riusciva a dormire a causa delle zanzare.
Hunan: Genitori di una residente negli Stati Uniti condannati al carcere per la loro fede
Il 27 ottobre 2020 Chen Yang e sua moglie Cao Zhimin, residenti a Changsha, nella provincia dell'Hunan, sono stati presi di mira in una retata della polizia mentre stavano studiando i libri del Falun Gong a casa di un altro praticante. Il 21 dicembre dell'anno scorso sono stati processati presso il tribunale della città di Liuyang. Minghui ha recentemente confermato che l'uomo è stato portato nel carcere di Wangling e la moglie nel carcere femminile della provincia dell'Hunan. Non sono note le durate dei loro periodi di detenzione.
L'arresto dei coniugi è avvenuto poco dopo che la figlia, Grace Fayuan Chen, di sedici anni, si era trasferita a New York per studiare musica. Ora ha perso il sostegno finanziario della famiglia ed è costretta ad arrangiarsi, per vivere da sola.
Cao e sua figlia (foto scattata intorno al 2010)
Nel 1995 Chen, un ingegnere di cinquant'anni, ha iniziato a praticare il Falun Gong e attribuisce a questa pratica il merito di aver ridotto i suoi problemi di salute, in particolare una grave forma di asma, e di aver purificato la sua mente. Nel 1996 ha incontrato Cao in un luogo di pratica del Falun Gong e, in seguito si sono sposati. La donna, che lavora nel dipartimento delle risorse umane di un'azienda automobilistica statale, attribuisce alla Falun Dafa il merito di aver curato la sua grave malattia agli occhi.
Dall'inizio della persecuzione, Chen e Cao sono stati condannati rispettivamente a quattro e tre anni, nel 1999, per aver fatto appello al diritto di praticare il Falun Gong. Chen ha subito orribili torture in prigione. Dopo essere stata rilasciata Cao ha perso il lavoro.
Il 5 luglio 2010 la donna è stata nuovamente arrestata insieme alla figlia e trattenuta in un centro per il lavaggio del cervello.
Quest'anno, nel primo pomeriggio del 21 febbraio, tre agenti hanno bussato alla porta di Miao Jianguo. La moglie ha aperto e ha detto alla polizia che il marito non era in casa. Dopo essersi trattenuti per un po', gli agenti se ne sono andati. Sono tornati intorno alle 16:00, poco dopo il rientro dell'uomo.
Pensando che fossero i suoi amici, il cinquantunenne residente a Jinzhou, nella provincia del Liaoning, ha aperto la porta. Gli agenti si sono riversati nell'appartamento e hanno messo a soqquadro l'abitazione, confiscando i materiali legati al Falun Gong. Miao ha cercato di chiamare aiuto, ma gli agenti gli hanno tolto il telefono dalla mano.
Nonostante gli agenti abbiano detto alla moglie che lo stavano portando alla stazione di polizia per fargli alcune domande, in realtà l’hanno arrestato e condotto al centro di detenzione della città di Jinzhou, dove è stato picchiato dai detenuti. La polizia ha promesso che lo avrebbe rilasciato entro sette giorni. Ma quando suo fratello, il 27 febbraio, si è recato al centro di detenzione per portarlo a casa, le autorità si sono rifiutate di rilasciarlo.
Miao è stato poi incriminato dalla Procuradella città di Linghai. Intorno a ottobre il tribunale locale l'ha condannato a un anno e mezzo di prigione.
Miao lavorava come elettricista per l'ufficio ferroviario di Jinzhou. Nell'ottobre 2001 è stato arrestato per aver sostenuto la sua fede nel Falun Gong. Sua moglie, all’epoca all'ottavo mese di gravidanza, è rimasta terrorizzata e ha subito un distacco della placenta, che le ha causato la perdita del bambino. Non è mai più stata in grado di portare avanti una gravidanza.
Dopo il suo arresto, avvenuto il 23 luglio 2002, Miao è stato sottoposto a tre anni di lavori forzati. Sebbene sia stato velocemente rilasciato su cauzione, è stato poi riportato in prigione e la sua pena è stata prolungata. Solo il 15 febbraio 2007 è stato rilasciato. Il 25 febbraio 2008 è stato nuovamente arrestato e, in seguito, condannato a quattro anni di pena detentiva. Mentre scontava la pena, sua madre è deceduta senza poterlo rivedere un'ultima volta. Il padre ha sofferto di instabilità mentale ed è deceduto tre anni dopo in un incidente stradale.
Violazione della procedura legale in ogni fase del processo
Anshan, Liaoning: Due praticanti del Falun Gong condannati per la loro fede
Nello scorso mese di settembre due abitanti della città di Anshan, nella provincia del Liaoning, sono stati condannati per aver praticato il Falun Gong. Entrambi hanno ricorso in appello contro le sentenze.
Il 19 gennaio dell'anno scorso Shi Yanying è stata arrestata mentre lavorava in un centro per anziani. Gli agenti le hanno confiscato un computer e una stampante. È stata trattenuta nel centro di detenzione di Xiuyan. La polizia ha continuato a sorvegliare la sua abitazione anche dopo l'irruzione e, il giorno successivo, ha arrestato altri due praticanti, Bai Xuesong e Lou Yan, che si erano recati a trovarla.
Mentre Lou è stata rilasciata, Bai è stato interrogato e picchiato alla stazione di polizia di Fanrong. Il vice capo di polizia Wu Chunsong l’ha immobilizzato su una sedia di ferroe ripetutamente schiaffeggiato. Quando si è stancato, ha ordinato a un altro agente di continuare a picchiare l'uomo.
Il 21 gennaio, un agente di nome Zhang ha trascinato Bai nella toilette e l’ha colpito alla testa. L'uomo è stato poi condotto al centro di detenzione nº2 della città di Anshan.
In seguito la Procura distrettuale di Lishan ha approvato gli arresti di Shi e Bai. Prima di essere condannati entrambi sono comparsi quattro volte davanti al tribunale di Lishan.
Il 27 dicembre dell'anno scorso, durante la prima udienza, la donna si è rifiutata di dichiararsi colpevole quando è stata incalzata dal procuratore Zhang Yi. Ha anche testimoniato che nessuno degli agenti di polizia era in uniforme durante il suo arresto, né hanno mostrato i loro documenti o un mandato. Un agente ha promesso di rilasciarla se avesse ammesso che alcuni materiali del Falun Gong erano suoi, ma lei ha rifiutato.
Il suo avvocato ha chiesto che le prove dell'accusa fossero esibite in tribunale, ma il pubblico ministero ha insistito che le foto delle prove erano sufficienti. Quando l'avvocato ha chiesto al giudice di esaminare le prove in aula, il giudice ha acconsentito.
Dopo una breve sospensione, il pubblico ministero ha presentato le prove. L'avvocato ha sostenuto che la quantità di materiale mostrato era significativamente inferiore a quella indicata nell'accusa. Ha aggiunto che l'Amministrazione cinese per la stampa e la pubblicazione ha revocato il divieto di diffusione della letteratura del Falun Gong nel 2011, e quindi il suo cliente non ha violato alcuna legge nel possedere o distribuire tali documenti. Il giudice non ha risposto all'avvocato e ha aggiornato la seduta.
Per le tre udienze successive, il 7 gennaio, il 19 agosto e il 16 settembre, i tre avvocati dei praticanti hanno concentrato le loro argomentazioni sul fatto che la polizia aveva falsificato le firme e le testimonianze nei documenti del caso, e ha modificato i video degli interrogatori.
Il 29 settembre il giudice ha condannato Shi a tre anni di prigione e Bai a tre anni e mezzo.
Shandong: Uomo condannato a sette anni per la sua Fede, appello respinto
Il cinquantacinquenne Mo Xinzhong residente a Dezhou, nella provincia dello Shandong, è stato condannato a sette anni di prigione per aver praticato il Falun Gong. La corte superiore ha ordinato un nuovo processo dopo il suo primo appello, ma il tribunale ha confermato la sentenza originale. Mo ha ricorso nuovamente in appello, che è stato respinto per la seconda volta.
Mo Xinzhong
La sera del 9 febbraio 2020 Mo e sua moglie sono stati arrestati nella panetteria della figlia, dopo che la polizia aveva trovato le sue informazioni durante la perquisizione dell'appartamento di un altro praticante. Gli sono stati confiscati due computer, tre stampanti e oltre 20.000 yuan (circa 2.740 euro) in contanti.
La polizia sospettava che l'uomo avesse collaborato con altri praticanti per viaggiare dalla sua residenza nella contea di Xiajin (sotto la giurisdizione della città di Dezhou) alla vicina contea di Gaotang (sotto la giurisdizione della città di Liaocheng), a circa 25 miglia (circa 41 km) di distanza, per affiggere materiale informativo sul Falun Gong.
Il 12 febbraio, dopo l'interrogatorio e tre giorni di detenzione, l'uomo è stato rilasciato su cauzione. Terrorizzata dall'irruzione della polizia e dall'arresto, sua moglie si è ammalata ed è stata ricoverata in ospedale.
Il 2 febbraio dell'anno scorso, dieci giorni prima della scadenza della cauzione di un anno, un ufficiale dell'Ufficio per la sicurezza interna della contea di Gaotang l’ha chiamato e convocato al dipartimento di polizia il giorno successivo.
Siccome l'uomo non ha ubbidito, alle 7:00 del mattino del 30 maggio la polizia di Gaotang è arrivata a casa sua. Gli agenti hanno staccato la corrente dall'esterno e, quando l'uomo è uscito per controllare la situazione, l’hanno arrestato.
Il suo avvocato si è recato a trovarlo più volte. Tutte le loro conversazioni sono state attentamente monitorate da una guardia seduta accanto a Mo. Ogni volta che l'avvocato menzionava le parole "non colpevole", la guardia si alzava, avvertendolo di non parlare dell'argomento della difesa.
Condannato a sette anni
In seguito l'Ufficio per la sicurezza interna della contea di Gaotang ha sottoposto il suo caso alla Procura della contea di Dong'e che, insieme al tribunale locale, è stata designata per gestire i casi del Falun Gong nelle contee della città di Liaocheng.
Un procuratore è andato a trovare l'uomo nel centro di detenzione e gli ha promesso una pena più lieve di quattro anni se si fosse dichiarato colpevole, altrimenti gli sarebbero stati inflitti sette anni o più. Mo ha risposto che non si sarebbe dichiarato colpevole.
Il suo avvocato ha quindi presentato un parere legale per non incriminarlo, ma il procuratore Zhang Min ha continuato nel suo intento e ha trasmesso il caso alla Corte della contea di Dong'e.
Il giudice Rong Chuigong ha contattato il legale difensore e ha detto di aver ricevuto una lettera della famiglia che lo invitava a non condannarlo. L'avvocato ha aggiunto che la persecuzione non ha alcuna base legale. Il giudice ha ribadito la sua posizione di seguire la politica di persecuzione, affermando che, se lo dice il governo, Mo ha violato la legge.
Il 23 novembre dell'anno scorso la Corte di Dong'e ha tenuto la prima udienza. Ad eccezione di Mo, collegato in videoconferenza dal centro di detenzione, il giudice, il pubblico ministero e l'avvocato hanno partecipato alla seduta in tribunale.
L'avvocato ha presentato un'istanza di non colpevolezza, sostenendo che la polizia abbia commesso diverse violazioni della procedura legale durante la gestione del suo caso, rendendo inammissibili le prove presentate.
Innanzitutto, la sera del 9 febbraio la polizia non ha esibito alcun mandato prima di perquisire la sua abitazione. Solo dopo averlo trattenuto per tutta la notte alla stazione di polizia ha emesso un certificato di detenzione, che non riportava la data specifica dell'arresto.
Ciò che è ancora più inaccettabile è che la polizia abbia falsificato la sua deposizione e costretto l'uomo a firmarla, senza permettergli di leggerla.
Inoltre, la polizia ha classificato la cartamoneta confiscata a casa dell'uomo come volantini del Falun Gong, perché vi erano stampate informazioni sulla pratica spirituale. Gli oltre 20.000 yuan in contanti confiscati a Mo, tra cui banconote da uno e dieci yuan, sono stati contati come 2.700 volantini del Falun Gong.
Il procuratore Zhang Min continuava a consigliare l'uomo di dichiararsi colpevole e ammettere di aver stampato lui stesso la carta moneta. Ha detto che se avesse avuto un buon atteggiamento, l’avrebbero condannato a cinque anni, altrimenti l’avrebbero condannato a sette anni.
Quando Mo ha replicato che non aveva violato alcuna legge praticando il Falun Gong, il giudice Rong l’ha interrotto, accusandolo di avere un cattivo atteggiamento e l’ha minacciato di condannarlo a sette anni. Gli ha anche ordinato di dichiararsi colpevole e non gli ha lasciato quasi modo di difendersi.
Alla fine dell'udienza il giudice ha permesso ai suoi familiari, che avevano assistito personalmente, di guardarlo attraverso il video e li ha avvertiti di prepararsi a una sentenza pesante.
Quattro giorni dopo la seconda udienza del 9 dicembre, l'avvocato ha ricevuto il verdetto, datato 10 dicembre, che condannava Mo a sette anni con una multa di 20.000 yuan (circca 2.700 euro). l'uomo ha presentato ricorso presso il tribunale intermedio della città di Liaocheng.
Appello respinto dopo un nuovo processo
Alla fine dello scorso mese di febbraio la famiglia dell'uomo ha ricevuto una lettera dal tribunale intermedio, che ha deciso di annullare il verdetto della corte inferiore e ha ordinato un nuovo processo.
Dopo aver ricevuto la decisione del tribunale intermedio, il giudice Rong ha presentato un reclamo contro l'avvocato di Mo all'ufficio giudiziario locale, che ha avviato un'indagine sul legale difensore. L'ufficio di giustizia ha chiesto all'avvocato se avesse dato i suoi numeri di telefono ai praticanti del Falun Gong d'oltremare, poiché continuavano a ricevere telefonate da loro che li esortavano a rilasciare il suo assistito.
Zhang Wei, vicepresidente del tribunale di Dong'e, ha anche detto all'avvocato difensore: "Il motivo per cui la corte superiore ha ordinato un nuovo processo è perché ha avuto dei problemi con i membri della corte d'appello. Non pensare che il risultato possa essere cambiato!".
Durante il nuovo processo del 17 giugno, gli ufficiali giudiziari volevano impedire alla sua famiglia di entrare in tribunale, ma hanno dovuto cedere di fronte alla forte protesta dell'avvocato. Non appena i familiari si sono seduti, diversi ufficiali giudiziari armati si sono avvicinati e si sono seduti accanto a loro.
Questa volta, il giudice che presiedeva il processo è stato sostituito da Zhao Liyan, mentre Zhang Min è rimasto il pubblico ministero. Mo era ancora collegato in videoconferenza.
Come il giudice Rong, la prima domanda che Zhao ha posto all'uomo è stata se si sarebbe dichiarato colpevole. Dopo che Mo ha risposto di non aver infranto alcuna legge, il giudice gli ha detto: "Glielo chiedo di nuovo. Spero che possa cogliere questa opportunità". L'uomo ha risposto ancora: "Non mi dichiarerò colpevole. Non ho infranto alcuna legge!".
Dopo qualche istante di silenzio, Zhao ha annunciato di aggiornare l'udienza per dieci minuti. Poi è uscita dall'aula con il procuratore Zhang e il suo assistente Shen Jian.
Quando sono tornati, Zhao ha detto a Mo che il suo atteggiamento non era buono e che aveva deciso di condannarlo a sette anni. Dopo aver annunciato il verdetto, gli ha chiesto dove avesse preso i libri sul Falun Gong e la carta moneta con le relative informazioni stampate sopra.
Mo si è rifiutato di rispondere alla domanda. Ha anche negato l'accusa di "minare le forze dell'ordine con un'organizzazione di culto". Sia il giudice che il pubblico ministero l’hanno spesso interrotto.
Il 2 agosto il giudice ha emesso un verdetto formale di sette anni. Mo ha ricorso in appello presso il tribunale intermedio della città di Liaocheng, che ha deciso di confermare la sentenza.
La situazione della famiglia
Mo aveva una figlia e un figlio. Il 29 luglio 1996 suo figlio di sette anni è annegato nel fiume. Poiché l'acqua era molto profonda, gli abitanti del villaggio hanno impiegato diverse ore per riportare il suo corpo in superficie.
La tragica morte del figlio è stata un duro colpo per i suoi genitori. Non riuscendo a superare il profondo dolore, spesso piangevano e perdevano la speranza nella vita. In seguito, con l'incoraggiamento della famiglia, hanno deciso di avere un altro bambino ma, poiché la moglie si era sottoposta a un intervento di sterilizzazione, ha cercato di fare l'intervento di inversione della legatura delle tube per concepire di nuovo, che è fallito dopo diversi tentativi.
L'intervento ha causato molti danni alla salute della moglie e ha lasciato la coppia con un enorme debito. Sottoposta a forti pressioni, la moglie ha avuto un crollo mentale e ha tentato più volte di suicidarsi.
Mo ha dovuto portare la moglie all'ospedale psichiatrico della città di Liaocheng, per poi riportarla a casa subito dopo, perché il medico la colpiva spesso con i bastoni elettrici.
Nel 1997, dopo aver appreso i benefici del Falun Gong per la salute, la onna ha iniziato a praticare. Ha smesso di prendere le medicine ed è guarita in un mese. Un anno dopo anche l'uomo si è unito a lei e la felicità è tornata nuovamente in famiglia.
La moglie di Mo aveva un rapporto teso con la suocera, ma la pratica del Falun Gong l'ha trasformata in una persona migliore e ha iniziato a essere più comprensiva nei suoi confronti.
La figlia di Mo ha ricordato: "Prima che i miei genitori praticassero il Falun Gong, la nostra famiglia viveva una vita miserabile. Se non fosse stato per la pratica spirituale, mia madre sarebbe deceduta molto tempo fa e io non avrei avuto una famiglia completa. Per questo motivo li sostengo nella pratica del Falun Gong, nonostante la persecuzione.
Solo perché mio padre vive secondo i principi di Verità-Compassione-Tolleranza e cerca di essere una brava persona, ora è stato condannato a sette anni di prigione. Non ha fatto nulla di male. Il diritto di praticare la sua fede avrebbe dovuto essere protetto dalla legge.
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