(Minghui.org) Nello scorso mese di agosto un ex ingegnere della polizia di Shenyang, nella provincia di Liaoning, è stato condannato a tre anni di prigione per aver sensibilizzato l'opinione pubblica sulla persecuzione del Falun Gong, una pratica spirituale e di meditazione che viene presa di mira dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 24 febbraio di quest'anno il sessantunenne Dong Yiran è stato arrestato mentre distribuiva opuscoli del Falun Gong e gli sono stati confiscati i libri della pratica spirituale, il materiale informativo e l'attrezzatura per sua la realizzazione.
Il 1° marzo l'uomo è stato condotto al Centro di detenzione del nuovo distretto di Shenbei e poi trasferito a quello distrettuale di Heping. In seguito la polizia ha sottoposto il suo caso alla Procuradistrettuale di Yuhong, che l’ha rinviato per insufficienza di prove. Il 20 maggio, quando la polizia l’ha presentato nuovamente, il procuratore ha accettato il caso di Dong e, il 15 giugno scorso l’ha deferito al tribunale del distretto di Yuhong.
Il 4 agosto Dong è stato processato attraverso un'udienza in videoconferenza, rappresentato da un avvocato d'ufficio. Il 7 agosto il giudice l’ha condannato a tre anni di prigione. Dopo essere stato portato nella prigione nº2 della città di Shenyang, le autorità carcerarie hanno impedito ai suoi familiari di fargli visita, di inviargli beni di prima necessità o di effettuare depositi in contanti per lui.
Il 18 luglio scorso sua sorella, Dong Xinhua, che attualmente risiede a Los Angeles, ha chiesto il suo rilascio durante una manifestazione davanti al Consolato cinese.
"Mio fratello maggiore Dong Xinran è deceduto per le torture subite durante la detenzione. Le mie sorelle sono state arrestate e trattenute in centri per il lavaggio del cervello. Vivendo nella paura e sotto una tremenda pressione a causa della persecuzione dei miei fratelli, anche mia madre è deceduta. L'altro mio fratello Dong Yiran ha scontato due periodi in un campo di lavoro e una pena detentiva, per un totale di sette anni e mezzo. Quando è stato rilasciato l'uomo di mezza età, un tempo forte e in salute, era notevolmente invecchiato. Era emaciato e aveva i capelli grigi", ha detto la signora Dong.
Dong Xinhua tiene in mano un cartello con la scritta "Rilasciate immediatamente mio fratello minore Dong Yiran"
Salute migliorata grazie alla pratica del Falun Gong
Nel marzo 1994 Dong Yiran ha acquistato una copia del libro del Falun Gong, mentre si trovava a Pechino per un viaggio di lavoro. Nei mesi successivi ha frequentato due serie di conferenze e un seminario tenuti da Li Hongzhi, il fondatore della pratica spirituale.
Vivendo secondo i principi di "Verità-Compassione-Tolleranza", Dong ha abbandonato la ricerca della fama e dei piaceri materiali. Al contrario, è diventato un uomo di larghe vedute che metteva sempre gli altri davanti a se stesso.
Dong soffriva di gravi problemi di stomaco a causa degli orari dei pasti irregolari. Poco dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, è guarito e godeva di buona salute.
Licenziato dal Dipartimento di Polizia
Il 25 aprile 1999 10.000 praticanti del Falun Gong di Pechino e delle regioni limitrofe si sono recati presso l'ufficio nazionale del Consiglio di Stato per chiedere un ambiente pacifico dove poter praticare la loro fede. Dopo che una pubblicazione del Falun Gong era stata vietata, alcuni praticanti di Tianjin erano stati arrestati per aver chiesto a una rivista di ritirare gli articoli diffamatori.
Dong si è anche recato a Pechino per appellarsi ma, a causa di vari ritardi, è arrivato lì solo il 26 aprile, quando la strada che porta all'ufficio nazionale per gli appelli era già chiusa e pesantemente sorvegliata dalla polizia. La sera ha preso un treno per tornare a Shenyang. Il giorno dopo il suo supervisore, che era a conoscenza del suo viaggio a Pechino, gli ha parlato e ha cercato di fargli pressione affinché rinunciasse al Falun Gong.
Il 20 luglio 1999, giorno in cui è iniziata ufficialmente la persecuzione, l'uomo è stato trattenuto, per giorni, in una stazione di polizia, dove è stato costretto a una sessione di lavaggio del cervello e non è potuto tornare a casa.
Nel mese di settembre 1999 il suo supervisore gli ha chiesto nuovamente se praticava il Falun Gong. Lui ha insistito che non avrebbe mai rinunciato alla sua fede. Il supervisore ha fatto altri tentativi per fare pressione su di lui. Alla fine di settembre, dato che non si arrendeva, gli è stato ordinato di presentare una lettera di dimissioni. Dong si è rifiutato di farlo e, il 15 ottobre 1999, è stato licenziato.
Detenuti in un centro per il lavaggio del cervello
Il 9 novembre 2000 Dong e sua madre, la signora Liang Yuqin, sono stati arrestati. La polizia ha confiscato il loro materiale informativo sul Falun Gong e li ha interrogati sulla provenienza.
Nel gennaio 2001 l'uomo, sua madre e sua sorella sono stati nuovamente arrestati e detenuti in un centro per il lavaggio del cervello. Sono stati costretti a guardare i video della messinscena dell'autoimmolazione di Tiananmene a scrivere relazioni di pensiero. Il personale del centro per il lavaggio del cervello li controllava strettamente e, ogni giorno, ordinava loro di rinunciare alla loro fede.
Primo periodo di due anni nel campo di lavoro
Il 28 aprile 2002 è avvenuto il successivo arresto dell'uomo, quando la polizia ha scoperto che aveva fornito materiale del Falun Gong ad altri praticanti per essere distribuito. Gli sono stati inflitti due anni, scontati nel campo di lavoro forzato di Zhangshi.
Le guardie hanno costretto lui e altri praticanti a sedersi a sandwich, con la persona dietro che premeva il petto contro la schiena del praticante di fronte a lui. Dopo essere rimasti seduti per alcune ore, i praticanti sudavano copiosamente.
Le guardie hanno anche privato Dong del sonno per ventiquattro giorni. I suoi piedi erano così gonfi che poteva indossare solo le pantofole. In seguito è stato condotto al Centro per il lavaggio del cervello di Zhangshi per ulteriori persecuzioni.
Altro periodo di due anni e mezzo nel campo di lavoro
Anche se è stato rilasciato prima del tempo, il 20 gennaio 2004 Dong è stato arrestato un'altra volta per aver distribuito materiale del Falun Gong.
Quando si è rifiutato di dire il suo nome, gli agenti l’hanno immobilizzato su una sedia per gli interrogatori e l’hanno preso a calci nel petto. Il suo volto era livido e gonfio, con gli occhi iniettati di sangue a causa delle percosse.
Song Tiejun, vice capo della stazione di Nujiang, gli versava acqua fredda nel colletto. I suoi vestiti erano completamente inzuppati. Da mezzanotte al mattino successivo l'ufficiale ha acceso un ventilatore e l’ha rivolto verso l'uomo, quindi ha aperto la finestra per sottoporlo alle rigide temperature esterne.
Due giorni dopo, durante ill tradizionale Capodanno cinese, la polizia gli ha comminato una pena di due anni e mezzo da scontare nel campo di lavoro. Dong ha iniziato uno sciopero della fame in segno di protesta. All'ottavo giorno è andato in insufficienza renale ed è stato portato in ospedale per essere rianimato. Il giorno successivo è stato riportato al centro di detenzione di Huanggu e gli sono state somministrate flebo per otto giorni. Non appena si è ripreso le guardie l’hanno trasferito nel campo di lavoro forzato di Zhangshi.
Incolpando Dong di creare problemi, il medico del campo di lavoro gli ha praticato l’alimentazione forzata, dopo avergli inserito un sondino avanti e indietro nel naso per torturarlo.
Pochi giorni dopo l'uomo è stato portato al Centro per il lavaggio del cervello di Zhangshi, dove è stato trattenuto per un mese, prima di essere riportato al campo di lavoro. Nel novembre 2004, quando il campo di lavoro è stato demolito, è stato trasferito in quello di Shenxin.
Condannato a tre anni
Il 27 febbraio 2010 tre agenti di polizia si sono presentati alla stazione di servizio in cui l'uomo lavorava e l’hanno arrestato. Dong si è rifiutato di rispondere alle loro domande e, verso sera, è stato condotto al centro di detenzione.
Solo quando il procuratoredi Dadong è andato a interrogarlo, ha appreso che la polizia l’aveva arrestato dopo essere stato denunciato per aver dato, il 25 febbraio, del materiale del Falun Gong a una persona. L'uomo ha negato l'accusa, poiché il 25 febbraio aveva finito il turno di notte alle 8:00 del mattino ed era tornato a casa, ma la persona che ha affermato di aver ricevuto il materiale da lui ha detto che era successo più tardi quel giorno.
Nonostante la mancanza di prove, la Corte di Dadong ha condannato Dong a tre anni di prigione.
Il 15 febbraio 2011 è stato portato in una struttura carceraria per detenuti appena condannati. È stato costretto ad alzarsi alle 5:00 del mattino per essere sottoposto al lavaggio del cervello, che è durato per sedici ore, seduto su un piccolo sgabellosenza potersi muovere. Le lunghe ore di seduta gli hanno causato forti dolori ai glutei e alla schiena. Le guardie gli hanno anche ordinato di camminare con le braccia dietro la schiena e la testa bassa.
Il 28 marzo 2011 Dong è stato trasferito nella prigione di Panjin. Durante il primo mese di intensivo lavaggio del cervello, è stato picchiato sulla testa per non aver indossato la targhetta con il proprio nome.
Nel maggio 2011 Hu Xiaodong, direttore del dipartimento educativo della prigione, l’ha portato in una stanza senza finestre, gli ha ammanettato mani e piedi ai quattro anelli metallici fissati sul muro, l’ha percosso con quattro bastoni elettrici, gli ha sfregato le costole con il pugno e gli ha picchiato la parte interna delle cosce. Le sue gambe si sono immediatamente gonfiate. Le scosse elettriche, soprattutto su ascelle, costole, collo, petto e cosce, sono continuate dalla sera al mattino successivo.
L'8 maggio 2012 l'uomo è stato portato nella prigione di Benxi e costretto a confezionare vestiti quindici ore al giorno senza retribuzione. Nei primi otto mesi di detenzione non gli è stato concesso un solo giorno di riposo. Il 26 febbraio 2013 è stato rilasciato.
La scomparsa della madre e del fratello
Il fratello maggiore di Dong, Dong Xinran, è stato mandato due volte in un centro per il lavaggio del cervello e nell'ottobre 2001 è stato sottoposto a tre anni di lavori forzati.
Durante la detenzione ha subito diverse forme di tortura, tra cui privazione del sonno, percosse, scosse elettriche, bruciature con mozziconi di sigaretta e stuzzicadenti infilati sotto le unghie dei piedi. Oltre a tutte le torture, è stato anche costretto a fare lavori forzati per lunghe ore.
Nel dicembre 2001 è stato rilasciato con la condizionale, ma è stato nuovamente arrestato il 31 marzo 2004, dopo essersi spostato da un luogo all'altro per un anno, allo scopo di sfuggire alla persecuzione. È stato gravemente torturato dalla polizia e portato in ospedale.
Il 4 giugno 2004, quando la moglie si è recata a trovarlo in ospedale, Dong era emaciato e privo di sensi. Due giorni prima il medico aveva dichiarato le sue condizioni critiche. Aveva ferite da scosse elettriche, bruciature di sigaretta su tutto il corpo e coaguli di sangue scuri in bocca, dovuti all'alimentazione forzata. Il polso destro era fratturato. La polizia ha accettato di rilasciarlo dopo che la moglie ha pagato le spese mediche di 3.000 yuan(circa 420 euro) e una cauzione di 5.000 yuan (circa 690 euro).
Una volta tornato a casa l'uomo non si è mai ripreso. Costretto a letto per dieci anni, il 12 novembre 2013 è deceduto all'età di cinquantotto anni.
La madre, signora Liang, è stata trattenuta due volte in un centro per il lavaggio del cervello. La sua casa è stata perquisita tre volte. Nel 2002 l'allora settantatreenne ha dovuto vivere sei mesi da sfollata per sfuggire all'arresto.
Peggio ancora, nel novembre 2007 il governo ha demolito la loro casa. Sottoposta a un'estrema pressione mentale e finanziaria, nel luglio 2008 la donna è deceduta. Aveva settantanove anni.
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